Effetto Bradley: differenze tra le versioni

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[[File:Tom Bradley2.jpg|thumb|[[Tom Bradley]] alla ''AIDS Walk LA'' del 1988]]
{{s|Politica|Sociologia}}
Nel linguaggio politico statunitense si usa la locuzione '''Effetto Bradley''' per riferirsi a quella situazione in cui, in un sondaggio preelettorale o in un exit-poll, un numero cospicuo di elettori bianchi si dichiara favorevole a votare per un candidato non bianco o afferma di essere ancora indeciso, ma che poi, nel momento effettivo di esprimere la preferenza, opta per il candidato bianco (anche se quest'ultimo si allontana dalle loro visioni politiche)<ref>[http://news.google.com/newspapers?nid=1665&dat=19891109&id=UFxPAAAAIBAJ&sjid=YyQEAAAAIBAJ&pg=3099,2133254 ''"Election Poll Problems: Did Some Voters Lie?"''], [[Associated Press]], novembre 2008</ref>.
 
==Origine del termine==
Il termine venne coniato nel [[1982]] in riferimento a [[Tom Bradley]], [[sindaco]] di colore [[Partito Democratico Statunitense|democratico]] di [[Los Angeles]] dal [[1973]] al [[1993]]: egli si candidò a governatore della [[California]] e, nonostante i sondaggi lo dessero in netto vantaggio, fu sconfitto dal rappresentante bianco dei [[Partito Repubblicano Statunitense|repubblicani]] [[George Deukmejian]]<ref>[http://content.time.com/time/magazine/article/0,9171,949651-3,00.html ''Press: Fighting the Last War''], ''[[Time Magazine]]'', 15 novembre 1982</ref>.
 
==Cause==
Due sono le cause scatenanti dell'effetto Bradley, una di carattere razziale e l'altra di carattere politico. La prima si riferisce al fatto che i bianchi tendono a considerare molto importante la comunanza etnica, anche più di quella politica (e quindi alcuni bianchi democratici, per esempio, preferiscono votare un bianco repubblicano piuttosto che un nero democratico)<ref>Simon Perez, ''Could Bradley Effect Change November Election?'', [[KPIX-TV]], 9 ottobre 2008</ref>. La seconda invece è di carattere più generale: solitamente, i candidati neri sono più ''liberal'' e in genere i progressisti sono sopravvalutati in sondaggi ed [[exit poll]]<ref>[http://www.sacbee.com/capitolandcalifornia/story/1299870.html ''Capitol and California'']</ref>.
 
==Esempi==
Nel corso della storia politica statunitense, l'effetto Bradley si è verificato in diverse occasioni:
 
*Nel [[1988]] [[Jesse Jackson]] pensava di ottenere il 33% dei voti tra i bianchi democratici nelle primarie presidenziali dello stesso anno, ed invece si dovette accontentare del 7%<ref>[http://www.nytimes.com/1988/04/06/us/dukakis-defeats-jackson-handily-in-wisconsin-vote.html ''DUKAKIS DEFEATS JACKSON HANDILY IN WISCONSIN VOTE''], ''[[The New York Times|New York Times]]'', 6 aprile 1988</ref>.
*Nel [[1989]] un nero democratico, [[Douglas Wilder]], si candidò come governatore della [[Virginia]]: vinse, ma il suo margine nei confronti del bianco repubblicano [[Marshall Coleman]] fu inferiore all'1% (mentre i sondaggi lo attestavano intorno al 9%); da questo momento in poi alcuni politologi sostituirono la formula ''effetto Bradley'' con ''effetto Wilder''<ref>[http://www.washingtonmonthly.com/archives/individual/2008_07/014155.php ''EAST COAST BIAS WATCH''], washingtonmonthly.com, 23 luglio 2008</ref>.
*Sempre nel 1989 il nero democratico [[David Dinkins]] sconfisse il bianco repubblicano [[Rudy Giuliani]] nella corsa a sindaco di [[New York]], ma ottenne le chiavi della città per pochi voti (quando i sondaggi lo davano in vantaggio di 18 punti percentuali); a volte si parla quindi anche di ''effetto Dinkins''<ref>[http://www.pewresearch.org/2007/02/07/can-you-trust-what-polls-say-about-obamas-electoral-prospects/ ''Can You Trust What Polls Say about Obama’s Electoral Prospects?''], Pew Research Center, 7 febbraio 2007</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
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