Tudor Vladimirescu: differenze tra le versioni

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Prese quindi ad avanzare alla guida del suo esercito di ''panduri'', che lungo la marcia aumentava gradatamente di numero, e il 21 marzo occupò [[Bucarest]], dove venne emesso un altro proclama in cui Vladimirescu ribadiva la sua intenzione di mantenere la pace con gli Ottomani. Le azioni di Vladimirescu avevano intanto rotto la sua alleanza con i boiardi locali, dalla cui causa si stava sempre più allontanando, ed egli prese ad assumere atteggiamenti da principe, chidedendo di essere chiamato ''Domn'' e divenendo di fatto un vero e proprio principe.
 
Nel frattempo, la Philikí Etaireía, sotto la guida di [[Alessandro Ypsilanti]], era insorta in [[Moldavia (regione storica)|Moldavia]], ma la rivolta era stata sedata da Alexandru Suţu, allora principe di Moldavia, con l'appoggio della Russia, intervenuta contro la rivolta dei greci in forza della [[Congresso_di_Vienna#La_Santa_Alleanza|Santa Alleanza]]. L'aemata di Ypsilanti riparò quindi verso sud, raggiungentoraggiungendo Bucarest, occupata dai ''panduri''.
 
L'incontro tra Vladimirescu ed Ypsilanti portò a nuovi accordi: il primi si riteneva libero dagli accordi precedenti in quanto la Russia aveva agito contro la Philikí Etaireía, mentre il secondo tentava di convincerlo che l'appoggio dei russi era ancora possibile. Il paese venne diviso tra due amministrazioni, una greca ed una valacca, con Vladimirescu che si dichiarava neutrale nei confronti dei turchi, il cui esercito si stava preparando ad attraversare il [[Danubio]] verso nord, anche per contrastare i russi intervenuti in Moldavia.