Nahmanide: differenze tra le versioni

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Nahmanide studiò [[medicina]], che poi esercitò come mezzo di sostentamento; studiò inoltre [[filosofia]]. Durante la sua adolescenza iniziò ad aver fama come erudito studioso ebreo. Fu istruito dal famoso cabalista Zacharia Coppell Gold, comunemente noto come "il piccolo" - così chiamato a causa del suo esile corpo. All'età di 16 anni Ramban iniziò a scrivere sull'[[halakhah]] (legge ebraica). Nel suo ''Milhamot Hashem'' ("Guerre del Signore") difendeva le decisioni di [[Isaac Alfasi]] contro le critiche di [[Zerachiah ha-Levi di Girona]]. Questi scritti rivelano una tendenza conservatrice che distinguerà le sue opere successive - un rispetto sconfinato per le autorità precedenti.
 
Secondo Nahmanide, la saggezza dei rabbini della [[Mishnah]] e del [[Talmud]], come anche quella dei [[Gaon|Geonim]] (rabbini dell'epoca alto-medievale) è indiscutibile. Le loro parole non si dovevano dubitare, né criticare per male. "Ci inchiniamo", scrive, "davanti a loro e, anche quando la ragione delle loro parole non ci è del tutto evidente, nondimeno ci sottomettiamo a loro" (''Aseifat Zekkenim'', commento sul ''[[Ketubot]]''). L'adesione di Nahmanide alle parole dei ''[[rishonim]]'' (autorità ebraiche precedenti) è dovuta al suo pietismo o all'influenza della scuola di pensiero ebraico-francese settentrionale. Tuttavia si ritiene<ref name="Idel">Cfr. [[Moshe Idel]] e M. Perani, ''Nahmanide esegeta e cabbalista'', La Giuntina (1998), "Introduzione" e pp. 164-212.</ref> che possa anche essere una sua reazione contro la rapida accettazione della [[filosofia greca|filosofia greco-araba]] tra gli ebrei di Spagna e [[Provenza]]; ciò avvenne poco dopo la comparsa della ''Guida per i perplessi'' di [[Maimonide]] e fu causa di una tendenza ad allegorizzare secondo criteri non tradizionali ebraici le narrazioni bibliche ed a sminuire il ruolo dei miracoli. Nahmanide oppose a questa tendenza e si pose all'altro estremo non permettendo nemmeno che venissero messe in questione le parole dei discepoli immediati dei Geonim.<ref name="Idel"/>
 
====Opinioni sulla morte, il lutto e la risurrezione====
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*Ramban, ''Torat Ha-adam: Al Divrat Bene Adam U-vet Mo'ed Le-khol Hai'', Book on Demand (rist. 1900). {{he}}
===Studi===
*[[Moshe Idel]] e M. Perani, ''Nahmanide esegeta e cabbalista'', La Giuntina (1998). [[ISBN]] 978-8880570592 {{it}}
* Nina Caputo, ''Nahmanides in Medieval Catalonia: History, Community and Messianism''. Notre Dame, IN: University of Notre Dame Press, 2008, pp.&nbsp;384.