Movimenti del potenziale umano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
SteveR2 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
m ortografia
Riga 4:
Storicamente viene individuata la nascita di questi movimenti nell'incontro tra parti della psicologia umanista, gruppi orientalisti e scuole di formazione per [[manager]] presenti negli [[Stati Uniti]] dalla fine degli [[Anni 1950|anni cinquanta]].<ref>[http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=162&id_n=5141 ''I Movimenti del Potenziale Umano (MPU) e Dianetics/Scientology''], articolo critico su Cultura Cattolica</ref>
Il rapporto ''Le sette religiose e i movimenti magici in Italia'' (1998) del [[ministero dell'Interno]] italiano<ref>[http://xenu.com-it.net/rapporto/index.htm Rapporto] del dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell'Interno</ref> ha soprattutto messo in evidenza la pericolosità di taluni movimenti del potenziale umano (chiamati nel rapporto del Ministero "Movimenti per lo sviluppo del potenziale" o "psico[[setta|sette]]") e i rischi di dipendenza psicologica ed affettiva per i partecipanti e i formatori che aderiscono alle proposte formative di questi movimenti.
Secondo tale rapporto, le psico-settepsicosette sarebbero capaci di provocare una «completa destrutturazione mentale negli adepti, conducendoli spesso alla follia e alla rovina economica», ed è principalmente su di loro che si accentrano accuse di «indebito arricchimento ai danni degli affiliati».
 
Di natura completamente diversa - orientati alla metodologia scientifica e non affiliativa - sono invece le "scuole di pensiero" che nascono su basi pedagogiche (come l'approccio al potenziale umano nell'educazione del bambino della Scuola di [[Maria Montessori]], ora diffuso su scala mondiale) o le scuole formative che si prefiggono di analizzare e documentare i fattori che incidono sulla crescita del Potenziale Umano nell'adulto in sede di formazione [[Manager|manageriale]] o professionale in età adulta. La distinzione fondamentale è individuabile in base alla letteratura proposta, e al suo grado di scientificità, ovvero al fatto che "le variabili su cui lavorare, nel potenziale umano, siano esposte in modo tale da essere sottoposte a verifica empirica, con metodo scientifico sperimentale, anziché essere porposte come verità dogmatiche cui credere ciecamente, con modalità che appartengono al mondo delle sette e non a quello della scienza"<ref>Trevisani, Daniele. ''Il potenziale umano. Metodi e tecniche di coaching e training per lo sviluppo delle performance'', Franco Angeli, Milano, 2009, ISBN 9788846498625.</ref>.