Euristica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Oltre alla correzione di piccoli errori ortografici, ho ampliato il concetto di Euristica dal punto di vista psicologico, cognitivo, sociale e informatico.
Aggiunta citazione di J G March
Riga 28:
* Provare ad esaminare un esempio concreto nel caso in cui ci si trovi di fronte ad un problema molto astratto.
* Provare a risolvere un problema più generico di quello in analisi (paradosso dell’inventore: il piano più ambizioso può avere più possibilità di successo).
Sebbene gran parte delle euristiche siano state scoperte da [[Amos Tversky]] e [[Daniel Kahneman]], il concetto fu originariamente introdotto da [[Herbert Simon]], laureato e [[Premio Nobel per l'economia]]. Egli diceva che l’essere umano opera all’interno della [[Razionalità limitata|razionalità limitata]]. A questo proposito, Simon coniò il termine [[Satisficing|“satisficing”]], il quale denota una situazione dove persone che cercano soluzioni ad un determinato problema, si ritengono soddisfatte di risposte sufficientemente buone per i loro fini, nonostante queste soluzioni non siano realmente ottimizzate. Di seguito, una citazione di James G. March, allievo di H. Simon:
 
{{quote|Le euristiche sono regole pratiche per calcolare determinati tipi di numeri o per risolvere certi tipi di problemi. Sebbene le euristiche psicologiche per la soluzione di problemi siano normalmente sviluppate nell’ambito della discussione sulla razionalità limitata come risposta a limiti cognitivi, esse possano venir interpretate altrettanto facilmente come versioni di un comportamento basato su regole che segue una logica diversa da quella della conseguenza.|[[:en:James G. March]]}}
 
Anche [[Gerd Gigerenzer]] si occupa di euristica. Egli si focalizza sulle proprietà “Fast & Frugal”, cioè utilizza l’euristica in maniera molto precisa eliminando, di conseguenza, gran parte dei [[Bias (psicologia)|bias cognitivi]] di cui l’essere umano è succube per natura. Da una particolare ricerca di Gigerenzer e Wolfgang Gaissmaier, risale che sia i singoli individui che le organizzazioni si basino sulle euristiche  in modo adattivo. I due ricercatori appena citati hanno anche scoperto che ignorare una parte delle informazioni (relative alla presa di una decisione), piuttosto che considerare tutte le opzioni, può effettivamente portare a una scelta più accurata.