Marco Valerio Messalla Messallino: differenze tra le versioni

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Tacito racconta che, in occasione della prima riunione del [[Senato romano|Senato]] dopo la morte di Augusto, suggerì a Tiberio, divenuto imperatore, che a lui fosse giurata fedeltà, da parte di tutti i membri del senato, ogni anno, ma Tiberio declinò, domandandogli se una tale proposta fosse venuta da una sua espressa richiesta. Scrive Tacito:
 
{{quote|In aggiunta Valerio Messalla chiedeva un giuramento di fedeltà a Tiberio da rinnovarsi ogni anno. E, alla domanda di Tiberio se egli avesse avanzato la proposta dietro suo incarico, egli ripose trattarsi di iniziativa del tutto personale e che sugli affari di stato non intendeva seguire altro consiglio che il proprio, anche a rischio di farsi dei nemici: era quella l'unica forma di adulazione ancora inedita.|Tacito, ''[[Annales (Tacito)|Annales]]'', I, 8}}
 
Propose anche di erigere una statua d'oro di [[Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico|Germanico]], da inserire nel tempio di [[Fori imperiali#Foro di Augusto 2 a.C.|Marte Ultore]], per celebrare Tiberio e la memoria di Germanico. Anche questa volta Tiberio non accettò.