Pietro Fregoso (1412-1459): differenze tra le versioni

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[[File:Coat of arms of the Fregoso Family.svg|thumb|150px|left|Stemma nobiliare dei [[Fregoso]]]]
 
Figlio di [[Battista IFregoso (1380-1442)|Battista Fregoso]] (doge per un solo giorno, il 24 marzo [[1437]], quando temporaneamente depose il fratello [[Tomaso Fregoso]]) e di Violante Spinola, nacque nel capoluogo ligure intorno al [[1412]] o [[1417]]. A causa degli eventi storici e di potere sulla città che coinvolsero la famiglia [[Fregoso]], fu costretto a vivere i suoi primi anni di vita e dell'adolescenza lontano da [[Genova]] e presumibilmente nel feudo levantino di [[Sarzana]]. Assieme ad altri componenti familiari, tra questi pure il padre, poté far ritorno nella capitale della [[Repubblica di Genova]] nel [[1436]] quando, cessata la dedizione genovese verso il [[Ducato di Milano]] di [[Filippo Maria Visconti]], lo zio Tomaso Fregoso salì al potere dogale.
 
Per la tentata congiura di Battista ai danni di suo fratello Tomaso, pure Pietro Fregoso fu indirettamente coinvolto nell'esilio volontario da Genova, ma negli anni a seguire fu comunque al fianco di suo padre nella ricerca di alleati per tentare un nuovo assalto al potere che, di fatto, poi non avvenne. Appena ventenne si trasferì in [[Lombardia]] dove, assieme a [[Francesco Sforza]], combatté in diverse campagne contro la signoria di [[Firenze]] e la [[Repubblica di Venezia]]. Deceduto il padre nel [[1442]] avviò una riconciliazione con lo zio Tomaso che, dopo il perdono e il riavvicinamento, lo nominò a capo della famiglia Fregoso affidandogli inoltre la tutela dei fratellastri Pandolfo, Tommasino e Paolo. Sempre dallo zio paterno ereditò alcuni possedimenti territoriali, tra questi il feudo di [[Gavi]], nell'alessandrino, a sua volta donato a Tomaso Fregoso dai Visconti.