Joseph ben Ephraim Karo: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Karo nacque a [[Toledo]], in [[Spagna]], nel [[1488]].<ref name=EB/> Nel [[1492]], all'età di quattro anni, fu costretto a [[Decreto dell'Alhambra|lasciare la Spagna]] con la famiglia e il resto degli [[ebrei]] spagnoli a causa delle espulsioni promulgate dal [[Decreto dell'Alhambra]] e successivamente si stabilirono in [[Portogallo]].<ref>Cfr. {{Cita libro |nome=Carsten L. |cognome=Wilke |titolo=Histoire des Juifs Portugais |città=Paris |editore=Chandeigne |anno=2007 |id=ISBN 9782915540109 }} {{fr}}</ref> Dopo le espulsioni del Portogallo nel [[1497]], i [[Impero Ottomano|turchi]] invitarono gli esuli ebrei a stabilirsi nei territori ottomani e Karo andò coi suoi genitori a [[Nicopoli]] dell'[[Impero Ottomano]] e passò il resto della vita entro i confini di questo Impero. A Nicopoli ricevette i primi insegnamenti da suo padre, che era egli stesso un eminente [[talmud]]ista. Karo sposò prima la figlia di Isaac Saba e, dopo la sua morte, la figlia di Hayyim Albalag, entrambi i padri rinomati studiosi talmudisti. Dopo la morte della seconda moglie, sposò la figlia di Zechariah Sechsel (o forse Sachsel), un erudito e ricco [[esegesi ebraica|esegeta]].
 
Già da giovane Karo si guadagnò una reputazione di brillante studioso talmudico. Iniziò a scrivere una spiegazione della ''[[Mishneh Torah]]'' del [[Rambam]], intitolando la sua opera la ''Kesef Mishnah''. In essa citò e spiegò le fonti usate da [[Maimonide]]. Tra il [[1520]] e il [[1522]] si stabilì a [[Edirne]] e in seguito in [[Palestina]], dove arrivò verso il [[1535]], dopo essersi soffermato diversi anni a [[Salonicco]] ([[1533]]) e [[Istanbul]].<ref name=EB/>
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In una testimonianza drammatica, Rabbi [[Shlomo Halevi Alkabetz]] testimoniò che a Salonicco Karo era diventato uno dei rari individui che meritavano di essere istruiti da un ''[[magghid]]'' - infatti venne ad avere un tale insegnante privato di santa reputazione, che gli rivelò molti insegnamenti [[Cabala|cabalistici]].<ref name=EB/> Il magghid di Karo lo esortò a santificarsi e a purificarsi, rivelandogli inoltre gli eventi che si sarebbero verificati in futuro. Nell'opera ''Shaarei Kedusha'', il mistico Rabbi [[Hayim Vital]] spiega che la visita da un magghid è una forma di ispirazione divina (''ruach hakodesh''). Gli insegnamenti del magghid sono registrati nel suo testo pubblicato col titolo ''Maggid Meisharim'', sebbene Rabbi [[Chaim Joseph David Azulai]] osservi che soltanto circa un cinquantesimo del manoscritto sia mai stato pubblicato (cfr. "[[#Opere|Opere]]"). Tuttavia, in numerosi passi del ''Maggid Meisharim'' si afferma "Io sono la [[Mishnah]] che parla con la tua bocca", indicando che la stessa [[Torah Orale]] (di cui la Mishnah è parte fondamentale) parlava per suo tramite. (Tuttavia, queste due spiegazioni non sono necessariamente contraddittorie – riguardo alla Mishnah che Karo costantemente commentava e interpretava, egli era certo degno di un insegnante angelico come il magghid).<ref name=EB/>
 
Il Magghid gli promise che avrebbe avuto il dono di stabilirsi nella [[Terra d'Israele]], e questa promessa si adempì. Un'altra promessa, che avrebbe meritato di morire martire santificando il nome di Dio come era successo a Rabbi Shlomo Molcho, non si realizzò per motivi non specificati. La sua reputazione durante gli ultimi trent'anni di vita fu comunque più grande di qualsiasi altro rabbino dal tempo di [[Maimonide]]. Lo [[storico]] [[Italia|italianoitalia]]no [[Azaria de' Rossi]], sebbene le sue opinioni differissero da quelle di Karo, raccolse denaro tra i ricchi ebrei italiani con lo scopo di far pubblicare un'opera di Karo; [[Moses Isserles]] sostenne il riconoscimento di una delle decisioni di Karo a [[Cracovia]], sebbene ritenesse che Karo si fosse sbagliato.<ref name="JVL">Cfr. [http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/biography/JosephKaro.html articolo ''s.v.'' "Joseph Karo"] e [http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/biography/Caro.html "Joseph ben Ephraim Caro" di Shira Schoenberg], entrambi su ''Jewish Virtual Library''.</ref>
 
Quando alcuni membri della comunità di [[Carpentras]], in [[Francia]], ritennero di essere stati trattati ingiustamente dalla maggioranza in una questione relativa alle imposte fiscali, fecero appello a Karo, la cui lettera fu sufficiente a restituire loro i propri diritti.<ref>Cfr. ''Rev. Etudes juives'' 18:133-136.</ref> In Oriente, l'autorità di Karo era se possibile ancor maggiore: il suo nome è in calce al decreto di scomunica rivolta contro Daud, agente del rinomato magnate [[marrano]] [[Giuseppe Nasi]]; fu inoltre Karo a condannare l'opera di [[Azaria de' Rossi]] intitolata ''Me'or Enayim'' che venne quindi bruciata. Diverse orazioni funebri recitate in quell'occasione sono state conservate (Moses Albelda, ''Darash Mosheh''; Samuel Katzenellenbogen, ''Derashot''), così come alcune elegie funebri per la morte di Karo, che avvenne il 13 [[Nisan]] 5335 (1575 [[e.v.]]) all'età di 87 anni.<ref name="JVL"EB/><ref name=EB"JVL"/>
 
==Opere==
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Mentre in vita, Karo pubblicò le seguenti opere:
* '''''[[Shulchan_ArukhShulchan Arukh#Beth Yosef|Beth Yosef]]''''' ({{lang-he|'''בית יוסף'''}}), commentario dell‘''[[Arba'ah Turim]]'', l'opera di [[halakha|Legge ebraica]] corrente nell'epoca. In questo commentario Karo dimostra una rimarchevole padronanza del [[Talmud]] e della letteratura legalistica del [[medioevo]]. Si sentì chiamato a sistematizzare le tradizioni dell'[[Ebraismo]] in reazione alla disintegrazione causata dall'[[Decreto dell'Alhambra|espulsione spagnola]].<ref name="JVL"/>
* '''''[[Shulchan Aruch]]''''' ({{lang-he|'''שולחן ערוך'''}}), un compendio delle sue decisioni nel ''Beth Yosef''. Finito nel [[1555]], questo [[codex|codice]] fu pubblicato in quattro parti nel [[1565]]. L'opera provocò qualche critica e protesta, ma dopo il passaggio di un secolo e in seguito ad alcune revisioni e ampliamenti, divenne l'autorità quasi indiscussa di tutto il mondo ebraico.<ref name="Britannica">{{Cita web |url=http://www.theodora.com/encyclopedia/q/qaro.html |titolo=Qaro |opera=Encyclopædia Britannica 1911 |accesso=16/07/2013}}.</ref>
* '''''Kesef Mishneh''''' ({{lang-he|'''כסף משנה'''}}) ([[Venezia]], [[1574]]-5), commentario della ''[[Mishneh Torah]]'' di [[Maimonide]].
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==''Maggid Meisharim''==
{{Vedi anche|Ascetismo nell'ebraismo|Cabala|Misticismo ebraico}}
Le opere letterarie di Karo sono considerate tra i capolavori del [[letteratura rabbinica]]. Il ''Magghid Meisharim'' ([[1646]], "Predicatore di Giustizia"), un'altra sua opera importante e strano diario mistico, è una sorta di cronaca in cui Karo nel corso di un periodo di 50 anni ha registrato le visite notturne di un ''essere angelico'', suo mentore celeste, la personificazione della [[Mishnah]] (raccolta autorevole di legge orale ebraica). Il suo visitatore lo spronò ad atti di giustizia e anche di [[ascesi ebraica|ascesi]], esortandolo a studiare la [[Cabala]] e rimproverandolo di lassità morali.
 
Le discussioni trattano di vari argomenti. Il ''[[magghid]]'' ingiunge Karo ad essere modesto fino all'estremo, a dire le sue [[preghiera ebraica|preghiere]] con la massima devozione, ad essere sempre gentile e paziente. Un accento speciale è posto sull'ascetismo e Karo è spesso severamente rimproverato di bere più di un bicchiere di vino, o di mangiare carne. Ogni volta che Karo non segue le severe istruzioni del suo magghid, sente improvvisamente la sua voce ammonitrice. Il suo [[mentore]] lo consiglia anche di affari di famiglia, gli dice di quale reputazione goda in cielo e lo elogia o critica delle scelte in questioni religiose. Karo riceve nuove idee dal suo magghid solo per quanto riguarda la [[Cabala]]: tali informazioni sono di natura interpretativa sulla Cabala del [[Pentateuco]], che nei contenuti, anche se non nella forma, ricordano le teorie del suo allievo, [[Moses Cordovero]].
 
La forma attuale del ''Maggid Meisharim'' mostra chiaramente che non fu predisposto per la pubblicazione, essendo semplicemente una raccolta di note sparse; né il figlio Judah menziona il libro tra le opere del padre (Introduzione ai ''[[responsa ebraici|Responsa]]''). È noto, d'altra parte, che durante la vita di Karo i cabalisti ritenevano che il suo Maggid esistesse veramente.<ref>Cfr. Vital-Calabrese, ''Sefer ha-Gilgulim'', pp. 119, 142, [[Vilna]], 1885.</ref> Il ''Maggid Meisharim'' inoltre dimostra una conoscenza della vita pubblica e privata di Karo che nessuno avrebbe potuto possedere dopo la sua morte, e il fatto che il magghid prometta al suo pupillo cose che non si avverarono mai - per esempio, la morte da martire - dimostra che non è l'opera di un falsario, composta per la glorificazione di Karo stesso.<ref>Per questa specifica sezione si veda il capitolo di R. J. Zwi Werblowsky, [http://www.ericlevy.com/Revel/Werblowski%20-%20Excerpts%20from%20Joseph%20Karo%20Lawyer%20and%20Mystic.PDF "The Maggid of Karo"] [[PDF]], pp. 18-23 e 274-275, ''op. cit.''</ref>
 
==Caratteristiche==
Il [[misticismo ebraico|misticismo]] di Karo non era di natura speculativa: il suo [[magghid]] spesse lo esortava a non trascurare la [[Cabala]], per cui Karo gli dedicava studi intensi (cfr. ''Maggid Mesharim'', p. &nbsp;57b). La catastrofe che colpì gli ebrei dei [[Pirenei]] fece una tale impressione sulla mente dei loro leader, che molti videro in essa i segni delle tribolazioni [[messia]]niche; Karo, secondo un suo contemporaneo, adottò questa buia prospettiva per tutta la vita. Tuttavia, mentre personaggi come Solomon Molkho e David Reubeni furono indotti a commettere atti stravaganti e folli sotto l'influenza di questa idea messianica, Karo dimostrò la sua natura nobile e si comportò di conseguenza: sebbene indulgesse in visioni mistiche e, in maniera sognante, pensò di aver sentito voci celesti nel suo animo, tutto ciò gli servì sempre come promemoria che la sua vita, le sue azioni e le sue realizzazioni "dovevano superare" quelle degli altri (''ib., Toledot'', p. &nbsp;9; ''Azharot'', p. &nbsp;3b e ''passim'').
 
==Note==
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*[[Heinrich Graetz|Graetz, Heinrich]], ''Geschichte der Juden'', vol. IX. (trad. ingl. vol. IV.)
*Ginzberg, in ''[[Jewish Encyclopedia]]'', arti: "Caro" & "Codification"
*[[Solomon Schechter|Schechter, Solomon]], ''Studies in Judaism'', seconda serie, pp. &nbsp;202 ''et seq.'' (I. A.)
*Werblowsky, R. J. Zwi, ''Jospeh Karo, Lawyer and Mystic'', OUP, 1962/1980
 
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*{{en}} [http://www.ericlevy.com/Revel/Werblowski%20-%20Excerpts%20from%20Joseph%20Karo%20Lawyer%20and%20Mystic.PDF "The Maggid of Karo" ''et seq.''], di R.J.Z. Werblowsky
*{{en}} [http://www.jewishhistory.org/rabbi-joseph-caro/ "Rabbi Joseph Caro"] di Berel Wein, su ''jewishhistory.org''
 
 
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{{Ebraismo ortodosso}}
{{Portale|ebraismo|letteratura|religione}}
 
 
[[Categoria:Rabbini spagnoli]]