La bestia umana: differenze tra le versioni

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Ambientato tra [[Parigi]] e [[Le Havre]], è un romanzo tipico del [[Naturalismo (letteratura)|Naturalismo]] e del [[XIX secolo]] dall'atmosfera particolarmente pessimista e nera. [[Émile Zola]] è uno degli scrittori, come [[Maupassant]], più coinvolti nel movimento naturalista, che si oppone al romantismo e vuole descrivere la verità com'è anche se triste o squallida. Sul suggestivo sfondo del mondo stregato della [[ferrovia]], vengono esposte tematiche come quella dell'[[alcolismo]] e della follia omicida.
 
Inizialmente era anche disegnato come romanzo che doveva descrivere i legami "incestuosi" tra potere e giudici, particolarmente quelli obbedienti che preferiscono lasciare le verità nascoste, se possibilmente pericolose all'ordine costituito. Infine, il romanzo mescolerà l'universo dei giudici e delle ferrovie, come ''[[Germinale (romanzo)|Germinal]]'' sarà il simbolo della miniere o ''[[Nanà (romanzo)|NanaNanà]]'', quello dello spettacolo e delle prostitute.
 
La ferrovia, la [[locomotiva]], sono viste nel ruolo di macchinari di genere femminile e questa associazione ricorda le [[Chimera (mitologia)|chimere]] della [[mitologia classica]], per la voracità con la quale macinano metri su metri e per il calore esplosivo che emanano dal basso ventre. La ferrovia era anche un simbolo di progresso e modernismo.