Abd Allah al-'Adil: differenze tra le versioni

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I metodi sanguinari utilizzati d Abdallah al-`Adil e dai suoi sostenitori per prendere il potere scioccarono il resto degli [[Almohadi]]. Abdallah e i suoi fratelli persero alcune province spagnole: alcuni governatori locali che non accettarono di riconoscere l'usurpazione si ribellarono, come ad esempio Abu Zayd (governatore di [[Valencia]]), Abd Allah al-Bayyasi (governatore di [[Jaén]]), quest'ultimo con un piccolo gruppo di seguaci si accampò sulle colline di [[Baeza]], in aperta ribellione contro al-`Adil.<br>
In [[Marocco]], molti sceicchi tribali delle tribù Masmuda, dopo che videro che la situazione nell'impero almohade stava precipitando, invocarono il loro decisivo ruolo decisionale, rifiutandosi di accettare l'usurpazione di al-`Adil, non riconoscendolo quindi come califfo, iniziarono invece a mostrare attenzione per la figura del nipote di al-`Adil, [[Yahya al-Mutasim|Yahya]], un figlio di [[Muhammad al-Nasir]]. Con il serio pericolo che il suo colpo di mano gli si ritorcesse contro, Abdallah al-`Adil prese la decisione di mobilitare il grosso delle forze almohadi dalla [[Al-Andalus|Spagna islamica]], attraversando lo [[stretto di Gibilterra]], con l'intenzione di marciare contro [[Marrakech]] per imporsi sugli sceicchi.<br>
Desideroso di partire per la sua spedizione in Maghreb, al-`Adil nell'inverno del 1124-25 intraprese una campagna per sconfiggere al-Bayyasi. La campagna si è rivelò un 'umiliazione: la piccola banda di al-Bayyasi riuscì a respingere gli eserciti molto più numerosi inviati da al-`Adil.<ref name = kennedy/> Al-`Adil acquisì rapidamente una fama di incompetente dalle scarse capacità militare, la sua fama si diffuse rapidamente in tutto il Marocco, facendo crollare la sua popolarità anche tra i suoi alleati e dando coraggio ai suoi avversari. Determinato a conquistare Marrakech prima che fosse troppo tardi, al-`Adil decise di ignorare al-Bayyasi ed intensificò il trasporto delle truppe. Al-Bayyasi, nel frattempo, fece un'alleanza con - il fino ad allora neutrale - [[Ferdinando III di Castiglia]]. Ferdinando, soddisfatto dell'evacuazione delle truppe [[Almohadi]], intuì l'opportunità che gli si presentò e decise di dare ad al-Bayyasi un grande esercito castigliano.<br>
Nel 1225, al-Bayyasi, insieme all'esercito castigliano, scese dalle colline di [[Baeza]]. Con al-Andalus praticamente svuotata dalle truppe Almohadi, i castigliani devastarono le terre nei pressi di Jaén e la [[vega de Granada]], entro la fine dell'estate, al-Bayyasi riuscì a conquistare [[Cordova]].<ref name = kennedy/> Vedendo la situazione nella Spagna musulmana, [[Alfonso IX di León]] e [[Sancho II del Portogallo]] colsero anch'essi l'occasione per lanciare delle incursioni. I predoni portoghesi raggiunsero la periferia di [[Siviglia]] verso la fine del 1225.
 
Il califfo al-`Adil, e il suo ministro Abu Zayd ibn Yajjan assieme ai principali comandanti Almohadi si trovavano in quel momento proprio a Siviglia, ma non avevano abbastanza truppe per sfidare l'esercito cristiano.<ref name = kennedy/> Così i predoni portoghesi devastarono le zone periferiche della città impunemente. Alla fine, la popolazione civile di Siviglia, disgustata dall'inerzia dei governanti Almohadi, decise di prendere la situazione nelle proprie mani. Una sommossa popolare partì dalla città diretta contro i portoghesi. Fu un eccidio per i sivigliani: i soldati portoghesi massacrarono i cittadini male armati, pare che più 20.000 cittadini furono uccisi davanti alle mura di Siviglia.<ref name = kennedy/><br>