Vivisezione: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|il significato esteso del termine|[[Sperimentazione animale]]}}
[[File:Frog vivisection.jpg|thumb|right|200px|Corpo dissezionato di una rana viva anestetizzata utilizzato a fini didattici.]]
== Definizione ==
{{Vedi anche|Sperimentazione animale}}
Storicamente, il termine ''vivisezione'' (dal latino ''vivus -a -um'', vivo, e ''sectio'' -''onis'', taglio) si riferisce agli esperimenti compiuti nei secoli passati e in particolare alle metodologie di studio diffuse nei secoli XVII-XIX, consistenti in operazioni di dissezione praticate su animali (mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, pesci) vivi e spesso [[Stato di coscienza|coscienti]]. Oggi il termine ''vivisezione''
== Cenni storici ==
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Il termine ''vivisezione'' fu coniato nel [[Settecento]], ma tale metodo risale a molti secoli prima, essendo infatti praticato già dai medici antichi. Questi esperimenti si conducevano anche nel [[Cinquecento]], dopo la riscoperta delle ricerche anatomiche di [[Galeno]], ma solo dalla seconda metà del [[Seicento]], insieme all'intensa ricerca fisiologica e anatomica di quest'epoca, vi fu un più assiduo uso di osservazioni su animali vivi sezionati, con una ricerca imperniata soprattutto sullo sviluppo della problematica di [[William Harvey]], che nella prima metà del secolo aveva scoperto la [[circolazione sanguigna]] e la funzione del [[cuore]] tramite vivisezioni su un gran numero di animali. È in questo periodo che si diffondono le idee [[Meccanicismo|meccaniciste]] del filosofo [[Cartesio]], con la teoria dell'animale-macchina, secondo cui le manifestazioni di dolore dell'animale non sono che risposte a stimoli.
Non tutti gli scienziati dell'epoca, però, seppur fondamentalmente meccanicisti, credevano all'insensibilità dell'animale. Il fisico e chimico [[Robert Boyle]] giustificava la propria attività sugli animali su un più classico piano teologico, attenendosi all'idea che Dio avesse affidato il creato all'uomo perché lo amministrasse e se ne servisse, ammettendo però che gli animali provano dolore e rifiutando le idee di Cartesio.<ref name="Erica Joy"/>
In Inghilterra la vivisezione conobbe un declino tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento, durante il quale sia in Francia che in Inghilterra si formò un riconoscibile filone antivivisezionista.<ref name="Erica Joy"/>
== Note ==
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