Opéra Garnier: differenze tra le versioni

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===Testimonianza di un'epoca===
L'Opéra è uno degli elementi caratterizzanti del [[IX arrondissement di Parigi]] e del panorama della [[Parigi|capitale francese]].
[[File:GarnierOperaParis.jpg|thumb|170pxupright|sinistra]]
Situato all'estremità dell'avenue de l'Opéra, vicino all'omonima stazione della metropolitana [[Opéra (metropolitana di Parigi)|Opéra]], l'edificio si presenta come un [[monumento]] particolarmente rappresentativo dell'[[eclettismo (arte)|architettura eclettica]] della seconda metà del [[XIX secolo]] e si inserisce nella continuità delle [[Trasformazione di Parigi sotto il Secondo Impero|trasformazioni di Parigi sotto il Secondo Impero]] effettuate da [[Napoleone III]] e dal prefetto [[Barone Haussmann|Haussmann]].
 
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===Progettazione===
[[File:Palais Garnier foundation work 20 May 1862 - Mead 1991 p147.jpg|thumb|180pxupright=0.8|destra|Lavori nel Maggio 1862]]
Nel 1858 l'imperatore autorizzò Haussmann a demolire i 12.000 metri quadrati necessari per costruire l'opéra. Il progetto fu nel 1861 assegnato a [[Charles Garnier]] (1825-1898). La prima pietra fu posta nel 1861, seguita da l'inizio della costruzione nel 1862. Si dice che la moglie del imperatore, l'[[Eugenia de Montijo|imperatrice Eugenia]], chiese a Garnier durante la costruzione se l'edificio sarebbe stato in stile greco o romano, alla quale l'architetto rispose: "È in [[Stile Secondo Impero|stile Napoleone III]], Madame" ; un stile molto ricercato alla ricerca di molti dettagli e commistioni, che si può definire eclettico.
 
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===Inaugurazione===
[[File:Balcon et loges de côté de l'opéra Garnier.jpg|thumb|250px|Interno della sala]]
Il Palais Garnier fu formalmente inaugurato il 15 gennaio 1875, in una sontuosa cerimonia che comprendeva la rappresentazione del terzo atto dell'opera ''La Juive'', di Halevy, e brani tratti dal ''[[Les Huguenots]]'' di [[Meyerbeer]]. Il corpo di ballo presentò uno spettacolo gestito dal maestro di ballo Luigi Merante costituito dalla famosa scena di Giuseppe Mazilier, Le Jardin Animé, ricreata dal suo balletto ''Le Corsaire''.
 
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[[File:Le grand foyer-2.jpg|miniatura|destra|Il foyer]]
Ricco di velluto, foglia d'oro, e cherubini e ninfe, l'interno è caratteristico da una sontuosità barocca. Il ridotto, o ''foyer'', è l'emblema della ricchezza dell'edificio, insieme allo scalone interno, costruito apposta affinché gli spettatori dei palchi potessero mettersi in mostra nella società.
[[File:Grand escalier de l'opéra Garnier.jpg|thumb|sinistra|160pxupright=0.7|Scalone interno ]]
La superficie del soffitto, che circonda il lampadario, contiene dal 1964 un dipinto di [[Marc Chagall]], che è stato installato su un telaio rimovibile sulle scene originali e mostra le opere di 14 compositori - [[Moussorgsky]], [[Mozart]], [[Wagner]], [[Berlioz]], [[Rameau]], [[Debussy]], [[Maurice Ravel|Ravel]], [[Stravinsky]], [[Tchaikovsky]], [[Adam]], [[Bizet]], [[Giuseppe Verdi|Verdi]], [[Beethoven]] e [[Gluck]]. Sebbene lodato da alcuni, altri sentono che [[Marc Chagall|Chagall]] crea "una nota stonata nell'opera di Garnier, attentamente orchestrata negli interni.