Gebhard Truchsess von Waldburg: differenze tra le versioni

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Gebhard è soprattutto però noto al grande pubblico per la sua conversione alle dottrine della riforma protestante e per il suo matrimonio con la bellissima [[Agnes von Mansfeld-Eisleben]], canonica di [[Gerresheim]].<ref>[[Friedrich Schiller|Schiller, Friedrich]], ed. Morrison, Alexander James William, ''History of the Thirty Years' War'' (in ''The Works of Frederick Schiller'') (Bonn, 1846).</ref> Dopo aver vissuto in [[concubinaggio]] con Agnese per due anni, egli decise, per persuasione dei suoi fratelli, di sposarla, senza però lasciare la sua carriera ecclesiastica né la sua sede episcopale.<ref>[http://www.zum.de/whkmla/military/16cen/colognestiftfeud.html The Cologne Stift Feud, 1583] at zum.de, accessed 8&nbsp;July 2009.</ref>
 
Incoraggiato dai protestanti tra cui spiccavano diversi canonici della cattedrale, egli dichiarò pubblicamente nel dicembre [[1682|1582]] il nuovo status delle cose e formalmente annunciò la sua conversione alla fede riformata calvinista pur asserendo di voler rimanere in carica come arcivescovo e principe elettore di Colonia. Il matrimonio con Agnes venne celebrato il 4&nbsp;febbraio 1583.<ref>{{de icon}} {{Cita libro |titolo= ''Der Kölnische Krieg: 1: Vorgeschichte 1561–1581'' |cognome=Lossen |nome=Max |anno=1882 |editore=F.A. Perthes |città=Gotha |lingua=|id=ISBN |url= |datadiaccesso=}}</ref>
 
La clausola ''[[Reservatum ecclesiasticum]]'' nella [[Pace di Augusta]] venne interpretata in tal senso da molti dei sostenitori dell'arcivescovo protestante, mentre dai suoi oppositori era interpretata a vantaggio del cattolicesimo. I primi infatti asserivano che malgrado il cambio di fede, in base al principio del ''[[cuius regio, eius religio]]'', il vescovo dovesse mantenere i propri incarichi, mentre i secondi ritenevano che la causa per la rimanenza in carica fosse l'adesione al cattolicesimo, indipendentemente dal principio prescritto. La conversione di un'intera sede episcopale ad nuovo status religios era del resto una cosa non da poco che venne attentamente vagliata anche ai fini del [[Sacro Romano Impero]] per l'elezione degli imperatori. Già [[Hermann von Wied]], arcivescovoe principe elettore, si era convertito al protestantesimo, ma aveva rinunciato ai propri incarichi; il predecessore di Gebhard, [[Salentin von Isenburg-Grenzau]], aveva dato le dimissioni dal suo incarico per via del suo matrimonio, necessario per salvare le sorti della sua casata. Ad ogni modo, a dfferenza dei suoi predecessori, Gebhard decise di proclamare la riforma come nuova religione ufficiale dal pulpito della cattedrale, alienando dal capitolo della cattedrale tutti i canonici di fede cattolica.<ref>{{Cita libro |titolo= "Gebhard Truchsess von Waldburg", and "Cologne War", ''The new Schaff-Herzog encyclopedia of religious knowledge'' |volume= Vol. 4 |curatore= Herzog, Johann Jakob, et al |editore= Funk and Wagnalls |città= New York |anno= 1909}}</ref> Malgrado le apparenze, ad ogni modo, il protestantesimo di von Waldburg era essenzialmente incentrato non sulle dottrine radicali di [[Martin Lutero]], bensì su quelle di [[Giovanni Calvino]], una forma di osservanza religiosa non approvata (e quindi non soggetta) dalla convenzione di Augusta del [[1555]].<ref>Holborn, pp. 191–247; Wernham, pp. 338–345.</ref>