Orso Orseolo: differenze tra le versioni

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Furono proprio questi fatti a ribaltare la situazione a favore dei due Orseolo che poterono rientrare in patria. Dopo aver posto la propria sede a [[Venezia]], presso la [[chiesa di San Silvestro (Venezia)|chiesa di San Silvestro]] (da allora residenza abituale dei patriarchi di Grado), sul finire del [[1024]] Orso prese parte al sinodo [[San Giovanni Laterano|lateranense]] e convinse [[papa Giovanni XIX]] a stigmatizzare le violenze dell'avversario; è interessante notare come nel documento di condanna Poppone venga definito patriarca "del Friuli" e non "di Aquileia".
 
Il conflitto, tuttavia, era lungi dal finire. Nel [[1026]], in seguito a una nuova ribellione, il doge venne esiliato a [[Costantinopoli]]; Poppone colse questo momento di debolezza e nel [[1027]] si rivolse a un sinodo riunito a [[Roma]] in cui partecipava anche l'imperatore [[Corrado II del Sacro Romano Impero|Corrado II]]. Questa volta l'assemblea sentenziò a suo favore: Orso andava privato del titolo di patriarca, mentre la sede di Grado doveva essere riunita ad Aquileia, unica metropolia dell'alto [[alto Adriatico]]. Queste decisioni, tuttavia, rimasero solo sulla carta. perché l'Orseolo continuò a conservare titolo e prerogative patriarcali, anzi, in un successivo concistoro i vescovi ribaltarono nuovamente la situazione a favore di Grado.
 
== La reggenza del Ducato ==