Santo dei Santi: differenze tra le versioni

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Nella [[religione ebraica]] il '''Santo dei Santi''' o '''Sancta Sanctorum''' (in [[lingua ebraica|ebraico]] ''Qodesh ha-Qodashim'') costituiva l'area più sacra del [[tabernacolo]] prima e del [[Tempio di Salomone|Tempio]] di [[JHWH]] dopo, nei quali era custodita l'[[arca dell'alleanza]].<ref>Fulvio Di Giovambattista ''Il giorno dell'espiazione nella lettera agli Ebrei '' 2000 p24 "17a prescrive poi che nessuno doveva essere presente nel Santo durante l'esecuzione dei riti del sangue, dal momento in cui il Sommo Sacerdote entrava nel Santo dei Santi fino a quello in cui usciva dal Santo"</ref>
== Ebraismo ==
{{vedi anche|Gerusalemme|Gerusalemme celeste|Monte Moriah|ShilohTabernacolo (Bibbiaebraismo)|Sion|Tabernacolo|Tempio di Gerusalemme}}
Coperto e/o circondato da uno o più "teli" color rosso/viola, in essa poteva entrare solo il [[Sommo Sacerdote]], una volta l'anno, durante la ricorrenza dello [[Yom kippur]] con l'offerta d'incenso nel rituale d'espiazione; egli pronunciava il [[JHWH|Tetragramma]], le cui "vocali" (cfr [[Alfabeto ebraico]], [[Lingua ebraica]] e [[Tetragramma biblico]]) erano conosciute solo dal [[Sommo Sacerdote]] per rivelazione divina: la reale vocalizzazione era da questi tramandata solo al suo successore.