Clipeo: differenze tra le versioni

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[[File:Clipeus virtutis - Augusto - Arles.jpg|miniatura|thumb|''Clipeus virtutis'']]
Trai massimi esempi di clipei artistici figura il ''clipeus virtutis'' [[Augusto|augusteo]], conservato al Museo di arte antica di [[Arles]]. L'iscrizione su di esso reca:
{{quote|Il Senato e il Popolo di Roma ha conferito all'imperatore Augusto, figlio del [[Giulio Cesare nella cultura|Divo Cesare]], nell'anno dell'ottavo consolato, questo clipeo segno di virtùvalore, clemenza, giustizia e pietà, di fronte agli dei e alla patria.|''Clipeus virtutis''|SENATVS<br>
POPVLVSQVE ROMANVS<br>
IMP CAESARI DIVI F AVGVSTO<br>
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IVSTITIAE-PIETATIS-ERGA<br>
DEOS PATRIAMQVE|lingua=la|lingua2=it}}
Il disco marmoreo, riproduzione del clipeo aureo affisso nella [[Curia Hostilia|Curia]], riporta l'elenco deidelle pregivirtù del [[Principes|principe]] (virtùvalore, giustizia, pietà e clemenza). Il clipeo onorario fu dedicato dal [[Senato romano|Senato]] ad Augusto nel [[27 a.C.]] Nelle ''[[Res Gestae]]'' (34, 2), Augusto ricorda l'evento del dono del clipeo, di cui quello marmoreo di Arles è solo una replica:
{{quote|34. [...] Per questo mio atto, in segno di riconoscenza, mi fu dato il [[Augusto (titolo)|titolo di Augusto]] per delibera del senato e la porta della mia casa per ordine dello Stato fu ornata con rami d'alloro, e una [[corona civica]] fu affissa alla mia porta, e nella [[Curia (storia di Roma)|Curia]] Giulia fu posto uno scudo d'oro, la cui iscrizione attestava che il senato e il popolo romano me lo davano a motivo del mio valore e della mia clemenza, della mia giustizia e della mia pietà. Dopo di che, [[Principato (storia romana)|sovrastai tutti per autorità, ma non ebbi potere più ampio di quelli che mi furono colleghi]] in ogni [[magistratura (storia romana)|magistratura]].||34. '' Quo pro merito meo senatu[s consulto Au]gust[us appe]llatus sum et laureis postes aedium mearum vestiti publice coronaque civica super ianuam meam fixa est et clupeus aureus in curia Iulia positus, quem mihi senatum pop[ulumq]ue Rom[anu]m dare virtutis clementiaeque iustitiae et pieta[tis caus]sa testatu[m] est pe[r e]ius clupei [inscription]em. Post id tempus auctoritate omnibus praestiti, potest]atis au[tem n]ihilo ampliu[s habu]i quam cet[eri qui m]ihi quoque in magistratu conlegae fuerunt.''||lingua=la}}
 
==Note==