Dario Fo: differenze tra le versioni

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===La seconda guerra mondiale===
Dopo [[Armistizio di Cassibile|l'armistizio dell'8 settembre 1943]], a seguito della chiamata alle armi della neonata [[Repubblica Sociale Italiana]] si arruola giovanissimo volontario<ref>La chiamata riguardava le classi [[1924]]-[[1925]], mentre Fo apparteneva alla classe 1926.</ref> nelle file dell'esercito [[fascismo|fascista]], prima nel ruolo di addetto alla [[Armi contraerei|contraerea]] a [[Varese]] e successivamente come [[paracadutista]] nelle file del "Battaglione Azzurro" di [[Tradate]]. La scoperta di questa militanza, emersa per la prima volta negli anni settanta, scatenò polemiche, querele e processi da parte di Dario Fo - all'epoca attivo rappresentante in campo artistico della cultura della sinistra italiana - che si trascineranno per alcuni decenni. {{citazione necessaria|L'attore, infine, ha giustificato questa scelta dichiarando si trattò di un'azione programmata, col consenso dei partigiani stessi per fornire un [[alibi (diritto)|alibi]] al padre antifascista.}}
La scoperta di questa militanza, emersa per la prima volta negli anni settanta, scatenò polemiche, querele e processi da parte di Dario Fo - all'epoca attivo rappresentante in campo artistico della cultura della sinistra italiana - che si trascineranno per alcuni decenni. {{citazione necessaria|L'attore, infine, ha giustificato questa scelta dichiarando si trattò di un'azione programmata, col consenso dei partigiani stessi per fornire un [[alibi (diritto)|alibi]] al padre antifascista.}}
 
=== Inizi della vita artistica ===
Compiuti gli studi all'[[Accademia di belle arti di Brera]] di [[Milano]], dal [[1950]] Fo cominciò a lavorare per la [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]] come attore e autore di testi [[satira|satirici]]. È del [[1952]] la serie di suoi monologhi radiofonici intitolata ''Poer nano''. Il 24 giugno [[1954]] sposò l'attrice e collega [[Franca Rame]] a Milano, nella [[basilica di Sant'Ambrogio]]. Poco dopo la coppia si trasferì a [[Roma]]. Qui il 31 marzo [[1955]] nacque il loro figlio [[Jacopo Fo|Jacopo]]. Sempre a Roma Fo, dal [[1955]] al [[1958]], lavorò come [[Soggetto (cinema)|soggettista]] per il [[cinema]].
 
Nel 1956 Fo scrisse e interpretò, insieme a [[Franco Parenti (attore)|Franco Parenti]], un [[varietà (spettacolo)|varietà]] per la radio intitolato ''[[Non si vive di solo pane]]'', che lo stesso Fo ricorderà in seguito come un programma di grande successo<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=gvB1FWuQzik&list=PL79264FEE19183E49&index=3&feature=plpp_video Intervista radiofonica a Dario Fo, in "La Trasmissione di Morelli", RadioStreet Messina]</ref>. Nel [[1962]] Fo e la moglie, che nel frattempo avevano fondato la Compagnia Dario Fo-Franca Rame, prepararono una serie di brevi pezzi per il varietà televisivo ''[[Canzonissima]]''. La [[censura]] intervenne così spesso che abbandonarono la televisione in favore del [[teatro]].
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==== ''Mistero buffo'', il grammelot e il "teatro di narrazione" ====
Nel [[1968]] venne fondato il gruppo teatrale Nuova Scena, con l'obiettivo di ritornare alle origini popolari del teatro ed alla sua valenza sociale. LeAnche in questo caso, le rappresentazioni avvenivano in luoghi alternativi ai teatri ed a prezzo politico. Il 1º ottobre [[1969]], a [[La Spezia]], Fo portò per la prima volta in scena, con grande successo, la "giullarata" ''[[Mistero buffo]]''; egli, unico attore in scena, recitava una fantasiosa rielaborazione di testi antichi in [[grammelot]], traendone una satira tanto divertente quanto affilata. Il grammelot, linguaggio teatrale che si rifà alle [[Improvvisazione teatrale|improvvisazioni]] [[Giullari|giullaresche]] e alla successiva [[Commedia dell'arte]], è costituito da suoni che imitano il ritmo e l'intonazione di uno o più idiomi reali con intenti [[Parodia|parodici]]. Nel caso specifico di ''Mistero buffo'', il linguaggio utilizzato da Fo era una mescolanza dei vari dialetti della [[Pianura padana]]<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=eOwxUqWIgPU Dario Fo: La resurrezione di Lazzaro (da "Mistero Buffo", Rete 2, 22 Aprile 1977).]</ref>.
 
''Mistero buffo'' costituisce, per certi versi, il modello di quel quasi-genere che si è soliti definire "[[teatro di narrazione]]".

Tra la fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]] e l’inizio dei [[Anni 1970|settanta]], Fo si schierò con le organizzazioni extraparlamentari di estrema sinistra e fondò il collettivo La Comune, attraverso il quale tentò con grande passione di stimolare il [[teatro di strada]].
 
Al [[1970]] risale ''[[Morte accidentale di un anarchico]]'', opera che segna il ritorno di Fo alla farsa ed all'impegno politico; era chiaramente ispirata al caso della morte dell'anarchico [[Giuseppe Pinelli]] ma, per evitare la censura, ufficialmente si ispirava ad un evento analogo avvenuto negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] all'inizio del [[XX secolo]]. Nell'opera, [[Luigi Calabresi]] è il dottor Cavalcioni, che posiziona gli interrogati a cavalcioni di una finestra, accreditando l'ipotesi (poi smentita dall'inchiesta della magistratura, fra numerose critiche protrattesi nel tempo), della defenestrazione dolosa dell'anarchico.
 
La vicenda si svolge in una stanza della procura centrale di [[Milano]] con protagonista quel "Matto" che ricorre spesso nel teatro di Fo quando occorre rivelare verità scomode. Il Matto adotta vari travestimenti (psichiatra, giudice, capitano della scientifica e vescovo) mediante i quali la versione ufficiale dei fatti mostra tutte le sue contraddizioni e, dal tentativo di costruire una versione plausibile, emergono altre esilaranti incongruenze. Sul caso [[Giuseppe Pinelli|Pinelli]], tra l’altro, Fo firmò una [[lettera aperta a L'Espresso sul caso Pinelli|lettera aperta]], pubblicata dal settimanale ''[[L'Espresso]]'' nel giugno [[1971]].

Nel [[1973]] la casa editrice Bertani pubblicò ‘’Mistero Buffo’’. Nel [[1974]] l’[[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] pubblicò parte delle commedie di Fo.
 
Pochi anni dopo Fo, insieme alla moglie [[Franca Rame]], tornò in televisione con un programma chiamato ''Il teatro di Dario Fo'' (in onda su [[Rai 2|Rete 2]], a partire dal 22 aprile [[1977]], ore 20:30). La serie di trasmissioni avrebbe permesso al futuro premio Nobel di far apprezzare i propri lavori più recenti ad un'ancor più vasta schiera di persone&nbsp;– vasta come solo la platea televisiva poteva essere. Nel programma vennero proposte tutte le ''[[pièce]]'' registrate alcuni mesi prima nella [[Palazzina Liberty (Milano)|Palazzina Liberty]] dell'antico [[Verziere]] di [[Milano]].
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Il 18 novembre [[1978]], al [[Teatro Ponchielli]] di [[Cremona]], debuttò ''[[Histoire du soldat]]'' di [[Igor Stravinskij]], con la direzione di [[Claudio Abbado]] e la regia di Dario Fo. L’allestimento, realizzato da Fo in occasione del bicentenario del [[Teatro alla Scala]] di Milano, richiese più di trenta mimi e un grande palcoscenico, con un’apertura di almeno sedici metri, sul quale fu collocata una scena mobile, che gli interpreti dovevano spostare e ricomporre di volta in volta da soli<ref name="ReferenceA"/>. Successivamente, lo stesso spettacolo fu replicato nei teatri di altre città italiane.
 
Il 14 marzo [[1987]], al [[Het Muziektheater|Muziektheater]] di [[Amsterdam]], si tenne la prima del [[Il barbiere di Siviglia (Rossini)|Barbiere di Siviglia]] di [[Gioacchino Rossini]] con regia, scenografia e costumi di Dario Fo<ref name="ReferenceA"/>. L’allestimento di Amsterdam fu poi ripreso da svariati teatri italiani ed europei, non ultima l’[[Opéra Garnier]] di [[Parigi]] nell’[[estate]] [[1992]]<ref name="ReferenceB">Giampiero Martinotti: ''Fo: "Sorridete c’è Rossini"'' (la Repubblica, 6 giugno [[1992]], pagina 26).</ref>. InoltreFo inoltre si dedicò alla regia di altre opere di [[Gioachino Rossini|Rossini]], come [[L'Italiana in Algeri]] (al [[Rossini Opera Festival]] di Pesaro nel [[1994]]<ref name="ReferenceB"/>) e [[Il viaggio a Reims]].
 
==== Gli anni ottanta e novanta ====
Il teatro di Fo permette di cogliere l'attualità anche in argomenti che a prima vista ne sono lontani; altra caratteristica è l'[[anticlericalismo]]. Entrambi gli elementi si ritrovano nella commedia ''[[Il papa e la strega]]''. Fo la scrisse durante l'estate [[1989]], quando (fuori e dentro le aule del [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento italiano]]) ferveva il dibattito sulla lotta alla [[Sostanza stupefacente|droga]] e sulla necessità o meno di una riforma della legge n. 685 del 22 dicembre 1975 in senso maggiormente repressivo<ref>Cfr. anche voce [[Decreto del presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309|Decreto del Presidente della Repubblica 309/1990]].</ref>. La riforma, sponsorizzata dal [[Governo Andreotti VII|governo Andreotti]], suscitava posizioni ambivalenti nel [[Partito Socialista Italiano]] (malgrado proprio quest'ultimo fosse il [[Partito politico|partito]] di Giorgio Casoli, relatore della riforma stessa, e avesse svariati ministri nell'esecutivo), ma soprattutto era avversata dagli [[Antiproibizionismo|antiproibizionisti]] (che la giudicavano controproducente)<ref>Giancarlo Arnao: ''Una legge idiota'', articolo pubblicato il 7 dicembre 1989 sul ''[[il manifesto|manifesto]]'' e aggiornato il 5 febbraio [[1990]], presumibilmente per una pubblicazione del [[Partito Radicale Transnazionale|Partito Radicale]]. Oggi il testo dell'articolo è disponibile sul sito Web di [[Radio Radicale]] (URL: http://www.radioradicale.it/exagora/una-legge-idiota).</ref>. Nella commedia di Fo, il cui impianto è, come al solito, farsesco, viene fatta oggetto di satira la miopia mostrata dal [[governo]] nello sponsorizzare la riforma con l'appoggio della [[Chiesa cattolica|Chiesa]].
 
Sempre nel 1989, la sua satira del servilismo ha un tassello in più nella curiosa partecipazione allo sceneggiato TV ''[[I promessi sposi (sceneggiato televisivo 1989)|I promessi sposi]]'' di [[Salvatore Nocita]], dove Fo interpreta a suo modo il dottor [[Azzecca-garbugli]]. Particolare: in questa trasposizione filmica del romanzo di [[Alessandro Manzoni]] gli attori, fra molte polemiche, recitano tutti in inglese (compreso [[Alberto Sordi]], nella parte di don Abbondio): l'unico a rifiutarsi è lo stesso Fo, che per questo conserverà il ruolo nell'edizione italiana, mentre verrà sostituito da [[John Karlsen]] in quella internazionale.
 
Il [[1992]] fu l'anno della celebrazione dei cinque secoli dalla [[scoperta dell'America]] e. Fo laraccontò raccontòl'evento alla sua maniera in ''[[Johan Padan a la descoverta de le Americhe (opera teatrale)|Johan Padan a la descoverta de le Americhe]],'' dove un povero della [[Provincia di Bergamo|provincia bergamasca]], cercando di sfuggire all'[[Santa Inquisizione|Inquisizione]], scappa da [[Venezia]] per approdare in [[Spagna]] e giungere infine, con una serie di vicende, nel nuovo mondo. Qui Fo, per proporre una rilettura della storia alternativa a quella ufficiale, utilizza lo stratagemma dell'eroe per caso che ha il suo piccolo ruolo in una vicenda più grande di lui. Sono molti i punti in comune con ''Mistero buffo'': anche qui si utilizza un divertente ''[[grammelot]]'' padano-veneto, in un testo dove il messaggio stesso è divertente, in una favola dove il comico fornisce il suo dissacrante punto di vista del mondo. Anche in questo caso Fo è solo in scena interpretando tutti i personaggi (sul ''Johan Padan'' si veda il contributo di [[Christopher Cairns]] nel volume ''Coppia d'arte - Dario Fo e [[Franca Rame]], '' riportato nella bibliografia conclusiva).
 
=== Il Premio Nobel ===
 
Il 10 ottobre 1997 Fo ha ricevuto il [[Premio Nobel per la Letteratura]], con la seguente motivazione: "Perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, fustigadileggia il potere e riabilitarestituendo la dignità degliagli oppressi".
 
Il commento di Fo fuè stato: con me hanno voluto premiare la Gente di Teatro.
 
Il fatto provocaha provocato un certo scalpore in Italia, datoavendo chel'Accademia laSvedese Fondazione(ossia svedesel'istituzione che assegna il NobelPremio) agìpreso delin tuttocontropiede ini manieramolti autonoma,rappresentanti nonostantedella cultura che, ada taleanni, premiopatrocinavano fossela statocandidatura candidatodi [[Mario Luzi]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/ottobre/10/Nobel_Dario_fustigato_potere__co_0_9710103618.shtml Archivio Storico del Corriere]</ref>
 
=== Dopo il premio Nobel ===
Negli ultimi annitempi, la produzione di Fo ha continuato a seguire le due strade parallele della commedia farsesca (''[[Il diavolo con le zinne]]'', [[1997]]) e del monologo costruito sul modello archetipico di ''[[Mistero buffo]]'' (da ''[[Lu santo jullare Francesco]]'' del [[1999]] allo spettacolo-lezione ''[[Il tempio degli uomini liberi]]'' del [[2004]]).
 
Il 18 marzo [[1998]]<ref>sito {{it}} [[Rai Teche]] [http://www.teche.rai.it/storia/teatro/teatro054.html].</ref> alle 22:45<ref name=unisofri>sito {{it}} ''archiviostorico/unita.it'' [http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/golpdf/uni_1998_03.pdf/18POL03A.pdf&query=Toni%20Jop%20Roma].</ref> [[Raidue]] trasmette la registrazione dello spettacolo [[Marino libero! Marino Innocente!]] (il cui testo verrà poi edito in volume dalla [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]), dedicato alle vicende processuali scaturite dall'[[Omicidio Calabresi]]. Il [[recital]] si concentra soprattutto sulle presunte incongruenze all'interno della testimonianza del [[pentito]] [[Leonardo Marino]] a carico degli accusati [[Adriano Sofri|Sofri]], [[Ovidio Bompressi|Bompressi]] e [[Giorgio Pietrostefani|Pietrostefani]]. La data di messa in onda coincide con quella di recusione<ref>sito {{it}} de ''[[la Repubblica]]'' [http://www.repubblica.it/online/fatti/sofri/reazioni/reazioni.html].</ref>, stabilita dalla [[Corte d'appello]] di [[Milano]], della richiesta di revisione del processo presentata dal legale dei condannati [[Alessandro Gamberini]]<ref name=unisofri />: più, precisamentema l'orario di programmazione viene fissato dai dirigenti della rete ad alcune ore dopo la sentenza dai dirigenti della rete, per non influenzare la decisione dei magistrati incaricati ([[Giorgio Riccardi]], [[Niccolò Frangosi]] e [[Giovanni Budano]]<ref name=unisofri />).
 
Nel [[1999]] Dario Fo è stato insignito della [[laurea]] ''[[honoris causa]]'' dall'Università di [[Wolverhampton]] ([[Inghilterra]] centrale), insieme a [[Franca Rame]].
 
Nel [[1999]], Dario Fo è stato insignito della [[laurea]] ''[[honoris causa]]'' all'Università di [[Wolverhampton]] ([[Inghilterra]] centrale), insieme a [[Franca Rame]]. L'avvento del [[Governo Berlusconi II|secondo governo Berlusconi]] lo ha nuovamente sospinto verso una produzione d'impegno civile e politico, che si è infine concretata nell'allestimento di opere satiriche proprio su [[Silvio Berlusconi]], da ''[[Ubu rois, Ubu bas]]'' a ''[[L'Anomalo Bicefalo]]'' (scritta insieme alla moglie): in quest'ultima commedia, incentrata sulle vicende giudiziarie, politiche, economiche di Berlusconi, Fo impersona il ''premier'' che, persa la memoria in seguito ad un incidente, riesce a riacquistarla confessando la verità sulle proprie vicende. Della commedia è stata temporaneamente impedita la diffusione televisiva, a causa della querela presentata da [[Marcello Dell'Utri]], il quale contestava la citazione di alcune sue vicende giudiziarie all'interno della sceneggiatura (su ''[[L'Anomalo Bicefalo]]'' si veda l'articolo di Scuderi nella bibliografia finale).
Il 18 marzo [[1998]]<ref>sito {{it}} [[Rai Teche]] [http://www.teche.rai.it/storia/teatro/teatro054.html].</ref> alle 22:45<ref name=unisofri>sito {{it}} ''archiviostorico/unita.it'' [http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/golpdf/uni_1998_03.pdf/18POL03A.pdf&query=Toni%20Jop%20Roma].</ref> [[Raidue]] trasmette la registrazione dello spettacolo [[Marino libero! Marino Innocente!]] (il cui testo verrà poi edito in volume dalla [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]) dedicato alle vicende processuali scaturite dall'[[Omicidio Calabresi]]. Il [[recital]] si concentra soprattutto sulle presunte incongruenze all'interno della testimonianza del [[pentito]] [[Leonardo Marino]] a carico degli accusati [[Adriano Sofri|Sofri]], [[Ovidio Bompressi|Bompressi]] e [[Giorgio Pietrostefani|Pietrostefani]]. La data di messa in onda coincide con quella di recusione<ref>sito {{it}} de ''[[la Repubblica]]'' [http://www.repubblica.it/online/fatti/sofri/reazioni/reazioni.html].</ref>, stabilita dalla [[Corte d'appello]] di [[Milano]], della richiesta di revisione del processo presentata dal legale dei condannati [[Alessandro Gamberini]]<ref name=unisofri />: più precisamente l'orario di programmazione viene fissato ad alcune ore dopo la sentenza dai dirigenti della rete per non influenzare la decisione dei magistrati incaricati ([[Giorgio Riccardi]], [[Niccolò Frangosi]] e [[Giovanni Budano]]<ref name=unisofri />).
 
Contemporaneamente Fo ha portato in scena, insieme a [[Giorgio Albertazzi]], una serie di spettacoli-lezioni sulla storia del teatro in Italia, spettacoli trasmessi anche in televisione, su [[Rai 2]].
Nel [[1999]], Dario Fo è stato insignito della [[laurea]] ''[[honoris causa]]'' all'Università di [[Wolverhampton]] ([[Inghilterra]] centrale), insieme a [[Franca Rame]]. L'avvento del [[Governo Berlusconi II|secondo governo Berlusconi]] lo ha nuovamente sospinto verso una produzione d'impegno civile e politico, che si è infine concretata nell'allestimento di opere satiriche proprio su [[Silvio Berlusconi]], da ''[[Ubu rois, Ubu bas]]'' a ''[[L'Anomalo Bicefalo]]'' (scritta insieme alla moglie): in quest'ultima commedia, incentrata sulle vicende giudiziarie, politiche, economiche di Berlusconi, Fo impersona il ''premier'' che, persa la memoria in seguito ad un incidente, riesce a riacquistarla confessando la verità sulle proprie vicende. Della commedia è stata temporaneamente impedita la diffusione televisiva, a causa della querela presentata da [[Marcello Dell'Utri]], il quale contestava la citazione di alcune sue vicende giudiziarie all'interno della sceneggiatura (su ''[[L'Anomalo Bicefalo]]'' si veda l'articolo di Scuderi nella bibliografia finale).
 
Contemporaneamente Fo ha portato in scena, insieme a [[Giorgio Albertazzi]], una serie di spettacoli-lezioni sulla storia del teatro in Italia, spettacoli trasmessi anche in televisione, su [[Rai 2]]. Nel [[2005]] Fo è stato insignito della [[laurea]] ''[[honoris causa]]'' alla [[Paris III: Sorbonne Nouvelle|Sorbona]] di [[Parigi]], mentre l'anno successivo la stessa onorificenza gli è stata assegnata dalla [[Sapienza - Università di Roma|Sapienza]] di [[Roma]]. Prima di lui, solo altri due autori di teatro avevano ricevuto una laurea ''honoris causa'' dalla Sapienza: [[Luigi Pirandello]] e [[Eduardo de Filippo]].
 
Il 29 gennaio [[2006]] Fo ha partecipato alle [[elezioni primarie]] dell'[[L'Unione|Unione]] per designare il candidato a [[sindaco]] di [[Milano]], ottenendo il 23,1% dei voti e piazzandosi perciò secondo, dopo il vincitore [[Bruno Ferrante]]: la campagna del premio Nobel per le primarie è raccontata dal documentario ''[[Io non sono un moderato]]'' di [[Andrea Nobile]]. Alle [[elezioni Amministrative 2006|consultazioni comunali]] del capoluogo lombardo, quello stesso anno, Fo ha poi lanciato una propria lista civica, che ha ottenuto appena il 2,12% dei consensi, sufficienti comunque a farlo eleggere consigliere comunale. Per sostenere la sua candidatura a sindaco, il 26 aprile [[2006]] è stato organizzato all'Area 51 di Milano uno show, intitolato ''Rock 'n' Fo'', che ha visto protagonisti diversi giovani artisti, tra cui il cantautore [[Gabriele Savasta]] e la rock band [[Snatchers]]. Il 17 febbraio [[2007]] è stato a [[Vicenza]], alla manifestazione contro la costruzione dell'aeroporto militare americano presso il Dal Molin. Peraltro Dario Fo non ha mai svolto l'attività di consigliere comunale alla quale era stato eletto, giacché il medesimo si è anzi dimesso prima dell'insediamento del Consiglio Comunale, affermando di non avere tempo sufficiente da dedicare alla carica pubblica per cui si era candidato.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/10/dimetto_faro_politica_fuori_dal_co_7_060610040.shtml Fo: mi dimetto, farò politica fuori dal consiglio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><br />Il 16 novembre 2007 Fo presenta a Milano il film [[Cospirazionismo|cospirazionista]] di [[Giulietto Chiesa]] ''[[Zero - Inchiesta sull'11 settembre|Zero – Inchiesta sull'11 settembre]]'', su presunti retroscena degli attentati dell'11 settembre 2001, film nel quale egli partecipa come personaggio e voce narrante.
Il 16 novembre 2007 presenta a Milano il film [[Cospirazionismo|cospirazionista]] di [[Giulietto Chiesa]] ''[[Zero - Inchiesta sull'11 settembre]]'', su presunti retroscena degli attentati dell'11 settembre 2001, film nel quale egli partecipa come personaggio e voce narrante.<br />
[[File:Dario Fo-Cesena.jpg|thumb|Dario Fo a [[Cesena]] nel 2008]]
Nel [[2008]] ha collaborato con il cantautore [[Pavia|pavese]] [[Silvio Negroni]], scrivendo il brano ''La verzine e o Piccirillo'', che Negroni ha eseguito nell'album del suo gruppo, [[I fio dla nebia]]. Nel [[2010]] recita in una canzone del cantautore [[Luca Bussoletti]]. Si tratta di ''[http://www.rollingstonemagazine.it/video/anteprime-esclusive-luca-bussoletti-feat-dario-fo-il-video-di-ema-solo-un-metroem A solo un metro]'', un brano sulle mine antiuomo il cui ricavato è devoluto ad Amnesty International sezione italiana. Il [http://www.rollingstonemagazine.it/video/anteprime-esclusive-luca-bussoletti-feat-dario-fo-il-video-di-ema-solo-un-metroem videoclip] della canzone è girato in Afghanistan ed è mandato in esclusiva dal sito della rivista [[Rolling Stone]].<br />In occasione della IV giornata nazionale dell'[[afasia]]<ref>[http://www.aitafederazione.it/dario_fo_per_aita_federazione.php Dario Fo per A.IT.A Federazione.]</ref>, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione delle persone afasiche, ha recitato un brano di [[grammelot]] nello spot televisivo promosso dalla fondazione [[Pubblicità Progresso]]<ref>[http://www.pubblicitaprogresso.it/campagnap.aspx?id=4072 Fondazione Pubblicità Progresso - Campagne patrocinate: 2011 Non ti lascio solo. IV giornata nazionale dell'afasia]</ref>. Tra dicembre [[2011]] e marzo [[2012]] con la moglie ha riportato in scena [[Mistero buffo]] in una serie di spettacoli nel nord Italia<ref>[http://milanoartexpo.com/2011/12/11/mistero-buffo-dario-fo-e-franca-rame-teatro-smeraldo-di-milano-lunedi-16-gennaio-2012-ore-20-45-e-le-altre-date-italiane/ Milano Arte Expo: Franca Rame e Dario Fo di nuovo in scena con ''Mistero buffo''.]</ref>. Il 24 marzo 2012, giorno del suo ottantaseiesimo compleanno, ha inaugurato la mostra "Lazzi Sberleffi Dipinti" presso Palazzo Reale di Milano, esponendo più di 400 opere che percorrevano tutto l'arco della vita sua e di Franca Rame.
In occasione della IV giornata nazionale dell'[[afasia]]<ref>[http://www.aitafederazione.it/dario_fo_per_aita_federazione.php Dario Fo per A.IT.A Federazione.]</ref>, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione delle persone afasiche ha recitato un brano di [[grammelot]] nello spot televisivo promosso dalla fondazione [[Pubblicità Progresso]]<ref>[http://www.pubblicitaprogresso.it/campagnap.aspx?id=4072 Fondazione Pubblicità Progresso - Campagne patrocinate: 2011 Non ti lascio solo. IV giornata nazionale dell'afasia]</ref>. Tra dicembre [[2011]] e marzo [[2012]] con la moglie ha riportato in scena [[Mistero buffo]] in una serie di spettacoli nel nord Italia<ref>[http://milanoartexpo.com/2011/12/11/mistero-buffo-dario-fo-e-franca-rame-teatro-smeraldo-di-milano-lunedi-16-gennaio-2012-ore-20-45-e-le-altre-date-italiane/ Milano Arte Expo: Franca Rame e Dario Fo di nuovo in scena con ''Mistero buffo''.]</ref>. Il 24 marzo 2012, giorno del suo ottantaseiesimo compleanno, ha inaugurato la mostra "Lazzi Sberleffi Dipinti" presso Palazzo Reale di Milano, esponendo più di 400 opere che percorrevano tutto l'arco della vita sua e di Franca Rame.
 
Per le [[elezioni politiche italiane del 2013]] ha manifestato il proprio appoggio alla lista [[Rivoluzione Civile (lista elettorale)|Rivoluzione civile]] di [[Antonio Ingroia]] e al [[Movimento 5 Stelle]] di [[Beppe Grillo]], insieme al quale ha scritto anche il libro ''"Il Grillo canta sempre al tramonto - Dialogo sull’Italia e il MoVimento 5 Stelle"'' in uscita l'11 febbraio per [[Chiarelettere]].<ref>[http://www.dariofo.it/it/content/il-grillo-canta-sempre-al-tramonto-di-b-grillo-g-casaleggio-d-fo-ed IL GRILLO CANTA SEMPRE AL TRAMONTO - di B. Grillo, G. Casaleggio, D. Fo] dariofo.it</ref> Il 19 febbraio per il comizio di Grillo è salito sul palco a Piazza Duomo a [[Milano]] dove, davanti a migliaia di persone, paragonando il percorso politico dei 5 Stelle alla guerra di liberazione, ha incoraggiato: ''"Ribaltate tutto"''.<ref>{{Cita news|autore= Ilario Lombardo|titolo = Grillo degli artisti: Celentano canta, Fo sale sul palco|pubblicazione = [[Il Secolo XIX]]|giorno = 20|mese = febbraio|anno = 2013|pagina = 3}}</ref> Il 26 febbraio Grillo, in seguito al successo alle elezioni politiche, ha proposto il premio Nobel come possibile successore di [[Giorgio Napolitano]] come [[Presidente della Repubblica]].<ref>[http://www.corriere.it/politica/speciali/2013/elezioni/notizie/26-febbraio-berlusconi-belpietro_e29981fc-7fe7-11e2-b0f8-b0cda815bb62.shtml Grillo: "Al Quirinale voglio Dario Fo]</ref>. Dario Fo ha immediatamente risposto alla chiamata dell'amico dichiarando che "Fare questo lavoro è duro e sarebbe disastroso per i miei interessi fondamentali cui tengo molto: tenere lezioni ai ragazzi, incontrarmi coi giovani, avere rapporti creativi, scrivere, tenere conferenze"<ref>[http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/azioni/analisi-e-news/tutte-le-news/news-radiocor/news-radiocor.php?PNAC=nRC_26.02.2013_18.15_47945933 Dario Fo: io al Quirinale? Lavoro duro, voglio continuare a scrivere]</ref>.
Il 19 febbraio per il comizio di Grillo sale sul palco a Piazza Duomo a [[Milano]] dove, davanti a migliaia di persone, paragonando il percorso politico dei 5 Stelle alla guerra di liberazione, ha incoraggiato: ''"Ribaltate tutto"''.<ref>{{Cita news|autore= Ilario Lombardo|titolo = Grillo degli artisti: Celentano canta, Fo sale sul palco|pubblicazione = [[Il Secolo XIX]]|giorno = 20|mese = febbraio|anno = 2013|pagina = 3}}</ref>
Il 26 febbraio Grillo, in seguito al successo alle Elezioni politiche, propone il premio Nobel come possibile successore di [[Giorgio Napolitano]] come [[Presidente della Repubblica]].<ref>[http://www.corriere.it/politica/speciali/2013/elezioni/notizie/26-febbraio-berlusconi-belpietro_e29981fc-7fe7-11e2-b0f8-b0cda815bb62.shtml Grillo: "Al Quirinale voglio Dario Fo]</ref>. Dario Fo ha immediatamente risposto alla chiamata dell'amico dichiarando che ''"Fare questo lavoro è duro e sarebbe disastroso per i miei interessi fondamentali cui tengo molto: tenere lezioni ai ragazzi, incontrarmi coi giovani, avere rapporti creativi, scrivere, tenere conferenze"''<ref>[http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/azioni/analisi-e-news/tutte-le-news/news-radiocor/news-radiocor.php?PNAC=nRC_26.02.2013_18.15_47945933 Dario Fo: io al Quirinale? Lavoro duro, voglio continuare a scrivere]</ref>
 
== Caratteristiche e stile ==
LeFra le caratteristiche più note, ma certo non le sole, dell'opera di Fo ci sono l'[[Conformismo|anticonformismo]], l'[[anticlericalismo]] e, più in generale, l'esercizio di una forte critica rivolta, attraverso lo strumento della [[satira]], alle istituzioni ([[Politica|politiche]], [[Società umana|sociali]], [[Chiesa (istituzione)|ecclesiastiche]]) e alla [[morale]] comune. La sua costante opposizione a ogni forma di potere costituito rende Fo non soltanto un artista "scomodo", ma l'antitesi degli [[Intellettuale|intellettuali organici]], tutti presi dal compito di conservare l'[[egemonia culturale]] già esistente o di crearne una alternativa. Dario Fo è [[ateismo|ateo]] – cfr. sua dichiarazione in Wikiquote aggiornata al 03 maggio 2013. (da "Dario Fo: "Il paese dei mezaràt" -, Feltrinelli, Milano, 2004).
 
[[File:Dario Fo-Alassio.jpg|thumb|Piastrella autografata da Dario Fo sul [[muretto di Alassio]]]]