Il mattatore: differenze tra le versioni

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Il film, in gran parte, non è altro che una sequenza di episodi truffaldini legati, oltre che dai personaggi, dalla voce fuori campo del protagonista che li introduce e che spesso anche li commenta: un lungo ''flash-back'' sonoro, nel quale però non si torna mai alla scena del momento della narrazione, ma gli episodi si susseguono nell'esatto ordine temporale in cui si sono verificati.
 
L'occasione è data al protagonista, ormai felicemente sposato (e annoiato), che con il matrimonio ha lasciato la sua funambolica attività per un'altra più onesta ma meno eccitante, quando si accorge che un giovane e maldestro truffatore tenta, in casa sua, di tirare un bidone alla moglie. Scopertolo facilmente, Gerardo gli elenca tutti gli errori da lui commessi in quell'occasione per palese inesperienza e incapacità, tanto che viene scambiato dal truffatore per un commissario di polizia. Chiarito l'equivoco, Gerardo fa sedere il giovane in salotto, gli offre il caffè e inizia il racconto della sua vita ai margini della legge. Al termine però Gerarado sente l'irresistibile desiderio di quella vita che l'ha reso benestante e famoso nel sottobosco romano. Così, finito il ''flash-back'', s'inventa, grazie a una ennesima truffa, questa volta a carico della moglie, un'improbabile trasferta a Milano ove riprenderà, sia pur per breve tempo, la vita di grande incantatore.
 
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