Gaetano Mosca: differenze tra le versioni

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==Biografia==
 
Si laureò in Giurisprudenza a Palermo nel 1881. Fu libero docente di diritto costituzionale nell'università di Palermo nel 1885 e di Roma nel 1888, dove era arrivato nel 1887 come funzionario della Camera dei deputati (ruolo esercitato per quasi un decennio, periodo in cui fu anche, fuori ruolo, consigliere del primo ministro [[Antonio Di Rudinì|Di Rudinì]]) <ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/gaetano-mosca_(Dizionario-Biografico)/ Gaetano Mosca in Dizionario Biografico – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Dal [[1896]] fu professore di [[diritto costituzionale]] all'[[Università di Torino]], dove fu anche Preside della Facoltà di giurisprudenza (1907-1909).
Dal 1902 insegnò anche diritto costituzionale e amministrativo e [[storia delle dottrine politiche]] all'[[Università Bocconi]] di [[Milano]]. Dal [[1923]] al [[1933]] fu professore di storia delle dottrine e delle istituzioni politiche alla facoltà di scienze politiche dell'[[Sapienza Università di Roma|Università di Roma]].
 
Nel [[1909]] fu eletto [[deputato]] al [[Parlamento]] con la Destra nel collegio di [[Caccamo]] che era stato del Di Rudinì, e riconfermato alla Camera nel 1913, fino al 1919 <ref>[http://storia.camera.it/deputato/gaetano-mosca-18580401#nav Gaetano Mosca / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel [[1914]] fu sottosegretario di stato per le Colonie fino al giugno 1916 nei governi Salandra, e nel [[1919]] fu nominato [[senatore]] del Regno.
 
Dopo il [[delitto Matteotti]] nel [[1924]], fu avverso al fascismo, e nel [[1925]] fu tra i firmatari del [[Manifesto degli intellettuali antifascisti]] di [[Benedetto Croce]]. Tra i senatori del Regno fu uno dei pochi a opporsi negli anni Venti alla fascistizzazione dello Stato.
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== Teoria del potere politico ==
Insieme a [[Vilfredo Pareto]], a [[Robert Michels]] e [[Max Weber]], Gaetano Mosca è classificato tra i più importanti esponenti della corrente di pensiero [[elitismo|elitistica]]. Più precisamente, è il fondatore della "[[Teoria delle classi politiche]]" [http://sociologia.tesionline.it/sociologia/articolo.jsp?id=2848 "(Rif)"], e forse il maggiore [http://www.treccani.it/enciclopedia/gaetano-mosca_%28Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Filosofia%29/ "contributo italiano alla storia del pensiero politico"].
 
===L'elitismo===
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La regola fondamentale proposta dalla "Teoria della classi politiche" di Mosca è che '''alla modifica della "formula politica" consegue una modifica dell'organizzazione della classe politica'''.<ref name=":0" />
 
In altre parole, qualunque sistema politico si basa su di un consenso di fondo. Quando questo decade, ne consegue prima di tutto una modifica della "formula politica", atta ad un nuovo consenso. Parallelamente, avverranno adeguamenti sia nella composizione dei gruppi intellettuali e burocratici che formano la classe politica, sia nella sua forma organizzativa.
 
Da questa regola consegue anche una conseguenza storicista. Dice Mosca '''''"È impossibile studiare la storia delle dottrine politiche senza studiare contemporaneamente quella delle istituzioni politiche"'''.''<ref name=":0" />