Dioscoride Pedanio: differenze tra le versioni

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[[File:Arabic herbal medicine guidebook.jpeg|thumb|right|250px|Libro arabo di semplici da Dioscoride, ''[[De materia medica]]''. Cumino e aneto. c. 1334 [[British Museum]].]]
 
Un gran numero di [[manoscritti]] illustrati testimoniano ladella grande diffusione dell'opera di Dioscoride,; alcuni di essi sono antichissimi, risalendo al V-VII secolo. Il più famoso di essi è senza dubbio il ''[[Codex Aniciae Julianae]]'' (512/513), cioè il manoscritto Cod. med. gr. 1. conservato presso la [[Biblioteca Nazionale Austriaca]] di [[Vienna]].
La principale traduzione italiana di Dioscoride si trova neiin "I discorsi ... nelli sei libri di Pedacio Dioscoride ... della materia medicinale", pubblicato a Venezia da [[Vincenzo Valgrisi]] nel 1568, a cura del medico senese [[Pietro Andrea Mattioli]]. L'edizione del Mattioli, tradotta in varie lingue tra cui latino e francese, affiancava alla traduzione del testo greco illustrazioni di notevole qualità e precisione, che rendevano facile il riconoscimento della specie trattata. Seguiva poi un ricco commento con le osservazioni sul testo a cura del Mattioli stesso.
 
Dioscoride è citato da [[Dante Alighieri]] nel quarto canto della ''Divina Commedia'', nel Limbo, che gli attribuisce l'epiteto "il buono accoglitor del quale".
 
[[File:ViennaDioscoridesAuthorPortrait.jpg|thumb|left|Dioscoride di Vienna]]