Luisa Granito: differenze tra le versioni

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Dagli scritti di autori del suo tempo che ci hanno lasciato testimonianze sulla sua vita, possiamo sapere come la sua infanzia fu rigida, in quanto nata nobildonna:
{{Citazione|... a chi chiedevale, {{Sic|perchè}} tanto corruccio, ho la bocca, rispondeva, e non deggio parlare, ho gli occhi e non guardare, le gambe e non muovermi, i piedi e non camminare, ho tutto e non ho nulla; e non ho io ragione di piangere?|Luisa Granito in ''L'Istitutore e prose e poesie inedite o rare d'italiani viventi, [[1838]]<ref>{{Cita|L'Istitutore, 1838|pag. 159}}</ref>}}
 
Luisa ricevette dunque una severa educazione fin dall'infanzia. La sua istruzione rispetto a quella delle altre donne del tempo, soprattutto se non erano di rango nobiliare, fu più completa e poté imparare diverse lingue come il [[Lingua latina|latino]] e il [[Lingua francese|francese]], studiare matematica, lettere e [[musica]].<ref>{{Cita|L'Istitutore, 1838|pag. 160}}</ref> Soprattutto la poesia l'appassionò; si racconta infatti che tradusse delle [[Egloga|egloghe]] di [[Virgilio]]<ref name=notauno>{{Cita|Nuova enciclopedia popolare italiana, 1872|pag. 578}}</ref> e compose molti componimenti lirici, spesso dati alle stampe (parte di questi furono redatti in un unico volume che venne stampato poi stampato a [[Parigi]] nel [[1843]] con il titolo di ''Gemme o rime di poetesse italiane''<ref name=notauno/>).