Il cappotto (film): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 46:
 
==Trama==
Pavia, anni '30. Lo scrivano Carmine De Carmine, impiegato presso il Comune, conduce una vita assai modesta. Abita in una camera a pensione; lavora con impegno e diligenza, ma viene continuamente mortificato dal suo capo-ufficio (il Segretario generale del Comune) e dal Sindaco, un ambizioso e corrotto politicante, nonchè marito infedele. Inoltre, il suo magro stipendio non gli permette di comprare il cappotto nuovo di cui avrebbe bisogno.
Pavia, anni '30. L'impiegato comunale Carmine De Carmine vive in una modesta cameretta. Il suo magro stipendio non gli permette di comprare il cappotto nuovo di cui avrebbe bisogno. Ma un giorno, casualmente, ascolta senza volerlo un dialogo da cui risulta che un suo superiore è un corrotto e costui, per tenerlo buono, gli offre del denaro extra, con il quale De Carmine riesce finalmente ad ordinare subito al proprio sarto un cappotto su misura e con bavero di pelliccia. Il nuovo abito lo rende baldanzoso e, finalmente tirato a lucido, si reca a una festa di Capodanno, dove scandalizza tutti ballando con la stessa bellissima donna che lui ogni sera intravede, desiderandola segretamente, dalla finestra della sua stanzetta e che in realtà è l'amante del sindaco.
Un giorno, casualmente, incontra per strada una donna bella ed elegante che, ritenendolo un mendicante, gli dona una discreta somma. Grazie a questo denaro, Carmine riesce finalmente ad ordinare ad un sarto un cappotto su misura e con bavero di pelliccia. I soldi non sono del tutto sufficienti, ma bastano per un acconto.
Intanto, il Segretario generale si accorda con alcuni imprenditori: concederà loro degli appalti in cambio di denaro. Carmine assiste per caso ad un colloquio tra loro, compromettente, e il Segretario, per tenerselo buono, gli promette un cospicuo premio di produttività.
Il cappotto è pronto e gli sta a pennello. Carmine lo indossa con grande soddisfazione, passeggiando per tutta la città (seguito a distanza dal sarto, orgogliosissimo del suo lavoro).
Alla sera di Capodanno, sempre indossando il suo prezioso acquisto, si reca al ricevimento organizzato dal Segretario generale. Lì, rivede la stessa bellissima donna che gli aveva regalato del denaro. Carmine ignora che lei è in realtà l'amante del Sindaco. Alticcio per i numerosi brindisi, fa un discorso a favore dei poveracci che viene accolto con molta freddezza dai partecipanti. Ma prima di andare via, fa un giro di valzer con la bella donna, divertendo tutti (tranne il Sindaco!).
[[File:Stival+Rascel cappotto.jpg|thumb|left|320px|Giulio Stival (il Sindaco) e Renato Rascel (Carmine De Carmine) in una scena de "Il cappotto".]]
Finita la festa, De Carmine si avvia verso casa alticcio e felice perché adesso finalmente si sente un uomo realizzato, ma strada facendo viene aggredito da un vagabondo che lo deruba del cappotto. Disperato, chiede aiuto ma si trova di fronte all'indifferenza e alla cattiveria (specie del sindaco, che non vuole aiutarlo) e questo provoca la sua morte.
 
Si vendicherà dapprima disturbando con il suo funerale una pomposa cerimonia pubblica e poi ritornando come fantasma per le strade della città a reclamare giustizia, terrorizzando i cittadini e divertendosi a spogliarli dei loro soprabiti nelle fredde e nebbiose serate d'inverno.
 
==Altre notizie==