Larisa Michajlovna Rejsner: differenze tra le versioni
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|Attività2 = rivoluzionaria
|Nazionalità = sovietica
|PostNazionalità = .
|Immagine = Larisa M. Rejsner.jpg
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== Biografia ==
Nacque il 13 maggio 1895 a Lublino, in Polonia, allora provincia dell'Impero russo, dal professore di diritto [[Michail Andreevič Rejsner|Michail Rejsner]] e da Ekaterina Chitrova, un'aristocratica russa lontana discendente del generale [[Michail Kutuzov]]. Dopo l'infanzia passata a [[Tomsk]], nella cui Università il padre insegnava, Larisa e la sua famiglia si trasferirono nel [[1903]] a [[Berlino]], dove fece i primi studi. I suoi genitori avevano opinioni politiche socialdemocratiche - furono in relazione con [[August Bebel|Bebel]]
Lo scrittore [[Leonid Andreev|Andreev]] le fece studiare la storia della letteratura e lei stessa scoprì di avere un certo talento letterario. Nel [[1913]] le fu pubblicata il dramma ''Atlantide'', la vicenda di un uomo il cui scopo è quello di salvare la società dalla rovina a costo della sua stessa vita e tra le cui fonti è la ''Storia del comunismo e del socialismo nell'antichità'' di Pellman. Durante la [[Prima guerra mondiale]], fondò con il padre la rivista « Rudin », un titolo preso dal protagonista del romanzo di [[Ivan Turgenev|Turgenev]], un uomo che lotta per la giustizia. La rivista ebbe breve vita,
Dopo la chiusura della propria rivista, Larisa collaborò alla « Letopis' » e poi alla « Novaja Žizn » di [[Maksim Gorki|Gorki]] dove attaccò [[Aleksandr Kerenskij|Kerenskij]] e il governo provvisorio uscito dalla [[Rivoluzione russa di febbraio|Rivoluzione di febbraio]]. Frequentò i circoli degli operai e dei marinai di [[Kronstadt]] e salutò con favore la [[Rivoluzione d'ottobre]], entrando nel [[1918]] nel [[Partito comunista russo|Partito comunista]]. Per qualche mese lavorò alla catalogazione delle opere d'arte museali ma l'inizio della controrivoluzione la convinse a partecipare in prima fila alla guerra civile.
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