Augusto Righi (fisico): differenze tra le versioni

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La sua opera abbraccia un campo vastissimo (studi sui condensatori, sull'[[elettroforo di Volta]], sui dielettrici e sulle scintille elettriche, sui fenomeni ottici e magneto-ottici, sull'[[isteresi]] [[magnetismo|magnetica]] - fu il primo a dimostrare l'effetto di isteresi nei materiali ferromagnetici e il suo contributo allo studio degli effetti di [[effetto Hall|Hall]] e [[effetto Kerr|Kerr]] ne portò alla luce alcuni aspetti fondamentali, che sarebbero stati spiegati solo più tardi), ma la sua fama è soprattutto legata allo studio delle radiazioni elettromagnetiche.
 
In questo campo Righi riprese le esperienze di [[Heinrich Rudolf Hertz|Hertz]] e dimostrò sperimentalmente con un lavoro sistematico, che le onde elettromagnetiche presentano gli stessi fenomeni ([[riflessione (fisica)|riflessione]], [[rifrazione]] e [[polarizzazione della radiazione elettromagnetica|polarizzazione]]) delle onde luminose, confermando l'identità di natura dei due tipi di radiazione.<br>
Per le proprie esperienze Righi si servì di un [[oscillatore]] da lui stesso ideato e capace di dare onde aventi [[lunghezza d'onda]] di 10 cm e anche meno. [[Heinrich Rudolf Hertz|Hertz]] non era riuscito ad ottenere lunghezze d'onda inferiori ai 66 cm, che avrebbero richiesto apparecchiature di dimensioni assai grandi per evitare che i fenomeni di [[diffrazione]] mascherassero gli altri fenomeni. Per questo esperimento Righi fece uso di un [[risonatore]] costituito da una lastrina di vetro ricoperta da un foglio di materiale conduttore in cui era praticato un sottile taglio fra i lembi del quale scoccavano le piccole scintille.
 
Per le proprie esperienze Righi si servì di un [[oscillatore]] da lui stesso ideato e capace di dare onde aventi [[lunghezza d'onda]] di 10 cm e anche meno. [[Heinrich Rudolf Hertz|Hertz]] non era riuscito ad ottenere lunghezze d'onda inferiori ai 66 cm, che avrebbero richiesto apparecchiature di dimensioni assai grandi per evitare che i fenomeni di [[diffrazione]] mascherassero gli altri fenomeni. Per questo esperimento Righi fece uso di un [[risonatore]] costituito da una lastrina di vetro ricoperta da un foglio di materiale conduttore in cui era praticato un sottile taglio fra i lembi del quale scoccavano le piccole scintille.
I risultati di queste magistrali ricerche furono esposti nell'opera ''L'ottica delle oscillazioni elettriche'' (1897), e le esperienze eseguite con l'''oscillatore a sfere'', furono determinanti per la realizzazione della radio costruita da [[Guglielmo Marconi]]. Le ricerche sulle onde elettromagnetiche pongono Righi, assieme a [[Hertz]], [[Nikola Tesla]], [[Oliver Joseph Lodge]], [[Alexander Stepanovitch Popov]], proprio fra i precursori di [[Guglielmo Marconi]].
 
I risultati di queste magistrali ricerche furono esposti nell'opera ''L'ottica delle oscillazioni elettriche'' (1897), e le esperienze eseguite con l'''oscillatore a sfere'', furono determinanti per la realizzazione della radio costruita da [[Guglielmo Marconi]]. Le ricerche sulle onde elettromagnetiche pongono Righi, assieme a [[Hertz]], [[Nikola Tesla]], [[Oliver Joseph Lodge]], [[Alexander Stepanovitch Popov]], proprio fra i precursori di [[Guglielmo Marconi]].
Ad Augusto Righi si deve anche l'introduzione del termine '''[[effetto fotoelettrico|fotoelettrico]]''' per spiegare l'omonimo fenomeno.
 
Ad Augusto Righi si deve anche l'introduzione del termine '''[[effetto fotoelettrico|fotoelettrico]]''' per spiegare l'omonimo fenomeno.
 
==Riconoscimenti==