Doedicurus clavicaudatus: differenze tra le versioni

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== Una coda - mazzafrusto ==
Al contrario degli armadilli, che hanno una [[corazza]] formata da elementi mobili che permettono all’animale di appallottolarsi, il dedicuro e i suoi parenti (i [[gliptodontidi]]) possedevano un vero e proprio scudo osseo formato da elementi fusi tra di loro, che lo rendevano rigido e totalmente impenetrabile. Anche la testa era fornita di una sorta di "elmo" osseo, mentre le zampe, prive di protezione, erano corte e potevano essere ripiegate sotto il corpo in caso di tentativi di predazione.
[[File:Doedicurus coda.JPG|thumb|230px|left|Coda di ''Doedicurus'', sprovvista degli spuntoni.]]
Ma l'aspetto più sorprendente dell'intero animale era costituito dalla [[coda (anatomia)|coda]]: questa era sì corazzata, ma era anche dotata di una specie di "clava" munita di punte allungate, simile al [[mazzafrusto]] usato dai cavalieri medievali. Questa struttura veniva agitata come deterrente nei confronti dei predatori, ad esempio i branchi di [[lupo|lupi]] e le [[Smilodon|tigri dai denti a sciabola]], molto comuni nelle pianure pleistoceniche. Il dedicuro poteva inoltre contare sulla sua mole: lungo oltre tre metri e pesante due tonnellate, questo animale era senza dubbio virtualmente impossibile da attaccare.