Cattedra di San Pietro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m WND
Riga 17:
L'opera del Bernini è collocata nell'[[abside]] di fondo della [[Basilica Vaticana]], aggettante con effetto [[scenografia|scenografico]] dalla cornice architettonica delle [[lesena|lesene]]. Al centro si trova il trono in [[bronzo]] dorato, al cui interno è situata la cattedra lignea vera e propria. Su un drappo frontale è rappresentata la ''traditio clavum'' (la "consegna delle chiavi", ovvero l'atto secondo cui, nella [[dottrina cattolica]], [[Gesù|Cristo]] conferisce a Pietro il [[primato papale]]).
 
Quattro colossali statue anch'esse in bronzo, raffiguranti quattro [[Dottore della Chiesa|dottori della Chiesa]] (in primo piano [[sant'Agostino]] e [[sant'Ambrogio]] per la [[Chiesa latina]] e in secondo piano [[sant'Atanasio]] e [[san Giovanni Crisostomo]] per la [[Chiesa greca]]), sono rappresentate nell'atto di sorreggere la cattedra, che pare librarsi senza peso su nuvole di [[stucco]] dorato.
[[File:Gian Lorenzo Bernini - Dove of the Holy Spirit.JPG|thumb|left|La [[colomba dello Spirito Santo]] nel finestrone che sormonta il trono]]
 
Riga 37:
 
{{Vedi anche|Primato di Pietro|Primato papale}}
La ''cathedra Petri'' è anche il nome di una [[dottrina cristiana|dottrina]] sviluppata a partire dal [[III secolo d.C.|III secolo]] inerente alla [[successione apostolica|successione]] e l'autorità dell'[[episcopato]], concepito un tutt'uno affidato da [[Cristo]] a [[San Pietro]] e ai suoi [[Vescovo di Roma|successori romani]]; secondo i cattolici, egli avrebbe esercitato subito il suo primato, attribuitogli da Cristo stesso.<ref>{{cita news|data=novembre/dicembre 2009|pubblicazione=[[il Timone]]|autore=Alberto Azzimonti |titolo=San Pietro. Il primato del Papa-apostolo}}</ref><ref>Costituzione Dogmatica sulla Chiesa ''[[Lumen Gentium]]'' 18b</ref>
 
Nei due secoli successivi essa si andò trasformando nella teoria organica del primato di Roma su tutte le chiese, dando luogo sia alla concreta rivendicazione della superiore autorità del papa e del suo diritto di intervento nei confronti degli altri vescovi, sia ad una "[[teologia]] del primato" che rimase a fondamento del potere spirituale e temporale della chiesa di Roma nel [[Medioevo]].