Sommergibile: differenze tra le versioni

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[[File:Submerge2.JPG|thumb|Quadro del XVI secolo mostra [[Alessandro Magno|Alessandro il Grande]] che si immerge con un sommergibile di vetro]]
Il '''sommergibile''' è per definizione un'[[imbarcazione]] atta alla navigazione in superficie e che all'occorrenza può immergersi, perdendo però manovrabilità e velocità.
<br />Rispetto al [[sottomarino]], il sommergibile dispone di limitate capacità in immersione e non è in grado di operare per periodi prolungati al di sotto della superficie dell'acqua. Per molti aspetti si ritiene quindi che il sommergibile rappresenti il predecessore dei più moderni sottomarini. Ciò nonostante, nell'uso comune i due termini sono frequentemente adoperati come sinonimi.
 
== Sottomarini e sommergibili: la terminologia ==
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[[File:FoxTrot 480 0010.JPG|thumb|Sommergibile russo Foxtrot 480 museo a [[Zeebrugge]]]]
Nel gergo tecnico i termini sottomarino e sommergibile individuano due differenti tipologie di unità.
<br />La distinzione esiste anche in altre lingue: ad esempio in inglese ci sono i termini Submarine e Submersible, in tedesco U-Boot e Tauchboot. Va però detto che nella nomenclatura navale angloamericana si parla esclusivamente di "Submarine", eventualmente abbreviato in "Sub", mentre in quella tedesca di "U-Boot", abbreviazione di "Unterseeboot", non avendo gli altri termini alcun utilizzo in ambito nautico.<ref>Edward N. Luttwak e Stuart L. Koehl, ''La Guerra Moderna'', 1992, pagg. 834 e ss.</ref><ref>[http://www.sapere.it/tca/minisite/scienza/nautica/t_sottomarino.html Nautica, Sottomarino, su Sapere.it]</ref>.
<br />Tecnicamente il termine ''sommergibile'' si riferisce alle unità che hanno prestazioni in immersione (in particolare velocità e manovrabilità) inferiori rispetto a quelle in emersione: concepiti prevalentemente per l'impiego in superficie, mantengono la possibilità di immergersi all'occorrenza, per periodi di tempo limitati.
<br />Invece, il termine ''sottomarino'' si riferisce alle unità progettate per navigare e combattere prevalentemente in immersione.
<br />In termini ingegneristici, la differenza è nella diversa forma dello scafo, più “navale” per il primo e più affusolata e cilindrica(a "sigaro") per il secondo e, soprattutto, nella diversa percentuale di riserva di spinta, relativamente alta per un sommergibile (intorno al 30-35%), piuttosto esigua per un sottomarino (circa il 10-15%).
 
Alla categoria dei sommergibili appartengono quasi tutte le unità progettate fino alla fine della seconda guerra mondiale, quasi sempre dotate di armamento cannoniero sul ponte per poter ingaggiare a cannonate le unità mercantili disarmate o leggermente armate, risparmiando così i preziosi siluri.
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Fu quindi il momento dell'irlandese [[John Philip Holland|Holland]], che in seguito a un concorso organizzato dal governo americano per la costruzione di un sommergibile, ricevette l'incarico di progettare il primo battello dotato di motore,<ref>Unterseebote:Geschichte und technische entwicklung, pag. 30</ref> l'Holland IV, il quale fu un successo senza precedenti. Capace di immergersi fino ad una profondità di 23 metri la piccola imbarcazione entusiasmò tanto i vertici della marina statunitensi, che fu acquistato e messo in servizio con la sigla ufficiale SS-1<ref>Unterseebote:Geschichte und technische entwicklung, pag. 31</ref>.
A partire dal [[1900]], in seguito ai rapidi progressi scientifici in diversi settori, si ebbe una evoluzione rapidissima della tecnologia e ben presto unità come i battelli della [[classe Holland]] furono superati. Lo scafo goffo di questi battelli venne ben presto sostituito da scafi lunghi e idrodinamicamente più avanzati. Con le maggiori dimensioni dei nuovi scafi apparve anche un nuovo tipo di armamento. Le nuove unità non furono armate solo con i costosi siluri ma ricevettero anche un [[cannone]] che poteva essere utilizzato per attaccare il naviglio mercantile o navi con un armamento modesto. Sommergibili come la [[Classe L (sommergibile Regno Unito)|Classe L]] statunitense così come la [[Classe Amerikanskji Golland (sommergibile)|Classe Golland]] russa ne sono un esempio. [[File:U-Boote Kiel 1914.jpg|thumb|right|U-Boothafen Kiel nel 1914]]
Lo sviluppo dei sommergibili nel corso dell'ultimo decennio aveva spinto molte marine militari a dotarsene, tanto che nella [[prima guerra mondiale]] quest'arma ebbe un impiego fondamentale. I sommergibili ebbero un ruolo importante nel tentativo da parte della Germania, e in modo più limitato anche dell'[[Austria]], di porre rimedio al blocco navale alleato imposto dalla supremazia navale di [[Gran Bretagna]] e Stati Uniti, e in definitiva furono una causa determinante per l'ingresso degli [[Stati Uniti]] nella guerra. I successivi vent'anni furono fondamentali per lo sviluppo del sommergibile come arma bellica. L'esperienza accumulata nel corso del prima guerra mondiale aveva spinto molti progettisti a provare nuove soluzione tecniche. Nonostante il fervore con il quale si lavorava alla ricerca di nuove soluzioni, allo scoppiare della [[Seconda guerra mondiale]] la maggiore parte delle unità era rimasta sostanzialmente uguale a quelle che operarono alla fine della grande guerra. Come già nella prima guerra mondiale il compito dei sommergibili tedeschi fu quello di contrastare il traffico di merci nell'Atlantico, ma rispetto alla prima guerra mondiale le aree nelle quali operarono si estesero notevolmente e la sorveglianza marittima da parte degli alleati era decisamente migliorata. Con l'evolversi del conflitto, la marina tedesca comprese molto presto che i sottomarini che navigavano in emersione erano bersagli facili nei confronti degli aerei da ricognizione e delle navi di pattuglia dotate di radar. Moltissimi furono quindi gli sforzi che la [[Kriegsmarine]] fece per migliorare le proprie unità. A partire dal [[1942]] in poi si iniziò a ridurre gradualmente l'armamento antinave in coperta. Con la diffusione del radar, l'aumento del pattugliamento aereo e il rafforzamento della scorta ai convogli da parte degli Alleati, le occasioni di impegnare bersagli in superficie col cannone si erano rarefatte fino a scomparire. I Tedeschi scelsero pertanto di sbarcare gli ormai (per loro) inutili pezzi di coperta, utilizzando il peso cosicosì risparmiato per imbarcare un maggior numero di armi antiaeree, nuovi apparati elettronici e lo "[[Schnorchel|Schnorkel]]", un dispositivo che consentiva di utilizzare in immersione i motori diesel restando a quota periscopica. I nuovi criteri d'impiego, sviluppati con l'esperienza di guerra, prevedevano che il sommergibile dovesse ormai operare quasi totalmente in immersione: l'incremento delle prestazioni e della permanenza in immersione, anche grazie all'adozione dello "Schnorkel", unitamente alla soppressione dell'armamento di superficie di vecchia concezione portarono alla progettazione dei rivoluzionari (per l'epoca) U-Boot Tipo XXIII (costieri) e, soprattutto, [[U-Boot Tipo XXI]] "Elektroboote" oceanici, capaci di sviluppare una velocità di oltre 17 nodi in immersione e completamente sprovvisti di cannone, dotati solamente di 6 tubi lanciasiluri prodieri con 20 armi e di 4 mitragliere antiaeree da 20 &nbsp;mm installate in torretta.<ref>Unterseebote:Geschichte und technisch entwicklung, pag. 78</ref> Il progresso tecnologico era ormai giunto ad un punto che le capacità in immersione di questi mezzi erano ampiamente superiori di quelle in emersione. Si era quindi compiuto il passo dal ''sommergibile'' al ''[[sottomarino]]''. Tale rivoluzione fu così stravolgente che unità costruite pochi anni prima risultarono nel giro di qualche anno ormai completamente obsolete: per molti aspetti era quindi iniziata una nuova era.
 
== Armamenti ==