Torta pasqualina: differenze tra le versioni

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'''Torta pasqualina''' (in [[lingua ligure|ligure]] ''torta pasqualinn-a''<small></small>) è il nome di una [[torta]], solitamente salata, tipica della [[Liguria]] (più precisamente del [[Genovesato]]) che viene preparata anche in altre località d'[[Italia]] con caratteristiche differenti (talvolta anche in versione dolce). Cotta al [[forno]], è tipica del [[tempo pasquale]].
 
== Preparazione ==
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Sopra a tutto ciò si adagiano le sfoglie di copertura, almeno due, sottilissime; tra l'una e l'altra, unte per evitare che si attacchino tra loro, si soffia con l'aiuto di una cannuccia, in maniera da creare all'interno una camera d'aria. Quindi si rimboccano sul bordo del tegame insieme a quella inferiore, creando una ''festonatura'' decorativa. Si cuoce nel forno. La torta a fine cottura avrà un gradevole aspetto di pienezza. Per controllare la cottura delle sfoglie la casalinga lasciava un pezzo della pasta fuori dalla ''festonatura'', chiamato ''oêgin'' (orecchietta).
 
La tradizionale torta pasqualina è tipica del periodo [[tempo pasquale|pasquale]], cioè della primavera e dei suoi prodotti: uova, erbette, carciofi, piselli, cipolline nuove, maggiorana, un tempo presenti in ogni orto ligure. Rappresenta il ''clou'' del pranzo [[Pasqua|pasqualepasqua]]le e in passato era l'[[apoteosi]] dell'abilità delle [[casalinga|casalinghe]], che leggendariamente si narra riuscissero a sovrapporre sino a trentatré sfoglie in omaggio agli anni di [[Cristo]].
 
Una variante per altri periodi prevede l'uso delle [[bietola|bietole]] o di altra [[verdura]] al posto dei carciofi.