Britanni: differenze tra le versioni

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[[File:Boudiccastatue.jpg|thumb|right|300pxupright=1.4|La statua di [[Budicca|Boudicca]] (Boadicea), regina degli [[Iceni]], a [[Westminster]]]]
I '''Britanni''' erano una [[popolazione celtica]] stanziata nell'antichità nelle [[Isole britanniche]] ([[Gran Bretagna]] e [[Irlanda]]). Giunti nella regione a partire dall'[[VIII secolo a.C.]], i Celti della [[Britannia]] rimasero frazionati in numerose [[tribù]], facilitando così la conquista del loro territorio prima dei [[Antica Roma|Romani]] ([[I secolo]] d.C.), quindi degli [[Anglosassoni]] ([[V secolo]]). I Britanni furono sottomessi politicamente e culturalmente ai nuovi dominatori, ma la loro civiltà celtica non fu mai del tutto sradicata, contribuendo a formare (insieme agli apporti [[lingua latina|latino]]-[[Cristianesimo|cristiani]] e [[germani]]ci) le moderne popolazioni di Gran Bretagna e Irlanda, tanto che di origine britannica sono le sole [[lingue celtiche]] sopravvissute fino a oggi.
 
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===La frammentazione politica===
[[File:England Celtic tribes - South.png|thumb|300pxupright=1.4|left|I popoli della [[Britannia]] meridionale al tempo della seconda campagna di Cesare ([[54 a.C.]])]]
Come tutti i [[Celti]], i Britanni non raggiunsero mai un'unità politica; in alcuni, rari momenti stipularono provvisorie leghe militari, per far fronte a un comune nemico. [[Gaio Giulio Cesare]], che nel [[55 a.C.]] giunse con la sua flotta in Gran Bretagna, distinse gli abitanti in autoctoni e costieri, che nel [[II secolo a.C.]] erano emigrati in [[Gallia belgica]] e avevano fondato potenti Stati. Tra le popolazioni più importanti ricorda i [[Cantiaci]], che abitavano l'odierno [[Kent]] (che da essi prende il nome), i [[Dumnoni]], nell'attuale [[Cornovaglia]], e, più a nord, gli [[Iceni]].
 
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===La conquista romana===
[[File:Britain.south.peoples.Ptolemy.jpg|thumb|300pxupright=1.4|Antiche popolazioni [[celti]]che della [[Britannia]] secondo [[Claudio Tolomeo]].]]
{{Vedi anche|Conquista della Britannia|Britannia (provincia romana)|Regni clienti di Roma in Britannia}}
 
I Britanni rimasero indipendenti sino al [[43]] d.C., quando l'imperatore [[Antica Roma|romano]] [[Claudio (imperatore romano)|Claudio]] lanciò l'invasione dell'isola, affidandola ad [[Aulo Plauzio]]. Il generale sconfisse [[Carataco]], re dei [[Catuvellauni]] e guida della resistenza anti-romana, e diede così inizio al dominio latino. In seguito, nuove spedizioni furono condotte da [[Publio Ostorio Scapula]] ([[47]]-[[51]]) e da [[Svetonio Paolino]] ([[60]]-[[61]]) (che affrontò e vinse l'indomita regina degli [[Iceni]], [[Boudicca]]) e da [[Gneo Giulio Agricola]], che conquistò le terre dei [[Briganti (popolo)|Briganti]] e sconfisse le tribù dell'odierna [[Scozia]]. I Romani occuparono l'area degli attuali [[Inghilterra]] e [[Galles]], erigendo a nord un ''[[Limes romano|limes]]'' fortificato: il [[Vallo di Adriano]] ([[122]]), in seguito spostato ancora più a nord ([[Vallo di Antonino]], [[142]]). Al di là del ''limes'' (nell'attuale [[Scozia]] e in Irlanda) rimasero sia tribù britanniche, sia i [[Pitti (popolo)|Pitti]].
 
[[File:Hadrian's Wall view near Greenhead.jpg|thumb|300pxupright=1.4|left|I resti del [[Vallo di Adriano]]]]
Durante la dominazione romana, tra i Britanni l'influenza della lingua e della cultura [[lingua latina|latina]] penetrò profondamente soltanto nelle classi più elevate, mentre nel popolo continuava a preservarsi la tradizione [[celti]]ca: alla cessazione del controllo romano della [[Gran Bretagna]] (fine [[IV secolo|IV]]-inizio [[V secolo]]) l'identità etnica e linguistica dei Celti era ancora viva, e sopravvisse a lungo anche alle successive invasioni [[germani]]che. La dominazione romana, e in particolare la concessione della [[cittadinanza romana]] a vasti strati di popolazione autoctona, generò tuttavia un livello di identificazione etnico-culturale misto: quello dei [[Romano-Britanni]], in seguito riassorbiti dal dominante elemento celtico o indotti dalle invasioni anglosassoni alla fuga verso le regioni più romanizzate del continente europeo.
 
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===La ripresa altomedievale (VI-X secolo)===
[[File:Rock of Cashel-cross.jpg|thumb|left|200px|Una [[croce celtica]]. Questo tipo di croce, tipicamente irlandese, è uno dei simboli ripresi dall'antica cultura celtica e adattata alla religione [[Chiesa cattolica|cattolica]]]]
{{vedi anche|Cristianesimo celtico}}
La [[Gran Bretagna]] subì, fin dal [[IV secolo]], un processo di re-[[celti]]zzazione da parte di gruppi provenienti dalla vicina [[Irlanda]], mai entrata nei domini di [[Antica Roma|Roma]]<ref>Pierluigi Cuzzolin, ''Le lingue celtiche'', pag. 279.</ref>. A partire dalla missione di [[san Patrizio]] in Irlanda ([[432]]), l'isola conobbe una fioritura religiosa che, attraverso lo slancio missionario, tutelò l'eredità celtica, anche se ora integrata con nuovi elementi di matrice [[cristianesimo|cristiana]]. A questi anni risalgono le prime testimonianze delle [[lingue celtiche insulari]].