Filippo Pascucci: differenze tra le versioni

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==Carriera==
===Allenatore===
Giunto in Argentina, Pascucci allenò l'Estudiantil Porteño, lo Sportivo Barracas e il River Plate; mentre il River disputava il campionato professionistico, l'Estudiantil militava tra i dilettanti. Nel [[1931]], con l'istituzione del professionismo nel calcio argentino, Pascucci passò ad allenare lo Sportivo Barracas, la compagine più valente del [[Primera División (AAF)|torneo dilettantistico]].<ref name=xenen>Cfr. ''infra'', "Statistiche su Xenen.com.ar".</ref> Dati i suoi buoni risultati in campo nazionale, Pascucci fu contattato da [[Ernesto Malbec]], dirigente della federazione argentina, per guidare la Nazionale; la selezione che partecipò al {{WC|1934}} era interamente composta da dilettanti ed elementi dei tornei regionali,<ref name=xenen /> giacché le grandi società professionistche temevano che i loro giocatori migliori non sarebbero tornati in patria, tentati dai lauti ingaggi dei club europei.<ref>{{Cita|Autori vari|p. 154}}</ref> Sbarcato in Italia dalla nave ''Neptunia'', Pascucci aveva portato con sé una rosa di 18 elementi, dei quali 14 d'origine italiana.<ref>{{Cita news|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=2007&p=1#page/1/mode/2up|titolo=I calciatori argentini sono sbarcati a Napoli|pubblicazione=[[Il Littoriale]]|giorno=17|mese=maggio|anno=1934|pagina=1|accesso=12 dicembre 2011}}</ref> All'arrivo nel Paese organizzatore del Mondiale, si disse particolarmente soddisfatto del potenziale offensivo a sua disposizione (menzionando la rapidità di Galateo e Wilde e l'esperienza di De Vincenzi).<ref>{{Cita news|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=2035&p=4#page/4/mode/2up|titolo=La squadra italiana è una nazionale...|pubblicazione=[[Il Littoriale]]|giorno=14|mese=giugno|anno=1934|pagina=4|accesso=12 dicembre 2011}}</ref> Le critiche che mosse alla difesa della sua squadra e alla qualità generale della formazione da lui guidata furono però notate dal giornalista de ''[[El Gráfico]]'' ChateclerChantecler, che subito lo riportò sulle pagine della rivista.<ref name=xenen /> Ciò rese Pascucci ancor più malvisto dalla stampa argentina di quanto già non fosse.<ref name=22ago /> Di conseguenza, Pascucci maturò la decisione di non rientrare ad allenare in Argentina, ma di rimanere in Italia.<ref name=22ago /> Nel [[1935]] guidava gli allievi del Bologna, e di tale squadra curava i rapporti con l'Argentina;<ref name=litt35 /> nella stagione 1935-1936 prese la guida della Sanremese. Al termine della stagione 1936-1937 la portò in Serie B, ma non fu confermato e fu sostituito dall'[[Ungheria|ungherese]] Wereb.<ref>{{Cita news|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=2912&p=4#page/4/mode/2up|titolo=Wereb alla Sanremese|data=1937|pagina=4|pubblicazione=[[Il Littoriale]]|accesso=12 dicembre 2011}}</ref> Pascucci tornò sulla panchina della Sanremese in Serie B nel 1937-1938; dopo l'esperienza alla Sanremese passò al Liguria, che intendeva controllare meglio la forma fisica dei propri giocatori e pertanto s'affidò a lui, esperto nella preparazione atletica.<ref>{{Cita news|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=1838&p=8#page/8/mode/2up|titolo=Ben fatto|pubblicazione=[[Il Calcio Illustrato]]|data=1938|pagina=8}}</ref> Lì svolse la funzione di allenatore di riserva, dietro al tecnico principale Baloncieri.<ref>{{Cita news|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=1849&p=8#page/8/mode/2up|titolo=Conferme|pubblicazione=[[Il Calcio Illustrato]]|data=1938|pagina=8|accesso=12 dicembre 2011}}</ref> Nel 1940-1941 allenò il Cavagnaro, mentre nel 1942-1943 disputò un mediocre campionato con l'Asti.<ref>Cfr. ''infra'', "Allenatore: Pascucci Filippo".</ref> Dopo aver fatto il vice al Genoa, allenò l'Antibes, in [[Francia]], nel 1946-1947; dopo pochi giorni, però, il suo rapporto con la società francese è compromesso.<ref>{{Cita web|url=http://dspace-unipr.cilea.it/bitstream/1889/366/2/Sport%20e%20Nizza.pdf|titolo=EMIGRAZIONE ITALIANA E SPORT A NIZZA NEL SECONDO DOPOGUERRA|autore=Alessandro Dall'Aglio|accesso=12 dicembre 2011}}</ref> Tornò alla guida della Sanremese nel [[1951]], rimanendovi sino al [[1953]].
 
==Note==