Il tamburo di latta (romanzo): differenze tra le versioni
→La simbologia
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Intanto la vita prosegue e Maria diventa sempre più devota, portando anche Oskar in chiesa fino al giorno in cui un miracolo, da Oskar tanto atteso, avviene e la statua di gesso raffigurante Gesù bambino gli parla e si mette a suonare il tamburo che Oskar gli aveva messo al collo. Ma lui, sprezzante, rompe un dito della statua e zittisce la visione.
Oskar quindi, ormai ventenne, comincia a frequentare un gruppo di teppistelli nei pressi di una fabbrica. Dopo essere stato la loro vittima, diviene il capobanda della cosiddetta "Banda
La guerra intanto continua e la famiglia Matzerath si rifugia nella cantina per difendersi dagli attacchi aerei. Quando i russi arrivano a Danzica, fanno irruzione anche nella cantina dei Matzerath. Qui Oskar si rende responsabile ancora una volta della morte di uno dei suoi "due padri": Alfred cerca di nascondere una spilla nazista che ha in bella mostra davanti ai soldati sovietici, prima nella mano, poi cerca d'inghiottirla e rimane dapprima soffocato, poi mitragliato dai nemici.
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