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Si estende tra [[Via Roma (Palermo)|via Roma]], la Cala, il [[Cassaro (Palermo)|Cassaro]], lungo le via Cassari, la piazza del Garraffello, la via Argenteria nuova, la piazza Caracciolo e la via Maccheronai, all'interno del mandamento [[La Loggia (Palermo)|Castellammare]].
 
==Nome==
"Vuccirìa" in [[Lingua siciliana|siciliano]] significa "Confusione". Oggi, la confusione delle voci che si accavallano e delle grida dei venditori (le ''abbanniati'') è uno degli elementi che, maggiormente, caratterizza questo mercato palermitano.
Il terminenome di questo mercato deriva dalla parola ''Bucceria'', derivatratto dal [[Lingua francese|francese]] ''boucherie'', che significa macelleria. Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello (ed in [[Angioino|epoca angioina]] ne sorgeva uno) e alla vendita delle carni. Successivamente divenne un mercato per la vendita del pesce, della frutta e della verdura. Anticamente era chiamato "la Bucciria grande" per distinguerlo dai mercati minori. "Vuccirìa" in [[Lingua siciliana|siciliano]] significa "Confusione". Oggi, la confusione delle voci che si accavallano e delle grida dei venditori (le ''abbanniati'') è uno degli elementi che, maggiormente, caratterizza questo mercato palermitano.
 
==Storia==
La vicinanza al [[La Cala (Palermo)|porto cittadino]] stimolò l'insediamento di mercanti e commercianti genovesi, pisani, veneziani, etc. sin dal [[XII secolo]]. La presenza di numerosi artigiani è ancora leggibile dai nomi di alcune strade (via Chiavettieri, via Materassai, via dei Tintori, etc.)
 
Il termine ''Bucceria'' deriva dal [[Lingua francese|francese]] ''boucherie'', che significa macelleria. Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello e alla vendita delle carni. Successivamente divenne un mercato per la vendita del pesce, della frutta e della verdura. Anticamente era chiamato "la Bucciria grande" per distinguerlo dai mercati minori.
 
[[File:Stigghiolaro 30-09-06.jpg|thumb|left|200px|Venditore di stigghiole al mercato della Vucciria di [[Palermo]]]]
 
Nel corso dei secoli la Vucciria subì diverse modifiche. Il [[viceré]] Caracciolo nel [[1783]] decise di cambiarne l'aspetto, in particolare della sua piazza principale, che fu chiamata col suo nome in suo onore. Intorno alla piazza si costruirono dei portici che ospitavano i banchi di vendita ed al centro fu sistemata una fontana. È impossibile descrivere tutti gli odori caratteristici che pervadono il posto, anche se il tipico odore di pesce risulta certamente il più intenso.
 
All'interno della zona del mercato si trovano palazzi nobiliari ed opere d'arte quali il Palazzo Mazzarino, appartenuto alla famiglia del celebre [[Giulio Mazarino|cardinale]], la fontana del Garraffello, palazzo Gravina Filangeri di Rammacca al Garraffello.
 
==Caratteristiche==
Muovendosi all'interno del fitto intreccio di vicoli e piazzette del mercato della Vucciria si possono ritrovare tutti gli ingredienti della cucina siciliana; le coloratissime bancarelle traboccano di cassette di legno che, grazie ai colori della mercanzia, si trasformano in scrigni ricolmi dell'oro dei limoni, dell'argento delle sarde fresche e salate, del bronzo delle olive e del corallo dei pomodori essiccati.
 
Spettacolari le piramidi di ''cuccuzzedde'', di broccoli verdi, di mazzi di ''tenerumi''. In estate la scena di questo grande teatro di strada vede trionfare come assoluti protagonisti i ''muluni d'acqua'' e le grandi angurie con il ventre affettato e messo a nudo.
 
E cosa dire delle mille erbe aromatiche assolutamente indispensabili per la riuscita dei nostri piatti regionali più gustosi: l'''addauro'' ([[alloro]]), il [[basilico]], il [[prezzemolo]], l'[[origano]], il finocchietto selvatico ed i [[capperi]] di [[Pantelleria]]; esposte come piccoli tappeti orientali da preghiera, le cassette basse e larghe traboccano di uva passolina, ingrediente fondamentale per la pasta con le sarde e il pesce stocco ''a ghiotta'', di mandorle sgusciate, noccioline croccanti, noci dalla buccia ruvida e pistacchi dolci e salati.
 
Il variegato mondo dei pesci, poggiato su letti di ghiaccio tritato, è rappresentato da gamberi, orate, scorfani, tonni, [[pescespada]], polpi, seppie e grossi calamari.
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Nelle pentole bollenti vengono tuffati i polipi bolliti, conditi a fine cottura con soltanto una spruzzata di limone. Le sarde salate vengono pulite davanti agli occhi dei clienti. Caratteristiche sono anche le ''[[stigghiola|stigghiole]]'' cotte alla brace e le ''panelle''.
 
A partire dagli anni 2000 la Vucciria è diventata una delle sedi della ''movida'' palermitana, dal pre-seratardo pomeriggio e fino a notte inoltrata.<ref>[http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/31311/blitz-nella-movida-palermitana-irregolarita-nei-locali-notturni BLITZ NELLA MOVIDA PALERMITANA. IRREGOLARITÀ TRA I LOCALI NOTTURNI] Siciliainformazioni.com</ref> È possibile trovare tanti locali che vendono bevande a costo inferiore rispetto ai locali di altre zone, e angoli in cui si vende cibo da strada,<ref>[http://whereispalermo.com/night-life/vucciria La Vucciria] Whereispalermo.com</ref> dal panino con [[panella|panelle]] e [[crocchè]] al [[Pani câ meusa|panino col la milza]], dalle [[stigghiola]] al polpo.
Il nome spiccatamente popolare del mercato deriva dalla parola [[lingua francese|francese]] ''boucherie'' perché in epoca angioina vi sorgeva un macello. Oggi vi abbondano ''carnezzerie'' ma non solo, come immortalato nel [[1974]] in un celebre dipinto di [[Renato Guttuso]]. Il quadro, chiamato "''Vucciria di Palermo",'' ammirabile al [[Palazzo Chiaramonte-Steri|Palazzo Steri]], è caratterizzato da un'allegra baraonda di bancarelle trasformata dal pittore bagherese in una fantasmagorica tappezzeria di odori e di colori: la Vucciria, dipinta nel [[1974]], nelle sue mani di artista e di poeta è diventata una metafora della terra di Sicilia e di tutti i suoi abitanti.
 
==Arte==
Dal 1999 fino al 2007 l'artista austriaco [[Uwe Jaentsch]] ha realizzato numerose installazioni ed opere d'arte alla piazza Garraffello. Nel [[2006]] lui ha creato la Cattedrale dei rifiuti della stessa piazza e il Museo Piazza Garraffello con Costanza Lanza di Scalea.
Un celebre dipinto di [[Renato Guttuso]] del [[1974]], intitolato "''Vucciria di Palermo''", e ammirabile al [[Palazzo Chiaramonte-Steri|Palazzo Steri]], rappresenta la vita della Vucciria, ed è caratterizzato da un'allegra baraonda di bancarelle trasformata dal pittore bagherese in una fantasmagorica tappezzeria di odori e di colori.
 
Dal [[1999]] fino al [[2007]] l'artista austriaco [[Uwe Jaentsch]] ha realizzato numerose installazioni ed opere d'arte alla piazza Garraffello. Nel [[2006]] lui ha creato la ''Cattedrale dei rifiuti'' della stessa piazza e il Museo Piazza Garraffello con [[Costanza Lanza di Scalea]].
A partire dagli anni 2000 la Vucciria è diventata una delle sedi della ''movida'' palermitana, dal pre-sera e fino a notte inoltrata.<ref>[http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/31311/blitz-nella-movida-palermitana-irregolarita-nei-locali-notturni BLITZ NELLA MOVIDA PALERMITANA. IRREGOLARITÀ TRA I LOCALI NOTTURNI] Siciliainformazioni.com</ref> È possibile trovare tanti locali che vendono bevande a costo inferiore rispetto ai locali di altre zone, e angoli in cui si vende cibo da strada,<ref>[http://whereispalermo.com/night-life/vucciria La Vucciria] Whereispalermo.com</ref> dal panino con [[panella|panelle]] e [[crocchè]] al [[Pani câ meusa|panino col la milza]], dalle [[stigghiola]] al polpo.
 
Da alcuni anni sono attivi nel mercato ''en plein air'', il fotografo Santo Eduardo di Miceli, l'artista Alessandro Bazan, in piazza Garraffello e di recente un secondo atelier del pittore [[Momò Calascibetta]] che ha la sua residenza a [[Milano]] ma che ha aperto un nuovo "[[Spazio Momò]]" proprio in piazzetta della Vucciria accanto alla trattoria ''Shanghai''.
==Curiosità==
Da alcuni anni sono attivi nel mercato ''en plein air'', il fotografo Santo Eduardo di Miceli, l'artista Alessandro Bazan, in piazza Garraffello e di recente un secondo atelier del pittore [[Momò Calascibetta]] che ha la sua residenza a Milano ma che ha aperto un nuovo "[[Spazio Momò]]" proprio in piazzetta della Vucciria accanto alla trattoria ''Shanghai''.
 
Dal 15 giugno al 5 luglio 2010 una personale fotografica di [[Angelo Trapani]] <ref>[http://www.angelotrapani.altervista.org Sito di Angelo Trapani]</ref> sul tema "la Vucciria" ha avuto luogo presso palazzo Fatta a Palermo. La mostra, inserita nell'ambito della rassegna fotografica Pot-Show, organizzata della rivista palermitana di fotografia, arte e cultura [["Potpourri]]" <ref>[http://www.potpourri.com Sito di Potpourri]</ref>, ha messo in evidenza lo stato di decadenza e di semiabbandono di alcuni degli angoli più suggestivi dell'antico mercato.
 
Negli ultimi anni numerosi edifici della Vucciria sono in fase di ristrutturazione, e numerosi banchi del mercato sono attualmente chiusi o trasferiti in altri mercati storici. La zona è caratterizzata da una vivace vita notturna, è conosciuta per il suo ambiente alternativo e le taverne.
 
==Nella lingua siciliana==
Ancora oggi sono numerosi nel mercato i banchi del pesce, che viene continuamente mantenuto umido. Per questo in città si dice che:
{{quote|i balati ra Vucciria 'un s'asciucanu mai|}}
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==Collegamenti esterni==
*[http://www.uniurb.it/giornalismo/lavori2006/troja/storia.htm "Il silenzio della Vucciria]" su Uniurb.it]
 
{{Portale|Palermo}}