Gran Premio di Monaco 1994: differenze tra le versioni

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La Formula 1 arrivò a Montecarlo sull'onda delle pubbliche discussioni riguardanti i fatti luttuosi del Gran Premio di San Marino. La FIA decise di appellarsi a considerazioni di sicurezza, per imporre una serie di modifiche regolamentari, tese a diminuire le prestazioni delle vetture, già a partire dalla gara monegasca. Venne infatti imposto un limite di velocità alle vetture in corsia box, anche durante la gara, di 80&nbsp;km/h<ref>{{Cita news|lingua=|autore=Diego Forti|url=|titolo=Radar ai box|pubblicazione=Autosprint|giorno=17|mese=5|anno=1994|pagina=15|accesso=}}</ref>. Venne anche annunciato il calendario per l'introduzione delle successive modifiche, ai Gran Premi di [[Gran Premio di Spagna 1994|Spagna]], [[Gran Premio del Canada 1994|Canada]] e [[Gran Premio di Germania 1994|Germania]], per dare modo alle squadre di modificare le proprie vetture<ref>[http://motorsport.com/news/article.asp?ID=239&FS=F1 FIA Press Release on rule changes]</ref>.
 
Sempre sul fronte della sicurezza, la rinata GPDA, l'associazione portavoce delle richieste dei piloti, cominciò a riunirsi, eleggendo come rappresentanti Gerhard Berger, Michael Schumacher e [[Christian Fittipaldi]], mentre la direzione fu affidata all'espertoa [[Niki Lauda]]. Vennero anche definiti i piloti che sarebbero stati responsabili dell'ispezione dei circuiti teatro dei Gran Premi successivi, per verificarne la sicurezza e proporre eventuali correzioni<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=|titolo=E' rinata la GPDA|pubblicazione=Autosprint|giorno=17|mese=5|anno=1994|pagina=22|accesso=}}</ref>.
 
Riguardo ai piloti, la [[WilliamsF1|Williams]] decise di schierare una sola vettura, per [[Damon Hill]], e lo stesso fece la [[Simtek]], che corse con il solo [[David Brabham]]. In casa [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], [[Jean Alesi]] tornò al volante della vettura numero 27,; mentree sulla [[Jordan Grand Prix|Jordan]], [[Andrea De Cesaris]] sostituiva per la seconda volta [[Eddie Irvine]]., [[Rubens Barrichello]]mentre tornava al volante dopo[[Rubens l'incidente di ImolaBarrichello]], anche se ancora non si era completamente ripreso dopo l'incidente di Imola.
 
La gara venne preceduta da un minuto di silenzio, e sulle due posizioni della prima fila, rimaste vuote, vennero dipinti i nomi e le bandiere nazionali dei due piloti scomparsi ad Imola<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=|titolo=Ricordati Ayrton e Roland|pubblicazione=Autosprint|giorno=17|mese=5|anno=1994|pagina=35|accesso=}}</ref>.