Premierato: differenze tra le versioni

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{{C|La pagina sostiene un'ipotesi controversa utilizzando informazioni errate: l'unico esempio di premierato riportato è il sistema politico del Regno Unito, che non prevede affatto un'elezione diretta del primo ministro, né tanto meno una sua 'autonomia rispetto alla maggioranza parlamentare' (maggioranza della quale ha in realtà bisogno per restare al governo); sono errate anche le affermazioni secondo le quali il sistema italiano si sarebbe avvicinato al modello Westminster con le elezioni del 1994: nel Regno Unito non c'è un leader di coalizione che si candida al posto di primo ministro, ma singoli leader di partito, e, come si è visto a seguito delle elezioni del 2011, non è affatoaffatto escluso che possano esserci negoziazioni post-elettorali. La voce sembra essere modellata sulla 'bozza Salvi', attribuendo al termine 'premier' un significato che non ha in nessun Paese al mondo.|politica|gennaio 2012}}
 
Il '''premierato''' (dal [[lingua francese|francese]] ''premier'', "primo", qui nel senso di [[primo ministro]]) è una variante della forma di governo [[sistema parlamentare|parlamentare]] che prevede un ruolo forte ed autonomo, rispetto sia al [[gabinetto di governo|consiglio dei ministri]] sia alla stessa maggioranza parlamentare, del capo del governo<ref>[http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/premierato.aspx?idD=1&utm_source=mozilla-firefox&Query=premierato&lettera=P Voce ''premierato'' del Grande Dizionario Italiano Hoepli]</ref> (per lo più denominato [[primo ministro]], in Italia [[presidente del consiglio dei ministri]]), e inoltre una sua investitura popolare diretta,<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/premierato.shtml Voce ''premierato'' del Dizionario della Lingua Italiana di Sabatini-Coletti]</ref> di fatto se non di diritto.