Eteri: differenze tra le versioni

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L'esempio più comune, nonché "etere" per antonomasia, è l'[[etere etilico]], o ''dietiletere'', avente formula di struttura CH<sub>3</sub>-CH<sub>2</sub>-O-CH<sub>2</sub>-CH<sub>3</sub>, usato in passato come [[anestesia|anestetico]].
 
Alcuni eteri sono solventi particolarmente utili perché ''polari'', quindi in grado di sciogliere composti polari e ionici, ma - a differenza di molti altri solventi polari - ''[[solvente aprotico|aprotici]]'', cioè privi di idrogeni facilmente rimoviblirimovibili come ione H<sup>+</sup>. Gli eteri utili come solventi polari aprotici comprendono eteri ciclici quali il [[tetraidrofurano]] e l'[[diossano|1,4-diossano]] nonché glicoleteri quali dietilenglicol dimetiletere (diglime).
 
Gli eteri ciclici in cui l'[[ossigeno]] è uno degli atomi di un anello a tre termini sono chiamati [[epossidi]] e hanno caratteristiche e reattività specifiche.