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{{Nota disambigua|descrizione=la corrente dell'[[ebraismo]]|titolo=[[Caraismo]]}}
#REDIRECT [[Caraimi]]
{{tmp|popolo}}
{{F|geografia|febbraio 2009}}
I '''caraiti''' (detti anche '''karaimi''', '''caraimi''' o '''karaiti''') sono un popolo di ceppo e [[lingua turca]] affine ai [[tatari]], originario della [[Crimea]] e aderente al [[caraismo]]. Oggi la comunità più rilevante, benché ridotta a poche centinaia di persone, risiede a [[Trakai]], in [[Lituania]].
 
== Origini e diffusione ==
L'origine dei caraiti, emersi come gruppo a sé stante tra i [[turchi]] della sponda nord del [[Mar Nero]] in [[Medioevo|età medievale]], è ancora oggetto di dibattito storico. Un'ipotesi ne fa i discendenti di un gruppo di origine [[Ebreo|ebraica]], aderente al [[caraismo]] e stanziatosi in [[Crimea]], che avrebbe adottato la [[lingua turca]] parlata nell'area, dando così origine alla [[lingua caraima]] (di base turca con influenze [[Lingua ebraica|ebraiche]]). Altre ipotesi, accettate nel corso della storia dai caraiti stessi e dagli altri popoli con i quali sono venuti in contatto, li considerano invece etnicamente turchi, convertiti al caraismo; alla medesima conclusione sono d'altra parte giunti anche gli studiosi, che li considerano turchi di religione giudaica, e non ebrei di lingua turca<ref>Gianguido Manzelli, ''Le lingue non indoeuropee d'Europa'', in {{cita libro|curatore= [[Emanuele Banfi]]|titolo= La formazione dell'Europa linguistica. Le lingue d'Europa tra la fine del I e del II millennio|anno= 1993|editore= La Nuova Italia|città= Scandicci}} ISBN 882211261X</ref>.
 
Tradizionalmente agricoltori, i caraiti furono spesso impiegati come militari dalle varie potenze che, nel corso dei secoli, controllarono la loro patria originaria. Questo portò a una loro [[diaspora]] in gran parte dell'[[Europa orientale]], che ne determinò in molti casi l'[[Assimilazione culturale|assimilazione]] alle popolazioni maggioritarie. Attualmente piccoli gruppi sono presenti in [[Ucraina]], [[Polonia]] e, soprattutto, in [[Lituania]].
 
=== Le comunità della Crimea ===
In [[Crimea]], dove il popolo si formò, non sopravvivono più comunità caraite, assimilate dai tatari e, soprattutto, dagli [[slavi]]
 
=== Le comunità dell'Ucraina ===
Piccole comunità (poche decine di persone) caraite si trovano in una ristretta area dell'[[Ucraina]] occidentale, tra le città di [[Luc'k]] (in [[Lingua caraima|caraimo]] "Luck"), in [[Volinia]], e di [[Halyč]] (caraimo "Gálič"), nell'[[oblast di Ivano-Frankivs'k|''oblast'' di Ivano-Frankivs'k]], a sud di [[Leopoli]] (caraimo "Ilov").
 
=== Le comunità della Lituania ===
[[File:Trakai Kenesa.JPG|right|300px|thumb|La ''[[Sinagoga|kenessa]]'' di [[Trakai]]]]
Nel [[1397]] il [[Granducato di Lituania|granduca di Lituania]], [[Vitoldo]], era a capo di uno Stato esteso dal [[Mar Baltico]] al [[Mar Nero]]. In cerca di soldati fidati per rafforzare il proprio esercito, li trovò tra i caraiti e portò con sé quattrocento famiglie a [[Trakai]], presso [[Vilnius]], dove sorgeva una delle principali fortezze del Granducato. La comunità, persa con il tempo la propria funzione militare, si stabilì definitivamente nella nuova patria, dando vita a Trakai a un'originale architettura; le loro case di legno, a un piano, presentano ancora oggi tutte rigorosamente tre finestre sulla facciata: «Una per Dio, una per la famiglia, una per il granduca Vitoldo». A tre finestre è anche la ''[[Sinagoga|kenessa]]'' di Trakai, tempio del loro culto [[caraismo|caraita]].
 
Nel corso dei secoli la comunità subì, oltre a vere e proprie persecuzioni, una forte tendenza all'assimilazione da parte della maggioranza [[cristianesimo|cristiana]] che li circondava, fino a quanto, nel corso dell'[[XIX secolo|Ottocento]], non riuscirono a ottenere dall'[[Impero zarista]] il riconoscimento della loro specificità ([[1863]]). Tale atto - che suggellò la loro aspirazione a essere considerati non ebrei, secondo un criterio religioso, ma turchi, secondo un criterio etnico-linguistico - non fu tuttavia sufficiente a evitare loro le discriminazioni zariste, specie durante il periodo di intensa slavizzazione condotto tra XIX e [[XX secolo]].
 
Il riconoscimento della non ebraicità etnica dei caraiti li mise però al riparo dalla [[Olocausto|Shoah]]. Quando, durante la [[seconda guerra mondiale]], i [[Germania|tedeschi]] occuparono la [[Lituania]], fecero anche propria la catalogazione russa che considerava i caraiti turchi, e non ebrei. La piccola comunità di Trakai poté così, al di là di isolati episodi di [[collaborazionismo]], soccorrere la grande minoranza giudaica lituana: nascondendo ebrei, facendoli passare per caraiti, aiutandoli nella fuga. Qualche centinaio di caraiti furono arruolati dalla [[Wehrmacht]] e nell'ausiliaria [[Legione tatara]].
 
Al momento dell'occupazione [[Unione sovietica|sovietica]] della Lituania, nel [[1944]], le autorità comuniste censirono 6357 caraiti rimasti. In epoca post-bellica alla piccola comunità fu risparmiata la deportazione di massa che colpì altre minoranze etniche dell'Urss, ma non un processo, in gran parte anche spontaneo, di assimilazione. Lo studio condotto dal Dipartimento statistico lituano nel [[1997]] ha registrato 257 caraiti.
 
== Altre comunità ==
Altre piccole comunità di caraiti si trovano in [[Israele]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Voci correlate ==
*[[Caraismo]]
*[[Lingua caraima]]
*[[Trakai]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Karaism}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Dmoz|}}
 
{{Portale|ebraismo}}
 
[[Categoria:Gruppi ebraici]]
[[Categoria:Gruppi etnici in Lituania]]
[[Categoria:Popoli turchi]]