Testo (utensile): differenze tra le versioni

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Avendo linkato questa voce alla voce [[Matralia] dove ricorre il "testum" ho inserito un breve passo sull'utensile antico romano.
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Possono essere costituiti da due parti che, arroventate sul focolare, cuociono le due facce della focaccina evitando di doverla voltare.
 
In effetti il "testo" (testum) risale all'[[Antica Roma]]. Originariamente indicava un vaso o pentola di terracotta, ma anche il coperchio della stessa, che riempito di brace veniva usato per cuocere, anche da sopra. In associazione con la "tegula" anch'essa di terracotta, che indicava una teglia ma anche una vera e propria tegola da tetto usata per cuocere alla brace, il termine si mantenne per l'utensile odierno<ref>{{cita libro | nome= Ferruccio | cognome= Calonghi | titolo= Dizionario Latino - Italiano | anno= 1972| editore= Rosenberg & Sellier | edizione= 3 | città= Torino | p= 2732 e 2708 | ISBN= {{NoISBN}}}}</ref>.
 
Nel Pontremolese e in tutta l'alta Lunigiana è ancora utilizzato il testo composto da due parti: da un disco e da un coperchio di forma leggermente conica. Si utilizza, in particolare, per la cottura dei [[testaroli]].
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I [[Necci]] cotti nei testi assumevano una colorazione bruna molto marcata, con le sottili nervature delle foglie di castagno, che conferivano al dolce un sapore leggermente amaro.
 
==Note==
<references />
 
== Voci correlate ==