Carrello (ferrovia): differenze tra le versioni

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==Storia==
Agli albori della ferrovia le costruzioni di veicoli ferroviari prevedevano l'uso di pochi assi per ciascun veicolo. Le locomotive di massima avevano un asse motore ed uno portante e i veicoli trainati erano a due assi montati fissi sotto il telaio portante di ciascun rotabile.
Con l'aumento della lunghezza e della massa dei veicoli trainati si pose presto la necessità di studiare un sistema che ne migliorasse l'inscrivibilità in curva e nello stesso tempo ne diminuisse il peso per asse<ref>{{cita|Veicoli ed impianti|p. 101}}</ref>. Per le locomotive si presentava oltre alla necessità di ridurre il più possibile il passo rigido quello di sviluppare un sistema di assi "sterzanti", nel senso della marcia, che seguissero il contorno delle curve guidandone la corsa senza pericolo di svio.
La prima idea nota di un carrello per l'inscrizione in curva di una locomotiva è quella che venne brevettata, il 30 dicembre 1812 (brevetto n° 3632) dai fratelli William ed Edward Walton Chapman<ref>{{cita|C.F.Marshall|pp.61-62}}</ref>
[[File:Bogie Vehicle Schematic (French).svg|thumb|right|schema di veicolo a carrelli]]