Battaglia di Jena: differenze tra le versioni
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Alle ore 09.30 anche il principe Hohenlohe, dopo una riunione con i suoi ufficiali al posto di comando di Klein Romstedt, prese importanti decisioni tattiche; convintosi della forza delle truppe francesi schierate sul suo fronte e intenzionato a coprire la marcia del duca di Brunswick verso Kösen, il principe decise di rafforzare il suo schieramento e affrontare la battaglia. Corrieri furono quindi inviati al generale von Rüchel, che si trovava a Weimar con circa 15.000 soldati e 40 cannoni, con l'ordine di accorrere protamente verso Jena; una brigata sassone al comando del generale von Zechawitz fu posizionata lungo la strada per Weimar per mantenere aperto il passo per i rinforzi di von Rüchel. Infine il principe Hohenlohe decise di far ripiegare i reparti del generale Tauentzien che erano duramente pressati dal nemico e di affrettare l'afflusso in prima linea della divisione di riserva del generale von Grawert<ref>{{Cita|Chandler1993| p. 56|Chandler 1993 |harv=s}}</ref>.
[[File:Belloc - Le maréchal Charles Pierre François Augereau, duc de Castiglione.jpg|thumb|left|140px|Il maresciallo [[Pierre François Charles Augereau|Pierre Augereau]], comandante del VII corpo della [[Grande Armata]].]]
Il maresciallo Ney arrivò sul campo di battaglia di Vierzehnheiligen mentre le truppe del V corpo del maresciallo Lannes erano in difficoltà contro le crescenti forze prussiane, e l'
Inizialmente l'audace avanzata delle esigue forze del maresciallo Ney ottenne qualche successo cogliendo di sorpresa alcuni reparti di artiglieria e cavalleria prussiana; i francesi occuparono il villaggio di Vierzehnheiligen e proseguirono verso la collina Dornberg. Tuttavia ben presto la situazione del reparto isolato in avanti divenne pericolosa; l'artiglieria prussiana concentrò il fuoco e bloccò ogni ulteriore avanzata, mentre vennero in avanti in file compatte le riserve che il principe Hohenlohe aveva concentrato. Numerosi squadroni di cavalleria e undici battaglioni di fanteria prussiana avanzarono in ordine serrato, la cavalleria francese venne respinta e fu costretta a ripiegare, il maresciallo Ney dovette improvvisare una difesa in quadrato con le sue deboli forze rimaste isolate dall'avanzata nemica<ref>{{Cita|Chandler1993| pp. 58-59|Chandler 1993 |harv=s}}</ref>.
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