Ministero delle comunicazioni: differenze tra le versioni

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La riorganizzazione del Ministero avvenne con la Legge 29 gennaio 1994, n.71<ref>Legge 29 gennaio 1994, n.71</ref>.
 
Nel [[1997]] l'Amministrazione Autonoma delle Poste e Telegrafi, organo del Ministero, venne scorporata e trasformata in un [[ente pubblico]] economico e successivamente nella [[Società per Azioni]] (a partecipazione interamente statale) delle [[Poste Italiane]].
In quell'anno,<ref>legge 297/1997</ref> il nome del dicastero venne modificato in '''Ministero delle Comunicazioni.'''
La [[Riforma Bassanini]]<ref>D.Lgs. n. 300/1999</ref> lo accorpò col [[Ministero delle Attività Produttive]]. La riforma doveva entrare in vigore nel 2001, ma col [[Governo Berlusconi II]] si decise di ricostruire il Ministero non accorpandolo.
 
Infine, col la legge finanziaria del 2008,<ref>Legge n. 244/2007</ref> il [[Governo Prodi II]] decise di ritornare alla vecchia configurazione della [[Riforma Bassanini]] del 1999. Venne così attuata dal [[Governo Berlusconi IV]] la riforma predetta, e il Ministero delle Comunicazioni venne accorpato al [[Ministero dello Sviluppo Economico]], nuovo nome assunto dal precedente [[Ministero delle Attività Produttive]].