Comunicazione superluminale: differenze tra le versioni

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== L'esperimento di Birgit Dopfer ==
 
Sebbene la comunicazione istantanea per mezzo dell'entanglement di particelle singole resti dunque vietata, c'è chi sostiene che la comunicazione superluminale via entanglement quantistico possa essere raggiunta con altri metodi che non si basassero sulla diretta clonazione di un sistema quantistico, aggirando così il problema. Uno dei metodi suggeriti utilizzerebbe ''un insieme'' di particelle entangled per trasmettere informazioni,<ref>{{cite book |title=Frontiers of Propulsion Science |editor1-last=Millis |editor1-first=M.G. |editor2-last=Davis |editor2-first=E.W. |series=Progress in astronautics and aeronautics |year=2009 |publisher= American Institute of Aeronautics and Astronautics |pages=509–530}}</ref> per mezzo dicon un metodo molto simile a quello utilizzato negli esperimenti relativi alla [[Gomma quantistica]].<ref name="tesi_dopfer">{{Cite journal
| last1 = Strekalov | first1 = D.
| last2 = Sergienko | first2 = A.
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|bibcode = 1999RvMPS..71..288Z }}</ref>
 
[[Birgit Dopfer]], allieva di [[Anton Zeilinger]], eseguì un esperimento che sembrerebbe rendere possibile la comunicazione superluminale per mezzo di un inaspettato comportamento collettivo manifestato da due fasci di fotoni [[Entanglement_quantistico|quantisticamente intrecciati]],<ref>In realtà nell'esperimento di [[Birgit Dopfer]] i fasci di fotoni vengono semplicemente "simulati" analizzando uno per uno il comportamento di fotoni singoli: non si conoscono infatti allo stato attuale metodi per creare fasci di fotoni intrecciati tra loro che superino le poche unità.</ref> uno dei quali passante attraverso una [[Esperimento_della_doppia_fenditura|doppia fenditura]]. Tale metodo prevederebbe l'utilizzo della creazione di una [[Interferenza_(fisica)|figura di interferenza]] a distanza come bit 0 e dell'assenza di essa come bit 1 (o viceversa ), senza far ricorso a nessun altro [[Canale_classico_di_informazione|canale classico]].<ref name="tesi_dopfer" /><ref>Il motivo per cui i suoi risultati tutt'ora controversi è il fatto che ella effettivamente ''utilizzò'' un canale classico per ridurre il rumore di fondo. Non è attualmente possibile determinare con certezza se in un tale setup il canale classico sia necessario solo a colmare una lacuna tecnologica del presente o se non ci sia invece qualcosa di più profondo che lo renda ineliminabile.</ref> Trattandosi di un fenomeno collettivo e probabilistico, effettivamente nessuna informazione quantistica relativa alle singole particelle verrebbe clonata e, di conseguenza, il teorema di no-cloning quantistico resterebbe salvo. Il fisico [[John G. Cramer]], dell' [[Università di Washington]], sta tentando di replicare l'esperimento della Dopfer per dimostrare se sia o meno possibile produrre comunicazione superluminale.<ref>{{cite news |title=Going for a blast into the real past |first=Tom |last=Paulson |url=http://www.seattlepi.com/default/article/Going-for-a-blast-into-the-real-past-1219821.php |newspaper=Seattle Post-Intelligencer |date=14 November 2006 |accessdate=11 July 2011}}</ref><ref>{{Cite journal |last=Barry |first=Patrick |date=September 30, 2006 |title=What's done is done… or is it? |journal=[[New Scientist]] |volume=191 |issue=2571 |pages=36–39 |url=http://www.newscientist.com/article/mg19125710.900-whats-done-is-done133-or-is-it.html}} {{subscription required}}</ref>
 
== Altri metodi ==