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{{F|storia|gennaio 2014}}
[[File:Archaeologists studying Carian tomb in Milas Becin.jpg|thumb|165px|right|Un gruppo di archeologi studia una tomba caria di [[Milasa]], nei pressi dell'odierna [[Milas]].]]
Erodoto<ref>{{cita|Erodoto|I, 171|Erodoto, ''Storie''|harv=s}}.</ref> ricorda che i Cari si consideravano un [[popolo]] autoctono della Caria. Le [[epigrafia|iscrizioni]] [[Fenici|fenicie]] li menzionano come''KRK'', grafia che corrisponde ai ''Karkiya'' o ''Karkisa'' menzionati nelle epigrafie [[Ittiti|ittite]].
 
Alcuni [[linguistica|linguisti]] suppongono il fatto che la [[lingua caria]] discendesse da quella [[lingua luvia|luvia]], una branca della famiglia linguistica [[lingua anatolica|anatolica]]. La lingua caria sarebbe quindi imparentata con [[lingua licia]] e quella [[lingua lidia|lidia]].<ref>{{cita|Melchert|pag. 46}}.</ref>
 
Nell'[[Età del bronzo]] i Karkiya aiutarono la confederazione di [[Assuwa]] contro [[Tudhaliya I]]. Ma in seguito, belnel [[1323 a.C.]], [[Arnuwandas II]] poté scrivere ai Karkiyan chiedendogli di dare asilo al deposto Manapa-Tarhunta del fiume Seha. I Karkiyan lo fecero e permisero a Manapa-Tarhunta di riavere indietro il suo [[monarchia|regno]].
 
Diversamente dai Luwiyan nel [[Medio Oriente]], i Karkiyan non produssero più [[letteratura]] nei secoli bui. Ricompaiono nelle fonti dell'[[VIII secolo]]. I Cari sono menzionati chiaramente nei ''[[Due re]]'' e forse in alcuni passi del ''[[libro di Samuele]]''. I Cari vengono anche definiti come mercenari in [[epigrafia|iscrizioni]] trovate in [[Egitto]] e [[Nubia]], datate ai regni di [[Psammetico I]] e [[Psammetico II]].