I racconti di Kolyma: differenze tra le versioni

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==Fortuna dell'opera==
Oltre al già detto scritto introduttivo di Irina Sirotinskaja, la più importante amica e studiosa dei ''racconti'' di Š., notevole è l'intervento critico di [[Primo Levi]], tra i primi a commentare il capolavoro, che però non riesce ad andare oltre una palese "commozione e simpatia" per le pagine didello Sscrittore.<ref>''I racconti di Kolyma'', pp.160-161.</ref> [[Piero Sinatti]], uno dei più importanti traduttori e scopritori italiani dello scrittore russo, va oltre il semplice confronto tra campo concentrazionario nazista e sovietico di commentatori precedenti e storicizza approfonditamente gli eventi romanzeschi dei racconti,<ref>''I racconti di Kolyma'', pp.155-158 (da P.Sinatti, ''Alcune note sulla Kolyma''). Sinatti è ricordato, a proposito di una conversazione su Šalamov con [[Gustaw Herling]], in Mauro Martini, ''Oltre il disgelo: la letteratura russa dopo l'URSS'', B.Mondadori 2002, p.57</ref> rileggendoli sul solco dell'eredità [[Fëdor Michajlovič Dostoevskij|dostoevskiana]] di ''[[Memorie dalla casa dei morti]]''.
 
== Edizioni ==