Miklós Jancsó: differenze tra le versioni

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Nel [[1969]] Jancsó abbandona temporanemanete l'ambientazione storica per girare ''Venti lucenti'' (''Fényes szelek''), ispirato alla contestazione studentesca che sta scuotendo l'Europa. In seguito il film sarà adattato in uno spettacolo teatrale di successo. Nello stesso anno conosce la giornalista e sceneggiatrice italiana [[Giovanna Gagliardo]], che diventerà sua collaboratrice e compagna di vita.
 
L'anno successivo torna ai suoi moduli più abituali con una quadrilogia dedicata alle origini ideologiche del fascismo. ''Scirocco d'inverno'' (''Sirokkó'', [[1969]]) ricostruisce l'attentato del [[1934]] contro il re [[Alessandro I di Jugoslavia]] da parte di un gruppo di [[ustascia]]. ''Agnus dei'' (''Égi bárány'', [[1970]]) torna a raccontare la repressione del regime di Horty. Nel [[1970]] si trasferisce a [[Roma]] insieme alla Gagliardo, con cui realizza ''La pacifista'', un tentativo (unanimamente considerato poco riuscito) di adattare la messa in scena stilizzata che gli è tipica con i moduli del cinema politico italiano. Con ''Agnus dei'' (''Égi bárány'', [[1971]]) torna a raccontare la repressione del regime di Horty. Gira poi per la [[RAI]] ''La tecnica e il rito'' ([[19711972]]), in cui [[Attila]] incarna sia il compito ideologico e intellettuale del potere sia il suo ruolo repressivo e violento.
 
===Gli anni settanta===