Editoria accademica: differenze tra le versioni

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== La crisi della comunicazione scientifica ==
 
La crisi cominciò a venire in superficie nei primi anni Settanta, quando gli interessi dell'industria editoriale presero a bersaglio [[le [[riviste scientifiche]] . I prezzi dei periodici iniziarono a salire rapidamente sino a raggiungere costi insostenibili per le biblioteche, che rappresentano il principale target di riferimento per l’editoria accademica.
 
Alla fine degli anni Ottanta, il nuovo sistema editoriale era stabilmente radicato; le sue conseguenze finanziarie erano divenute così dannose da provocare alcune serie manifestazioni di malcontento da parte dei bibliotecari, che videro da quegli anni sino ai giorni nostri una forte diminuzione del loro [[potere d'acquisto]]. Quello che succedeva, e che succede tutt'ora , è che l'università prima paga i ricercatori del proprio ateneo , costretti a pubblicare per garantire l'avanzamento della propria carriera accademica ([[publish or perish]]), poi affronta costi sempre più elevati per pubblicare presso editori commerciali i risultati di quelle ricerche, e infine paga nuovamente gli editori che rivendono le pubblicazioni alle biblioteche e ai dipartimenti delle stesse università che le hanno prodotte.
 
==Processo di pubblicazione==