Eteria: differenze tra le versioni

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Nell'isola di [[Creta]], invece, le eterie erano divisioni della popolazione locale e i loro membri avevano l'abitudine di pranzare insieme.
 
== Età classica ==
Ad [[Atene]], così come in altre città greche, le eterie diventarono una sorta di sodalizio basato sulla comunanza di idee politiche e letterarie, di interessi culturali, religiosi e filosofici. Gli elementi vincolanti dell'eteria erano in genere: un giuramento formale, l'abitudine del [[simposio]], la lettura di opere poetiche, la [[pederastia greca|pederastia]] come forma di educazione.
Le eterie sono costituite dalla congregazione di 15- 20 etairoi appartenenti all’aristocrazia, da esse sono escluse le donne, che si riuniscono invece nel [[tiaso|tìaso]]. I compagni, legati da vincoli saldissimi e da giuramento, sono vicini per età, hanno analogo [[stile di vita]], sono accomunati da una stessa formazione di tipo culturale, da interessi comuni e ideali etico-politici affini e sulla base della coincidenza di tali scopi e ideali progettano azioni politiche comuni e dividono le spese intraprese. Proprio per il loro carattere strettamente connesso alla politica attiva le varie eterie si contrappongono infine l’una all’altra dando vita ad un forte antagonismo.
 
== Nell'[[ImperoEtà bizantino]]bizantina ==
{{vedi anche|Eteria (Impero bizantino)}}
Successivamente la [[denotazione|denotatività]] di tale [[parola]] mutò e si ampliò, giungendo a significare, nel medioevo bizantino, un'[[Unità militare|unità]] di [[mercenari]] [[Straniero|stranieri]] il cui comandante era denominato eteriarca la quale dal [[IX secolo]] divenne la guardia personale del basilèus e successivamente utilizzata da dei [[patriota|patrioti]] greci (tra cui [[Athanasios Tsakalov]], [[Emmanuel Xanthos]], [[Nikolaos Skoufas]] e [[Alessandro Ypsilanti|Alexandros Ypsilantis]])<ref>http://www.ellada.it/terza.asp?id=29&id2=48</ref><ref name=autogenerato1>[http://www.sitotecacapitello.eu/storia/index.php?option=com_content&view=article&id=232:societa-segreta&catid=1:voci&Itemid=5 Società segreta<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> per denominare una [[società segreta]] dagli stessi istituità a [[Vienna]] verso la fine del [[XVIII secolo|settecento]], e ricostituitasi nel [[1814]], il cui fine era la liberazione della Grecia dall'[[impero ottomano]].<ref name=autogenerato1 /><ref name=Trecc />
Successivamente la [[denotazione|denotatività]] di tale [[parola]] mutò e si ampliò, giungendo a significare, nel medioevo bizantino, un'[[Unità militare|unità]] di [[mercenari]] [[Straniero|stranieri]] il cui comandante era denominato eteriarca, che dal [[IX secolo]] divenne la guardia personale del [[basilèus]].
 
== Guerra d'indipendenza greca ===
{{vedi anche|Filikí Etería}}
SuccessivamenteIl la [[denotazione|denotatività]] di tale [[parola]] mutò e si ampliò, giungendo a significare, nel medioevo bizantino, un'[[Unità militare|unità]] di [[mercenari]] [[Straniero|stranieri]] il cui comandante era denominato eteriarca la quale dal [[IX secolo]] divenne la guardia personale del basilèus etermine successivamentefu utilizzatautilizzato da deialcuni [[patriota|patrioti]] greci (tra cui [[Athanasios Tsakalov]], [[Emmanuel Xanthos]], [[Nikolaos Skoufas]] e [[Alessandro Ypsilanti|Alexandros Ypsilantis]])<ref>http://www.ellada.it/terza.asp?id=29&id2=48</ref><ref name=autogenerato1>[http://www.sitotecacapitello.eu/storia/index.php?option=com_content&view=article&id=232:societa-segreta&catid=1:voci&Itemid=5 Società segreta<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> per denominare una [[società segreta]] dagli stessi istituitàistituita a [[Vienna]] verso la fine del [[XVIII secolo|settecento]], e ricostituitasi nel [[1814]], il cui fine era la [[Guerra d'indipendenza greca|liberazione della Grecia]] dall'[[impero ottomano]].<ref name=autogenerato1 /><ref name=Trecc />
 
== Etimologia ==