Murta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Atarubot (discussione | contributi)
m →‎Altri progetti: clean up using AWB
AttoBot (discussione | contributi)
m Bot: Formattazione generale delle date; modifiche estetiche
Riga 42:
'''Murta''' è una [[frazione geografica|frazione]] del comune di [[Genova]]; situata in collina sul versante destro della [[Val Polcevera]], amministrativamente fa parte dell'unità urbanistica di [[Bolzaneto]], ed quindi è compresa nel [[Municipi di Genova|Municipio V Valpolcevera]].
 
L'abitato, situato interamente in collina, è composto da un nucleo centrale, comprendente anche la chiesa parrocchiale, sul crinale che scende verso il Polcevera dividendo la valle del torrente Trasta da quella del torrente Molinassi, da alcuni gruppi di case rurali sparsi sul territorio circostante e da numerose villette distribuite sul versante della collina che scende verso la sponda destra del torrente [[Polcevera (torrente)|Polcevera]].
[[File:Panorama Valpolcevera da Murta.jpg|thumb|center|400px|La bassa Val Polcevera vista da Murta]]
== Geografia fisica ==
[[File:Genova Bolzaneto collina Murta.jpg|thumb|left|300px|La collina di Murta]]
=== Territorio ===
Murta oggi non costituisce un'entità amministrativa autonoma, essendo parte integrante dell'unità urbanistica di Bolzaneto. Il suo territorio, storicamente identificato con l'area sottoposta alla giurisdizione ecclesiastica della [[parrocchia]] di [[Chiesa di San Martino di Murta|S. Martino]]<ref>[http://hdue.hyperborea.com/asgeFront/ua.htm;jsessionid=6E0021400C7BF8C258970215862E447A?idUa=2700 Carta del territorio di Murta allegata al libro "Memorie della parrocchia di Murta in Polcevera" di L. Persoglio].</ref> comprendeva in passato la zona a ponente del [[Polcevera (torrente)|torrente Polcevera]] delimitata a nord dai torrenti Molinassi<ref>Confine tra i comuni di Genova e Ceranesi.</ref> e Burba e a sud dal torrente Trasta, mentre ad est, superata la dorsale montuosa detta Rocca dei Corvi, culminante con il monte Teiolo (660 m slm), si estendeva anche su parte della valle del rio Cassinelle (affluente del [[Chiaravagna]]), dove esistevano dei prati da foraggio utilizzati dai contadini murtesi e la [[miniera]] di monte Ramazzo, abbandonata intorno alla metà dell'Ottocento.<ref>La miniera di monte Ramazzo, la più antica della Liguria, era sfruttata fin dal [[XV secolo]] per estrarre [[solfato di rame]] e di [[solfato di ferro|ferro]], e nella prima metà dell'Ottocento anche del [[solfato di magnesio]] di ottima qualità. Oggi l'area, in seguito assegnata alla circoscrizione di [[Sestri Ponente]], è in gran parte occupata dalla grande [[discarica]] comunale di Scarpino.</ref><ref>[http://books.google.com/books?id=aAL9T5HB2YUC&printsec=frontcover&dq=Oro,+Miniere,+Storia.+Miscellanea+di+giacimentologia+e+storia+mineraria+italiana&hl=it&ei=D4eLTcPmOoTMswagyrCcCg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC4Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false Giuseppe Pipino, Oro, Miniere, Storia. Miscellanea di giacimentologia e storia mineraria italiana, Tipografia Pesce, Ovada, 2003]</ref><ref>[http://cartogis.provincia.genova.it/cartogis/pdb/chiaravagna/chiaravagna/normativa/pb2ch_fascicolo2.pdf Provincia di Genova, Torrente Chiaravagna, Piano di bacino stralcio per la difesa idrogeologica, geomorfologica, per la salvaguardia della rete idrografica e per la compatibilità delle attività estrattive, Genova, 1998]</ref><ref>Nei pressi della miniera si trovava la cosiddetta "Pria Scugente" (pietra scivolosa), una grande roccia [[serpentino]]sa di forma convessa, liscia e rilucente, oggi sepolta sotto la discarica. {{Citazione|Nel versante a ponente è notabile un'ampia pietra detta Pria scûggente, perché levigata naturalmente a formare un piano inclinato sdrucciolevole.|[[Luigi Persoglio]], "Memorie della parrocchia di Murta in Polcevera", 1873}}</ref>.
 
Riga 54:
Attualmente è identificata con Murta la parte superiore dell'area collinare, comprendente il nucleo principale del paese, attorno alla chiesa, e i numerosi gruppi di case sparse che si trovano a monte.
 
== Geografia antropica ==
Le abitazioni, oltre che sul crinale della collina, sono concentrate sul versante affacciato sul Polcevera, dove sorgono la maggior parte degli antichi palazzi di villa e numerose villette sorte nell'ultimo secolo, e sul versante a sud, alla sinistra del torrente Trasta. Il versante a nord, solcato dal rio Carpinello, affluente del Molinassi, è meno popolato, sia per l'esposizione meno favorevole che per la ripidità dei pendii; un tempo vi si trovavano numerosi [[mulino|mulini]], alcuni dei quali oggi trasformati in abitazioni.
 
[[File:Genova Murta villette anni 2000.jpg|thumb|left|300px|Le villette di nuove costruzione sulla collina di Murta]]Lo sviluppo residenziale della collina di Murta è proseguito ininterrottamente fino ad oggi, sia con ristrutturazioni delle antiche dimore, sia con nuove costruzioni, generalmente ben inserite nel contesto ambientale della collina; localmente è stata invece assai criticata, nei primi [[anni 2000]], la costruzione di alcune moderne villette, sia per l'impatto ambientale, sia per lo stile architettonico, del tutto estraneo a quello delle abitazioni circostanti.<ref name="polcevera.blogspot.com">[http://polcevera.blogspot.com/2007_03_01_archive.html Commenti sul sito polcevera.blogspot.com.]</ref>
 
=== Località ===
[[File:Genova Murta antico lavatoio.jpg|thumb|right|200px|Antico lavatoio in località Figale]]
I numerosi gruppi di case sparsi sui versanti della collina di Murta e sul monte soprastante sono identificati localmente con propri toponimi, generalmente riferiti a specie vegetali, come del resto lo stesso centro principale, oppure ai nomi o soprannomi degli antichi proprietari.
Nell'attuale toponomastica i nomi di queste località sono assegnati alle antiche creuze o alle strade carrozzabili che conducono questi piccoli borghi. Tra i tanti si possono citare i toponimi Battigalli, Carpinello, Molinassi, Pero e Ronco sul versante nord della collina, Ceriotti, Favale, Gazzo, Nonneto e Sexa sul versante a sud, Figale, Lastrico, Monterosso e Pino sul versante ad est, affacciato sul Polcevera.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Bolzaneto}}
=== Le origini ===
{{Nota
|titolo=Le origini del nome
Riga 75:
Anche se i primi idocumenti storici risalgono al [[XII secolo]], le origini di Murta sono molto più antiche e sono riconducibili alla presenza di un ramo viario, collaterale alla [[via Postumia]], che transitava per il colle di Murta diretto verso i valichi appenninici. A conferma dell'esistenza di questa antica via commerciale, il [[Luigi Persoglio|Persoglio]]<ref>[[Presbitero|Sacerdote]] e storico locale, autore del libro "Memorie della Parrocchia di Murta in Polcevera dal 1105 al 1873", basato su documenti conservati nell'[[archivio parrocchiale]], che fornisce preziose informazioni sulle vicende storiche del paese.</ref> riporta di ritrovamenti di antichi oggetti, tra cui una punta di [[freccia]], un [[ferro di cavallo]] e parti di un [[anfora|contenitore vinario]] del tipo usato dagli [[Roma antica|antichi romani]].<ref name=Persoglio>L. Persoglio, "Memorie della Parrocchia di Murta in Polcevera dal 1105 al 1873".</ref>
 
=== Il Medioevo ===
Il paese è citato per la prima volta nel 1143, quando la chiesa, dedicata a [[Martino di Tours|San Martino]] venne indicata sul "Registro della Curia Arcivescovile" di Genova (voluto dall’[[arcivescovo]] [[Siro II]]) come sede di una [[cappella]] dipendente dalla [[Rivarolo (quartiere di Genova)#Chiesa di Santa Maria Assunta|pieve di Rivarolo]]. Altre notizie, riferite a vendite di terreni, si trovano in atti notarili a partire dal 1180. Questi documenti attestano che tra il [[XII secolo|XII]] e il [[XIII secolo]] il territorio di Murta era popolato e coltivato in maniera remunerativa e che varie congregazioni religiose vi possedevano terreni.<ref name="Persoglio"/>
 
Riga 81:
 
Nel [[Medioevo]] ebbe notevole rilevanza nella vita politica genovese la famiglia "de Murta" (o "da Murta"), originaria della località Gazzo, diversi esponenti della quale tra il [[XII secolo|XII]] e il [[XIV secolo]] ricoprirono importanti cariche della [[Repubblica di Genova]].
Il più noto di questi personaggi fu [[Giovanni da Murta]], secondo [[Dogi della Repubblica di Genova|Doge della Repubblica di Genova]], in carica dal 1345 al 1350; Amico de Murta nel 1105 fu il primo [[console de' placiti]] ed un altro Amico de Murta, anch'egli console de' placiti nel 1161, svolse nel 1169 e nel 1171 missioni diplomatiche presso la corte dell'imperatore di [[Costantinopoli]] [[Manuele I Comneno|Emanuele Comneno]].<ref>[http://books.google.it/books?id=QPxAAAAAYAAJ&pg=PA300&dq=%22Codice+diplomatico+delle+colonie+Tauro-Liguri%22+Murta&hl=it&ei=O8F_TbDjGcrwsgbI5_34Bg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC4Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false Codice diplomatico delle colonie Tauro-Liguri durante la signoria dell'Ufficio di S. Giorgio (MCCCCLIII-MCCCCLXXV) di Amedeo Vigna (1860) in Atti della Società ligure di storia patria, vol. I, fascicolo III.]</ref> Il Persoglio cita i nomi di altri notabili di questa famiglia, della quale non si hanno più notizie a partire dal [[XVII secolo|Seicento]].
 
=== La guerra del 1746-1747 ===
Come tutto il Genovesato, nel [[XVIII secolo|Settecento]] il paese fu coinvolto nella [[guerra di successione austriaca]] e subì una prima occupazione nel 1746 quando un esercito austro-piemontese, al comando del generale [[Antoniotto Botta Adorno|Botta Adorno]], arrivò fino a Genova, da dove fu cacciato in seguito all'insurrezione popolare del dicembre 1746, che prese avvio con il leggendario episodio del [[Giovan Battista Perasso|Balilla]]. Nel settembre del 1746 a Murta i soldati austriaci distrussero la [[canonica]] e depredarono la chiesa.
 
Riga 93:
Subito dopo la partenza degli invasori, il 19 luglio 1747, si diede immediatamente mano alle riparazioni più urgenti.<ref name="Persoglio"/>
 
=== La Repubblica Ligure ===
Nel 1797 la discesa dell’esercito napoleonico determinò il passaggio della Liguria sotto il controllo francese; con i nuovi ordinamenti dal 1798 Murta entrò a far parte del comune di Rivarolo.
Quello stesso anno nella località Crocetta, poco distante dalla chiesa, fu innalzato l'[[albero della libertà]], simbolo del nuovo regime, ed organizzate feste "popolari". Il parroco del tempo, don Marchese, arrestato per aver rifiutato di prendervi parte e condotto dapprima nelle carceri di [[Alessandria]] e poi confinato a [[Novi Ligure|Novi]], poté tornare a Murta solo due anni dopo.
Riga 99:
Questa affermazione, anche se può apparire viziata dal pensiero dell'autore, fiero avversario di tutte le [[anticlericalismo|ideologie anticlericali]], appare realistica considerando che i murtesi, al pari della maggior parte dei valligiani polceveraschi, si mostrarono estranei alle nuove idee rivoluzionarie, che mettevano in discussione il loro consolidato attaccamento alle tradizioni.<ref name=Lamponi>M. Lamponi, "Bolzaneto, ieri, oggi e ..."</ref>.
 
=== Dall'Ottocento ai giorni nostri ===
Tra il 1848 e il 1853, i lavori per l'apertura della nuova [[Ferrovia Torino-Genova|linea ferroviaria Genova-Torino]], con la costruzione dell'argine e la deviazione del corso del Polcevera, comportarono la separazione tra Murta e il borgo della Chiappetta, con l'antico [[Complesso di San Francesco alla Chiappetta|convento di San Francesco]], fino ad allora ultima propaggine della collina sulla riva del torrente.
A seguito dei lavori la Chiappetta venne a trovarsi sulla sponda opposta del torrente e di fatto incorporata nell'abitato di Bolzaneto, che andava espandendosi sul vecchio greto del Polcevera.
Riga 114:
Il paese non è stato direttamente interessato dallo sviluppo industriale che ha riguardato le aree di fondovalle. Oggi è quasi esclusivamente un centro residenziale, i cui abitanti per la maggior parte lavorano in aziende della Val Polcevera e di Genova. Dell’antica economia agricola restano intorno alle case piccoli orti e vigneti, coltivati dai residenti soprattutto ad uso personale.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Piazza chiesa Murta.jpg|thumb|right|220px|La piazza della chiesa di Murta con il monumento ai caduti]]
 
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa di San Martino di Murta ====
[[File:Genova Murta-chiesa san Martino.jpg|thumb|left|220px|Chiesa di San Martino di Murta]]Le prime notizie della chiesa di Murta, dedicata a [[San Martino di Tours]], risalgono al 1143, quando viene citata nel Registro Arcivescovile delle [[decime]], come dipendente dalla [[Rivarolo (quartiere di Genova)#Chiesa di Santa Maria Assunta|pieve di Rivarolo]], ma le sue origini sono certamente più antiche.<ref name="Lamponi"/>
Citata come [[parrocchia]]le dal 1202, fu completamente ricostruita all'inizio del [[XVIII secolo|Settecento]] su quella preesistente. Nel 1747, durante la guerra di successione austriaca subì danni gravissimi e la spoliazione di tutti gli arredi.
La ricostruzione fu completata nel 1770; l’interno, ad una [[navata]], è in stile [[barocco]], con [[affresco|affreschi]] e stucchi dorati. Pregevoli tele del Seicento e del Settecento adornano l'[[abside]] e i sei [[altare|altari]] laterali.
 
Il dipinto di maggior pregio conservato nella chiesa è l’[[pala d'altare|ancona]] di San Martino, attribuita al pittore [[Fiandre|fiammingo]] [[Antoon van Dyck]]. Il quadro fu salvato dal saccheggio del 1747, essendo stato messo al sicuro a Genova.
 
===== La "rûe" =====
Riga 130:
In particolari occasioni tra i rami di quest’albero era allestito un originale punto di ristoro, come avvenne nel [[1897]], nel 15º centenario della morte di San Martino di Tours; già in fase di decadenza negli [[anni 1930|anni trenta del Novecento]]<ref name="Lamponi"/>, crollò definitivamente la notte tra il 28 ed il 29 agosto 1948, a causa di un forte temporale.
 
=== Architetture civili ===
==== Palazzi di villa ====
[[File:Genova Murta villa Clorinda.jpg|thumb|right|220px|Villa Clorinda]]
Lo sviluppo delle ville di campagna, appartenenti alle famiglie aristocratiche cittadine, comune a tante località negli immediati dintorni di Genova, ebbe il suo culmine tra il Seicento e il Settecento. Nella Val Polcevera, la collina di Murta fu una delle località preferite per il soggiorno estivo da molte di queste famiglie, che vi fecero costruire sontuose dimore di villeggiatura. Come accennato, il fenomeno proseguì ancora nell'Ottocento, favorito dall'apertura della ferrovia, che accorciava sensibilmente il tempo necessario per raggiungere da Genova le colline polceverasche e migliorava il confort del viaggio; i villini sorti in questo periodo, di proprietà di ricche famiglie borghesi, non raggiunsero tuttavia lo sfarzo delle antiche ville patrizie. Tra le molte ville ubicate sulla collina di Murta si possono citare:
 
* Palazzo Bonarota‭ (noto come ‬''‭V‬illa‭ ‬Clorinda''‭), costruito nel [[XVII secolo]], sorge ‬in posizione dominante sulla Val Polcevera, nei pressi del borgo di Lastrico; appartenne a diverse ricche famiglie genovesi (Bonarota, Doria e Costa) e oggi, con la ristrutturazione degli [[anni 1980|anni ottanta]], dopo anni di abbandono, è stato trasformato in condominio signorile, con un ampio parco. Nel 1747, durante l'occupazione austriaca della Valpolcevera, fu sede dello stato maggiore degli occupanti.
Riga 152:
File:Genova Murta palazzo Badaracco.jpg|Palazzo Badaracco
File:Genova Bolzaneto Villa Rivarola.jpg|Villa Rivarola-Drago.
File:Genova Bolzaneto Villa Pareto 1900.jpg|Villa Pareto-Pozzoni in una fotografia dei primi del '900Novecento.</gallery>
 
== Eventi ==
=== Mostra della zucca ===
Il paese di Murta è famoso per la sagra della [[zucca]] chiamata ''Mostra dall'A... alla Zucca'', la prima di questo genere di sagre in Italia.
Si svolge per due fine settimana consecutivi, in occasione della festa patronale di San Martino, intorno alla metà del mese di novembre.
Riga 166:
</gallery>
 
== Personalità legate a Murta ==
* [[Giovanni da Murta]], secondo [[Dogi della Repubblica di Genova|Doge della Repubblica di Genova]] dal 25 dicembre 1344 al 6 gennaio 1350.
 
== Economia ==
Oggi Murta è quasi esclusivamente un centro residenziale, i cui abitanti per la maggior parte lavorano in aziende della Val Polcevera e di Genova.
 
=== Agricoltura ===
Fino al [[secondo dopoguerra]] l’economia locale era basata sull’[[agricoltura]], favorita dall’esposizione a sud dei versanti collinari; molto rinomato era il [[Val Polcevera (vino)|vino bianco Polcevera]], prodotto ancora oggi, anche se in quantità limitata.
Dell’antica economia agricola restano intorno alle case piccoli orti e vigneti, coltivati dai residenti soprattutto ad uso personale.
Riga 178:
Altra attività economica del passato fu quella legata ai numerosi [[mulino|molini]] che sfruttando le acque dei rivi che attraversano il territorio, macinavano cereali o producevano forza motrice idraulica per aziende tessili o meccaniche. Questi mulini erano presenti soprattutto sul versante a nord della collina, nella valle del torrente chiamato appunto Molinassi; alcune case della località Carpinello sono antichi mulini, oggi trasformati in abitazioni.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:Genova Murta via Pozzoni.jpg|thumb|200px|left|L'ultimo tratto di via Pozzoni, una delle ripide ''creuze'' che portano a Murta]]Murta è collegata con la stazione ferroviaria di [[Bolzaneto]], che dista 2,5&nbsp;km dal centro del paese, dalla linea di autobus 74 della rete urbana di Genova.
La strada che collega Murta a Bolzaneto, costruita intorno al 1880, nella parte più bassa porta il nome di Antonietta Massuccone Mazzini, sorella maggiore di [[Giuseppe Mazzini]], che qui possedeva una casa di campagna, mentre il tratto finale è intitolato al doge [[Giovanni da Murta]].
 
Prima della costruzione della strada per arrivare a Murta esistevano diverse ''[[creuza|creuze]]'', mattonate o acciottolate, ancora oggi percorribili, che risalivano la collina tra gli alti muri che cingevano le ville.
Da sud verso nord, le principali di queste vie sono ''via Monfenera'', dalla località [[Trasta]], ''Salita inferiore di Murta'' e ''Salita Murta'' da Bolzaneto e, sempre da Bolzaneto, con inizio nei pressi del ponte intitolato alla ''[[4ª Divisione alpina "Cuneense"|Divisione alpina ''Cuneense'']], la ripida ''via Pino di Murta'', che nella parte alta prende il nome di ''via Pozzoni''.
 
Il casello autostradale più vicino è quello di Bolzaneto, sull'[[Autostrada A7]], a 3&nbsp;km dal centro del paese.
Riga 193:
Il progetto, oggi (marzo 2011) non ancora ufficialmente formalizzato, vede una forte opposizione da parte di gruppi di cittadini delle zone interessate, costituitisi in comitati "No Gronda" e decisi a contrastare la realizzazione dell'opera.<ref>[http://www.dibattitopubblico.com/genova/ Sito dei Comitati anti gronda.]</ref>,<ref name="polcevera.blogspot.com"/><ref>[http://www.meetup.com/Valpolcevera/messages/boards/thread/9804212/0 Il presidio dei Comitati No Gronda, sul sito www.meetup.com]</ref><ref>[http://www.genova24.it/2010/12/gronda-domani-via-la-trivella-dalla-valpolcevera-comitati-in-festa-5131 "Gronda, domani via la trivella da Murta, comitati in festa" (articolo su www.genova24.it).]</ref>
 
== Note ==
{{references|2}}
 
Riga 206:
* {{cita libro|Marina|Peirano|Guida ai colori della Valpolcevera|2008|De Ferrari|Genova|id= ISBN 978-88-7172-887-2}}
 
== Voci correlate ==
* [[Bolzaneto]]
* [[Val Polcevera]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Murta}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.murtaezucche.it Sito ufficiale della Mostra "dall'A... alla Zucca"]
* [http://www.Osteriadaocolla.com Sito ufficiale dell'Osteria da ö Colla, storico ristorante di Murta]
 
{{Polcevera}}