Rapporto di compressione: differenze tra le versioni

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Quindi tale valore diventa importante nei '''motori ad accensione comandata a fasatura fissa''', dove pur differenziando la velocità di combustione tramite diverse stechiometrie della miscela aria/benzina non permette d'ottenere il massimo rendimento per tutto l'arco di funzionamento del motore, quindi modificando il rapporto di compressione (con una diversa [[Testata (meccanica)|testata]]) si modifica la velocità di combustione e quindi anche la fascia di regimi motore dove si ha la combustione ottimale; in linea di massima si ha che:
*''Basso rapporto di compressione'', nel casi di motori a 4 tempi si migliorano i bassissimi regimi (meno di {{M|25||Hz}}, {{TA|1 500 [[Giri al minuto|rpm]]),}} mentre per i motori a 2 tempi si migliorano anche gli alti regimi (oltre i {{M|130||Hz}}, {{TA|7 800 [[Giri al minuto|rpm]])}}
*''Alto rapporto di compressione'', nel caso di motori a 2 tempi si migliorano i regimi intermedi ({{M|30-100||Hz}}, {{TA|1 800 - 6 000 [[Giri al minuto|rpm]]),}} mentre nel caso dei motori a 4 tempi anche i regimi superiori.
 
Per quanto riguarda i '''motori ad accensione comandata a fasatura variabile''' (dove l'anticipo è gestito dalla centralina ottimizzandolo per ogni regime del motore) e i '''motori diesel''', un maggiore rapporto di compressione aumenta il rendimento del motore in quanto porta ad avere una [[Pressione media effettiva|PME (pressione media effettiva)]] maggiore e di conseguenza anche la [[potenza specifica]] del motore.