Obbligo formativo in Italia: differenze tra le versioni

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=== Italia ===
{{vedi anche|Istruzione in Italia|Storia dell'istruzione in Italia}}
Dagli [[anni 1970|anni '70]] del [[XX secolo]], l'obbligo scolastico in Italia valeva fino al conseguimento della licenza di scuola media inferiore e, in ogni caso, fino a 16 anni di età. Lavori a qualunque titolo e tipologia contrattuale per persone di età inferiore ai 16 anni sono una forma di lavoro minorile, che costituisce reato.
 
L'obbligo formativo è stato introdotto dal ministro [[Luigi Berlinguer]] insieme all'innalzamento da 8 a 10 anni dell'obbligo scolastico. Tale innalzamento si sarebbe dovuto compiere nell'arco di alcuni anni, infatti inizialmente l'obbligo veniva prolungato solo fino ai 9 anni. La legge De Mauro-Berlinguer prevedeva anche un riordino dei cicli che avrebbe portato una unificazione tra [[scuola elementare]] e [[scuola media]] accorciando la durata di tale percorso di un anno.<br />
In tal modo l'obbligo scolastico fino ai 10 anni avrebbe messo gli studenti nella condizione di frequentare 3 anni di scuola superiore ottenendo una qualifica.
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All'interno di tale quadro venne progettato il "NOF", nuovo obbligo formativo, che prevede il diritto dovere di permanere nei vari canali della formazione-istruzione fino al compimento del diciottesimo anno.
 
Con il passaggio di ministero ala [[Letiziariforma Moratti]] l'innalzamento dell'obbligo scolastico venne annullato, mentre venne mantenuto l'obbligo formativo. Tale obbligo prevedeva che gli studenti, dopo il conseguimento del diploma di [[scuola secondaria di primo grado|scuola secondaria inferiore]], si iscrivessero o alle [[scuola secondaria superiore|scuole secondarie superiori]] o a un [[corso di formazione]] o che mettessero in atto forme di alternanza tra formazione e lavoro ([[apprendistato]]).
 
Tale obbligo prevedeva che gli studenti, dopo il conseguimento del diploma di [[scuola secondaria di primo grado|scuola secondaria inferiore]], si iscrivessero o alle [[scuola secondaria superiore|scuole secondarie superiori]] o a un [[corso di formazione]] o che mettessero in atto forme di alternanza tra formazione e lavoro ([[apprendistato]]).
 
Dagli anni '70, l'obbligo scolastico in Italia valeva fino al conseguimento della licenza di scuola media inferiore e, in ogni caso, fino a 16 anni di età. Lavori a qualunque titolo e tipologia contrattuale per persone di età inferiore ai 16 anni sono una forma di lavoro minorile, che costituisce reato.
 
Con il passaggio del ministero a [[Giuseppe Fioroni]], attraverso l'art. 1 comma 622 della legge 296 del 2006 (la prima legge Finanziaria del nuovo governo di [[Romano Prodi]]), l'obbligo scolastico è stato nuovamente innalzato a 10 anni e, in ogni caso, fino al sedicesimo anno di età. Di conseguenza l'età per l'accesso al lavoro è stata elevata a sedici anni.
 
Con il passaggio del ministero a [[Giuseppe Fioroni]], attraverso l'art. 1 comma 622 della legge27 296 deldicembre 2006 (lan. prima296 legge(lkegge Finanziariafinanziaria del nuovoper governo di [[Romanol'anno Prodi]]2007), l'obbligo scolastico è stato nuovamente innalzato a 10 anni e, in ogni caso, fino al sedicesimo anno di età. Di conseguenza l'età per l'accesso al lavoro è stata elevata a sedici16 anni.
Meno di due anni dopo il governo di [[Silvio Berlusconi]] ha introdotto, emendando la legge 296 del 2006 attraverso l'articolo 64 della [[legge 133/2008]], la possibilità che l'obbligo scolastico, nel rispetto degli obiettivi di apprendimento generali e specifici, sia assolvibile anche attraverso percorsi di istruzione o formazione professionale.
 
LaMeno suadi due anni dopo il [[Governo Berlusconi IV]], modificando la legge 296/2006,<ref>Art. 64 [[legge 133/2008]]</ref> cotemplò la possibilità che l'obbligo scolastico, nel rispetto degli obiettivi di apprendimento generali e specifici, sia assolvibile anche attraverso percorsi di istruzione o formazione professionale. La maggioranza hapresentò poi presentato un disegno di legge nuovamente dedito all'introduzione dei giovani nel mondo del lavoro. Questi avrebbero potuto infatti trascorrere l'ultimo anno di obbligo formativo (ovvero 16° di età di norma) in aziende del territorio, tramite contratti di apprendistato.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2010/gennaio/21/Scuola_obbligo_puo_finire_anni_co_8_100121010.shtm ''Scuola, l'obligo può finire a 15 anni''</ref><ref>Articolo de La Stampa: http://www.flcgil.it/rassegna-stampa/nazionale/la-stampa-apprendisti-studenti-a-15-anni.flc da archiviostorico.corriere.it, 21 gennaio 2010</ref> Quest'ultimo disegno si scontrò con grandi critiche da parte di vari sindacati, del [[Partito Democratico]] e dell'[[Italia dei Valori]];<ref>[http://dati.camera.it/ocd/page/aic.rdf/aic9_01441_QUATER_F_005_16 Dati dal sito della Camera dei Deputati]</ref> e nonostante un lunghissimo iter parlamentare non è stato tuttoravenne approvato.
 
Con la nuova [[riforma Gelmini]] del 2010 l'obbligo formativo è stato abbassato sino all'età di 15 anni.<ref>[http://www.polisblog.it/post/6684/il-ministro-mariastella-gelmini-taglia-anche-lobbligo-scolastico ''Il Ministro Mariastella Gelmini taglia, anche, l’obbligo scolastico'' di Giovanni Molaschi, da polisblog.it 21 gennaio 2010]</ref>