Rhynchota: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: Markup immagini (v. richiesta)
Riga 48:
 
==== Capo ====
[[File:Adriatic_Cicada_01_head.jpg|240px|thumb|Capo metagnato: l'apparato boccale è rivolto all'indietro e disposto sotto il torace.]]
Il [[capo degli insetti|capo]] ha varie forme e sviluppi, talvolta nascosto sotto il [[Torace degli insetti#Tergiti|pronoto]], talvolta ben evidente e staccato dal torace. In genere è piccolo, spesso a profilo triangolare. La posizione rispetto al corpo varia, dal tipo [[Glossario entomologico#prognato|prognato]], a quello [[Glossario entomologico#ipognato|ipognato]] o, addirittura, [[Glossario entomologico#metagnato|metagnato]]; quest'ultima conformazione è spesso presente nelle forme [[fitofago|fitofaghe]], funzionale al tipo e alla modalità di alimentazione.
 
Riga 56:
 
==== Apparato boccale ====
[[File:Detail of Aphididae mouthparts SEM.jpg|thumb|left|240px|Apparato boccale di un [[Aphidoidea|afide]]. '''a''': postclipeo; '''b''': anteclipeo; '''c''': labbro superiore; '''d''': rostro; '''e''': stiletti.]]
La morfologia e la funzionalità dell'[[Apparato boccale degli insetti|apparato boccale]], del tipo pungente-succhiante, rappresentano uno degli elementi comuni ricorrenti nella generalità dell'ordine e assumono un grado di specializzazione e complessità che fanno dei Rincoti il gruppo sistematico più evoluto nell'ambito degli Esopterigoti. La profonda modificazione, rispetto al tipo masticatore, ha portato all'adozione, da parte degli studiosi, di una terminologia specifica: le mandibole e le mascelle sono infatti genericamente chiamate ''stiletti'' e il labbro inferiore è comunemente chiamato ''rostro''.
 
Il [[labbro superiore]] non partecipa alla costituzione dell'apparato boccale, pur subendo un particolare allungamento. In generale ha un profilo triangolare, stretto e allungato, ma molto meno rispetto agli stiletti. In alcuni Rincoti ha uno sviluppo in lunghezza alquanto ridotto e, in questo caso, è sorpassato in lunghezza dalla membrana interna, l<nowiki>'</nowiki>''epifaringe''. Superiormente è articolato all'anteclipeo. Le [[mandibola (insecta)|mandibole]] sono stilettiformi e nella loro estremità distale sono leggermente espanse e denticolate. Tale conformazione è finalizzata alla funzione che svolgono, che è quella di perforare i tessuti attaccati. L'interno delle mandibole è attraversato da pori a fondo cieco, che conferiscono una maggiore resistenza meccanica.
 
[[File:Section of Rhynchota mouthparts.svg|thumb|240px|Diagramma dell'apparato boccale dei Rincoti. '''a''': labbro superiore; '''b''': mandibola; '''c''': mascella; '''d''': canale alimentare; '''e''': canale salivare; '''f''': rostro.]]
Le [[mascella (insecta)|mascelle]] sono anch'esse stilettiformi, mancano del tutto i lobi distali (galea e lacinia) e i palpi mascellari. La loro sezione è conformata in modo tale da costituire due concavità sul lato adorale (interno). In questo modo, accostandosi ed incastrandosi, delimitano due canali con lume di diverso diametro: quello dorsale, più ampio, costituisce il ''canale di suzione'', quello ventrale, più stretto, è il ''canale salivare''. Le mascelle e le mandibole si articolano all'interno del cranio; esternamente il loro tratto basale differenzia dei lobi che si articolano alle guance. Il posizionamento reciproco durante l'alimentazione è fatto in modo che le mascelle combacino fra loro delimitando i due canali, mentre le mandibole si dispongono ai lati e leggermente all'indietro. Scanalature longitudinali esterne permettono agli stiletti di incastrarsi e scorrere reciprocamente, funzionalità fondamentale nell'atto della perforazione.
 
Il [[labbro inferiore]], o rostro, è stretto e allungato ed ha una forma quasi cilindrica, affusolata all'estremità distale e concava sul lato dorsale. Mancano i lobi terminali (glosse e paraglosse) e i palpi labiali. È composto da un numero variabile da 1 a 4 articoli secondo il gruppo sistematico. Può avere la stessa lunghezza degli stiletti oppure è più breve. Nell'insieme dell'apparato boccale rappresenta l'elemento di maggiore evidenza e che giustifica il nome dato a questi insetti.
 
[[File:HemipteraMouthparts.jpg|thumb|240px|left|Diagramma morfoanatomico dell'apparato boccale (<small>LEFROY</small>, 1923).]]
Fra gli elementi morfologici di maggiore importanza ai fini sistematici va considerata la posizione in cui si articola l'apparato boccale:
* Negli Eterotteri, l'apparato boccale si articola nella parte anteriore del capo; alla vista laterale, la base del rostro è posizionata anteriormente rispetto agli occhi; nella regione ventrale del capo, posteriormente al rostro, è presente una regione sclerotizzata, detta ''gola'', che precede il prosterno.
Riga 77:
Le leve mascellari e mandibolari sono [[Glossario entomologico#sclerite|scleriti]] interni al cranio sui quali si articolano le mascelle e le mandibole; l'azione di [[muscolo|muscoli]] ''protrattori'' e ''retrattori'' su questi scleriti permette l'estroflessione o la retrazione degli stiletti. Un'altra modifica anatomica interessa la [[prefaringe]]: questa s'incunea in avanti ed è forata in modo da essere attraversata dalle mascelle.
 
[[File:Aphis fabae STEREO, 1000x.JPG|240px|thumb|Funzionamento dell'apparato boccale di un afide: l'estremità del rostro guida gli stiletti boccali durante la penetrazione.]]
Data la particolare conformazione dei Rincoti, che spesso hanno capo metagnato, in posizione di riposo il rostro si adagia sulla parte ventrale del [[Torace degli insetti|torace]] e gli stiletti sono raccolti nella doccia formata dal rostro. Quando gli stiletti sono più lunghi del rostro, in fase di riposo si ripiegano in anse nel rostro oppure sono riavvolti in una tasca interna al cranio, detta ''crumena'' (es. Coccidi). Singolare è il caso degli [[Aradidae|Aradidi]], nei quali gli stiletti boccali sono avvolti dentro il cranio, in un alloggiamento corrispondente alla regione clipeale, in una spirale verticale, simile alla molla di un orologio.
 
Riga 83:
 
==== Torace ====
[[File:Membcrop1.jpg|thumb|240px|left|La bizzarra conformazione del pronoto del membracide ''[[Smerdalea horrescens]]''.]]
La morfologia del [[Torace degli insetti|torace]] varia notevolmente al punto che non esiste un modello rappresentativo. Il [[protorace]] è a volte suddiviso in due parti da una strozzatura (es. [[Reduviidae|Reduvidi]]) oppure può presentare caratteristiche espansioni laterali del pronoto ([[Tingidae|Tingidi]]) o bizzarri processi dell'esoscheletro, di sviluppo anche notevole (Membracidi). Il [[Glossario entomologico#tergite|tergite]] del [[mesotorace]] differenzia spesso lo [[Glossario entomologico#scutello|scutello]], che può assumere uno sviluppo tale, in alcuni gruppi, da ricoprire interamente o buona parte delle ali e dell'addome (es. [[Scutelleridae|Scutelleridi]] e [[Plataspidae|Plataspidi]]); in alcuni di questi casi lo sviluppo dello scutello e il profilo, marcatamente convesso, sono tali da far ricordare, nella forma, i [[Coleoptera|Coleotteri]], perciò nella letteratura si usa spesso il termine ''coleotteriforme'' nella descrizione di alcuni [[taxon|taxa]]. Nel [[metatorace]], l'elemento morfoanatomico di maggior rilievo, anche ai fini sistematici, è la posizione, il numero e la conformazione degli sbocchi delle [[Apparato secretore degli insetti#Ghiandole odorifere|ghiandole odorifere]], presenti nella generalità degli Eterotteri. In genere gli sbocchi delle ghiandole odorifere sono localizzati nel [[Glossario entomologico#episterno|metaepisterno]] in un'area conformata in modo da favorire l'evaporazione del secreto.
 
[[File:Heter-hemielytron.gif|thumb|240px|Morfologia dell'ala anteriore (emielitra) dei Miridi (Heteroptera).]]
Marcato è il polimorfismo delle [[Ala degli insetti|ali]], per quanto riguarda sia lo sviluppo, sia la morfologia. Le ali sono generalmente ben sviluppate, ma esistono vari gradi di [[meiotterismo]], dalle forme brachittere a quelle microttere, subattere e attere. Un caso particolare è quello dei maschi dei Coccidi, le cui ali sono ridotte ad un solo paio. Nelle forme con ali ben sviluppate gli aspetti morfologici più interessanti risiedono nell'ala anteriore. La morfologia delle ali anteriori si riconduce a tre tipi:
* Ali anteriori completamente membranose. È il carattere ricorrente negli [[Sternorrhyncha|Omotteri Sternorrinchi]] e in alcune famiglie degli [[Auchenorrhyncha|Omotteri Auchenorrinchi]]. Piuttosto rare sono invece negli Eterotteri
Riga 92:
* Ali anteriori sclerificate nella porzione prossimale e membranose in quella distale ([[Glossario entomologico#emielitra|emielitre]]). È il carattere ricorrente nella quasi totalità degli Eterotteri e da esso deriva anche il nome di ''Emitteri'' dato all'intero ordine. La porzione prossimale, sclerificata, è morfologicamente distinta in due regioni, una intera, detta ''clavus'' o ''clavo'', e una esterna, detta ''corium'' o ''corio'', separate da una sutura. La porzione distale è interamente membranosa e viene, appunto, chiamata ''membrana''.
 
[[File:Cercopis_vulnerata01.jpg|240px|thumb|left|Morfologia dell'ala anteriore (tegmina) di ''[[Cercopis vulnerata]]'' SCOP. , [[Cercopidae|Cercopidi]] (Homoptera).]]
Le ali dispongono in genere di apparati di collegamento fra posteriori e anteriori, per sincronizzarne i movimenti. La conformazione di questi organi differisce secondo il gruppo sistematico<ref>{{cita|Servadei et al.|p. 30}}</ref>:
* negli Eterotteri, un ispessimento del margine costale dell'ala posteriore si incastra fra due rilievi sclerificati presenti sul margine posteriore dell'ala anteriore;
Riga 100:
 
==== Addome ====
[[File:Carpocoris_mediterraneus01.jpg|240px|thumb|Gli evidenti paratergiti del ''[[Carpocoris mediterraneus]]'' (Heteroptera).]]
Anche per l'[[Addome degli insetti|addome]] si riscontra una certa eterogeneità nell'ambito dell'ordine, con differenze che caratterizzano i singoli gruppi sistematici. Gli elementi morfologici dell'addome sono perciò utili ai fini tassonomici. L'addome è sessile e composto da 11 [[Glossario entomologico#urite|uriti]], di cui l'undicesimo, quello anale, è ridotto. Il numero di uriti apparenti in genere è inferiore per la riduzione dei primi 1-2 uriti. In molti Eterotteri è più o meno appiattito e, talvolta, presenta espansioni laterali degli [[Addome degli insetti#Morfologia|urotergiti]] (''laterotergiti'' o ''paratergiti'') che emergono dalle emielitre (es. Aradidi e vari [[Pentatomomorpha|Pentatomomorfi]]). Spesso i laterotergiti sono messi in evidenza da colorazioni in contrasto, alternate fra segmenti adiacenti.
 
Riga 109:
=== Anatomia ===
==== Apparato digerente ====
[[File:Filter chamber of Cercopidae.svg|thumb|left|240px|Schema della camera filtrante dei Cercopidi. 1: stomodeo; 2: valvola cardiaca; 3, 6, 8: mesentero; 4: camera filtrante; 5: membrana peritoneale; 7: tubi malpighiani; 9: proctodeo; 10: retto.]]
Rispetto all'[[Apparato digerente degli insetti|apparato digerente tipo]] lo [[stomodeo]] dei Rincoti è adattato all'assunzione di alimenti liquidi per aspirazione, con la presenza della ''pompa faringeale'' descritta in precedenza. Questa struttura permette la dilatazione della faringe creando la [[pressione]] negativa necessaria per aspirare i liquidi. Rispetto all'apparato digerente tipico manca, inoltre, il ventricolo. Il [[mesentero]] degli Eterotteri presenta delle strozzature e, nelle specie fitofaghe, diversi diverticoli ciechi.
 
Riga 117:
 
==== Apparato secretore ====
[[File:Scent gland.jpg|240px|thumb|Sbocco della ghiandola odorifera nel pentatomide ''[[Palomena prasina]]''.]]
L'[[Apparato secretore degli insetti|apparato secretore]] dei Rincoti dispone di alcune importanti [[ghiandola|ghiandole]] a secrezione esterna che, secondo i gruppi sistematici, hanno riflessi sull'etologia o sulla biologia della specie oppure sui rapporti tra la specie e l'Uomo. La presenza e la funzione di queste ghiandole varia secondo il raggruppamento sistematico, perciò per eventuali approfondimenti si rimanda alle voci relative ai singoli taxa.
* Eterotteri. La peculiarità di questo raggruppamento risiede nella presenza delle [[Apparato secretore degli insetti#Ghiandole odorifere|ghiandole odorifere]]. Molti Eterotteri, genericamente chiamati ''cimici'', sono noti per emanare, se disturbati, un odore sgradevole oppure di trasferirlo ai prodotti vegetali. Questo odore è dovuto al secreto delle ghiandole odorifere presenti nella generalità del sottordine. Le ghiandole odorifere sono ubicate nell'addome degli stadi giovanili ([[neanide|neanidi]] e [[ninfa (zoologia)|ninfe]], con sbocchi negli urotergiti, mentre negli adulti sono rappresentate da un'unica ghiandola, posizionata nel metatorace e provvista di due dotti escretori che sboccano simmetricamente, come si è detto, in corrispondenza dei metaepisterni.
Riga 129:
== Biologia ==
=== Riproduzione ===
[[File:Dolycoris.baccarum.1831.jpg|thumb|left|240px|Modo di [[accoppiamento (zoologia)|accoppiamento]] dei Pentatomomorfi.]]
La riproduzione dei Rincoti mostra un'estrema variabilità, annoverando anche casi specifici particolari. Nella generalità dell'ordine la riproduzione è di tipo [[riproduzione sessuale|anfigonico]], con una notevole ricorrenza della [[partenogenesi]] in alcuni gruppi sistematici fra gli Omotteri. La partenogenesi può derivare da varie cause ed accompagnarsi, nell'ambito delle singole specie, ad altre forme di riproduzione, spesso secondo l'evoluzione del ciclo (es. Afidi). Un particolare specificità si riscontra nell<nowiki>'</nowiki>''[[Icerya purchasi]]'', unico caso di [[ermafroditismo]] fra gli Insetti.
 
Riga 139:
 
=== Ciclo vitale ===
[[File:Heteroptera_nymphs_eggs.JPG|240px|thumb|Uova e neanidi neonate di ''[[Dolycoris baccarum]]''.]]
Nella loro generalità, i Rincoti sono insetti [[paurometaboli]] o, nelle forme attere, [[pseudoametaboli]] e, più raramente, [[emimetaboli]]. Lo [[sviluppo postembrionale negli insetti|sviluppo postembrionale]] passa perciò attraverso lo stadio di [[neanide]], a cui segue, nelle forme alate, quello di [[ninfa (zoologia)|ninfa]], con occupazione delle stesse [[nicchia ecologica|nicchie ecologiche]] da parte di stadi giovanili e adulti.
 
Riga 145:
* [[Sviluppo postembrionale negli insetti#Allometabolia|Allometabolia]]. È riconducibile ad una forma di neometabolia; si verifica per entrambi i sessi degli Aleurodidi e i maschi dei [[Margarodidae|Margarodidi]]. In quest'ultimo caso, alcuni Autori individuano forti analogie con l'[[ipermetaboli]]a degli [[olometaboli]] ed hanno coniato, perciò, il termine di ''pseudoipermetabolia''<ref>{{cita|Tremblay|p. 202}}</ref>.
* [[Sviluppo postembrionale negli insetti#Parametabolia|Parametabolia]]. È un termine coniato da <small>WEBER</small><ref name="Weber"/><ref>{{cita web|url=http://www.insecta.bio.pu.ru/z/nom/Parametabola.htm|titolo=Parametabola|opera=Nomina Circumscribentia Insectorum|lingua=en|accesso=16 luglio 2008}}</ref> per indicare la forma di neometabolia ricorrente nella generalità dei maschi dei Coccidi (eccetto i Margarodidi).
[[File:Ceroplastes rubens 01.jpg|thumb|left|240px|La catametabolia delle femmine è una costante nelle [[Coccoidea|cocciniglie]].]]
Va inoltre ricordato che <small>BORNER</small> (1909) individuò, nelle forme alate di alcuni Afidi, una forma particolare di neometabolia che definì [[Sviluppo postembrionale negli insetti#Omometabolia|omometabolia]]<ref>{{cita web|url=http://www.insecta.bio.pu.ru/z/nom/~Stys&Sobotnik1999.htm|titolo=Nomina Circumscribentia Insectorum: Stys & Sobotnik 1999|accesso=16 luglio 2008 |lingua=en}}</ref>, ma questa interpretazione non è condivisa dalla maggior parte degli Autori, che definiscono gli Afidi come insetti paurometaboli.
 
Riga 153:
 
=== Alimentazione ===
[[File:Bedug001.jpg|thumb|240px|Una cimice dei letti (''[[Cimex]]'' sp.).]]
Malgrado la specificità morfoanatomica dell'apparato boccale, fra i Rincoti si annoverano tutti i possibili regimi alimentari.
 
Riga 160:
Le specie ematofaghe fanno capo alle famiglie [[Cimicidae]], [[Reduviidae]] e [[Polyctenidae]]. I Cimicidi sono zooparassiti di [[Mammalia|mammiferi]] e [[Aves|uccelli]] e sono di prevalente interesse medico. I Polictenidi sono invece ematofagi associati ai [[Chiroptera|pipistrelli]]. I Reduvidi sono prevalentemente artropofagi, mentre le specie ematofaghe fanno capo alla sottofamiglia [[Triatominae]]. In generale, queste specie contengono al loro interno microrganismi simbionti, indispensabili per il [[metabolismo]] associato al regime dietetico ematofago.
 
[[File:Predator0653.JPG|thumb|left|240px|Due [[Reduviidae|reduvidi]] predano un [[Coleoptera|coleottero]].]]
I Rincoti predatori si alimentano prevalentemente a spese di altri [[Arthropoda|artropodi]] e si possono distinguere, sotto l'aspetto pratico, in specie acquatiche o semiacquatiche e terrestri. Le prime sono di interesse prevalentemente [[ecologia|ecologico]], come importanti componenti delle [[biocenosi]] di [[ecosistema|ecosistemi]] acquatici. Fanno capo a diverse famiglie, di cui le più note rientrano fra i [[Gerromorpha|Gerromorfi]], semiacquatici, e i [[Nepomorpha|Nepomorfi]], prevalentemente acquatici. Le specie di maggiori dimensioni, facenti capo ai Belostomatidi, possono predare anche piccoli [[pesci]] e [[Amphibia|anfibi]]. Le specie terrestri sono invece generalmente importanti come insetti ausiliari, utili nel controllo biologico delle specie fitofaghe negli [[agrosistema|agrosistemi]] e negli ecosistemi forestali. I predatori terrestri di maggior interesse fanno capo alle famiglie degli [[Anthocoridae|Antocoridi]], dei [[Nabidae|Nabidi]], dei [[Miridae|Miridi]] e dei [[Reduviidae|Reduvidi]].
 
In generale, i Rincoti predatori sono caratterizzati da una spiccata voracità e attività predatoria, che spesso si manifesta con una marcata aggressività e, caso non raro, con il [[cannibalismo]]. Emblematico è il nome comune di ''assassin bug'' ("cimici assassine") attribuito dagli [[Lingua inglese|anglofoni]] ai Reduviidi. L'apparato boccale dei predatori è piuttosto breve e generalmente ricurvo. La [[saliva]] iniettata nel corpo della preda contiene enzimi litici responsabili di una parziale [[digestione]] che precede l'assunzione. Nella loro attività molte specie si servono dell'ausilio delle zampe anteriori, modificate in raptatorie. I Rincoti predatori non attaccano l'Uomo, ma molte specie, sia terrestri sia acquatiche, possono pungere occasionalmente se disturbate; l'iniezione della saliva provoca reazioni locali rendendo la puntura particolarmente dolorosa.
 
[[File:Aphis-nerii.jpg|thumb|240px|Infestazione di ''[[Aphis nerii]]'' su [[Nerium oleander|oleandro]].]]
Le specie fitomize sono comprese sia fra gli Eterotteri sia fra gli Omotteri. Gli Eterotteri fitomizi fanno capo prevalentemente all'infraordine dei Pentatomomorfi e, fra i Cimicomorfi, alle famiglie dei [[Tingidae|Tingidi]] e dei Miridi. L'alimentazione si svolge a spese di vari organi, fra cui steli, foglie, fiori, frutti e semi. La fitofagia raggiunge tuttavia la sua massima espressione negli Omotteri: questi insetti, esclusivamente vegetariani, hanno sviluppato un elevato adattamento evolutivo, sotto gli aspetti morfologici, fisiologici ed etologici, alla fitofagia. L'apice di questo adattamento evolutivo si raggiunge nelle tre superfamiglie che compongono gli Sternorrinchi (Aphidoidea, Coccoidea e Aleyrodoidea) che, non a caso, comprendono un elevato numero di specie altamente dannose all'[[agricoltura]].
 
Le specie fitomize sono caratterizzate dal possedere un apparato boccale particolarmente lungo, con rostro che si posiziona ventralmente fra le zampe. La saliva, nella generalità dei casi, provoca reazioni locali nei tessuti attaccati derivanti da alterazioni istologiche e biochimiche finalizzate a migliorare l'assunzione della linfa o dei succhi cellulari. Questo insetti, come si è detto, dispongono di microrganismi simbionti la cui funzione biologica è quella di compensare lo sbilanciamento di una dieta ricca di zuccheri e povera di principi nutritivi essenziali. L'adattamento alla fitofagia si manifesta, negli Omotteri, con l'evoluzione della camera filtrante, assente solo nei Diaspini.
 
[[File:Deraeocoris_flavilinea01.jpg|240px|left|thumb|''[[Deraeocoris flavilinea]]'', una specie onnivora come altri Miridi: è predatrice, ma all'occorrenza diventa fitomiza<ref>Gennaro Viggiani. ''Lotta biologica e integrata''. Napoli, Liguori Editore, 1977, p. 43. ISBN 88-207-0706-3.</ref>.]]
Gli Omotteri che dispongono della camera filtrante emettono un escremento liquido, detto [[melata]], ricco di zuccheri, che costituisce il substrato elementare di una complessa cenosi prevalentemente composta da [[fungi|funghi]] e da insetti glicifagi appartenenti soprattutto agli ordini dei [[Diptera|Ditteri]] e degli [[Hymenoptera|Imenotteri]].
 
Riga 180:
 
=== Etologia ===
[[File:Scale_insect.jpg|thumb|240px|Pseudofemmina adulta di ''[[Icerya purchasi]]'' e forme giovanili di diversa età. Solo le neonate sono mobili.]]
L'etologia dei Rincoti è strettamente associata alla loro alimentazione e all'habitat perciò si annovera anche in questo campo una spiccata variabilità che non è possibile riassumere in modo generico.
 
Riga 189:
È interessante l'esistenza di varie forme di relazione intraspecifica e interspecifica. Nell'ambito delle comunità si instaurano spesso rapporti interspecifici di opportunismo, di [[commensalismo]] o di [[simbiosi (ecologia)|simbiosi]] mutualistica. A titolo d'esempio si cita il [[aposematismo|mimetismo fanerico]] di alcuni Reduvidi che vivono all'interno di grandi colonie di [[Pyrrhocoridae|Pirrocoridi]] africani predandoli, ma quello più noto è il rapporto di vera e propria simbiosi che si crea fra afidi e [[Formicidae|formiche]]. Aspetti più complessi riguardano le relazioni tra Omotteri fitofagi e il loro predatori e parassitoidi, spesso basate sull'emissione di segnali chimici<ref>{{cita libro|autore=Giovanni Burgio|coautori=Roberto Ferrari|curatore=Giorgio Nicoli, Paolo Radeghieri|titolo=Gli ausiliari nell'agricoltura sostenibile|editore=Calderini Edagricole|città=Bologna|anno=2000|capitolo=Sirfidi|pagine=pp. 43-54|isbn=88-206-4504-1}}</ref>.
 
[[File:CorixaPunctata.JPG|thumb|left|240px|Meno famose dei loro omonimi terrestri, le [[Corixidae|cicale d'acqua]] usano un bizzarro [[scacciapensieri]]: infatti emettono suoni sfregando i tarsi anteriori sul clipeo.]]
In ambito intraspecifico gli aspetti più interessanti risiedono nelle forme di comunicazione sonora<ref>{{cita|Servadei et al.|pp. 54-56}}</ref> o chimica. Diverse specie sono capaci di emettere suoni, proprietà in generale proprie del maschio. I [[Cycadidae|Cicadidi]] sono gli insetti stridulatori per antonomasia, con il proverbiale canto delle cicale. L'emissione di suoni in questo caso è dovuto alla presenza di un particolare organo sonoro, pari e simmetrico, localizzato ventralmente sul primo urite. Organi vibranti analoghi sono presenti nella generalità degli Omotteri Auchenorrinchi. Fra gli Eterotteri, l'emissione di suoni si riscontra in molte specie ed è prodotta dallo sfregamento reciproco di parti del corpo. I comportamenti più curiosi si riscontrano nei [[Corixidae|Corissidi]] e nei Reduvidi. I Corissidi, noti come ''cicale d'acqua'', emettono suoni sfregando i tarsi anteriori su un'area zigrinata del clipeo, i Reduvidi sfregando il rostro su un'area, anch'essa zigrinata, del prosterno. Fra gli esempi di comunicazione chimica si segnala quello presente in diverse specie di Afidi<ref>{{cita|Tremblay|p. 105}}</ref>: i sifoni, processi dorsali presenti sull'addome di questi insetti, emettono una sostanza [[terpeni]]ca, l'[[(E)-β-Farnesene]] che agisce come [[feromone]] di allarme: quando un afide viene predato, i suoi sifoni emettono il segnale chimico; gli altri afidi della colonia, captando il feromone, cessano istintivamente di alimentarsi e si mettono in movimento. I meccanismi di produzione e di rilascio di questo feromone avrebbero importanti riflessi sulla complessa vita sociale degli afidi, sul loro sviluppo e sulle relazioni con le formiche<ref>{{cita pubblicazione |autore=M.E. Montgomery |coautori=L.R. Nault |anno=1977 |titolo=Comparative response of aphids to the alarm pheromone, (E)-β-farnesene|titolo=Entomologia Experimentalis et Applicata |volume=22 |pagine=236-242 |url=http://www.springerlink.com/content/k67v84x230642327/ |accesso=17 luglio 2008}} Abstract.</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore=J.A. Byers |anno=2005 |titolo=A cost of alarm pheromone production in cotton aphids, Aphis gossypii |rivista=Naturwissenschaften |volume=92 |pagine=69-72 |accesso=17 luglio 2008 |url=http://www.chemical-ecology.net/papers/nat05.htm}}</ref>.
 
== Habitat e diffusione ==
[[File:Pemphigus spirothecae 20050831 503 part.jpg|thumb|240px|Afidi galligeni.]]
Data l'eterogeneità biologica nell'ambito dell'ordine, i Rincoti popolano svariati habitat spingendosi, in alcuni casi, anche in ambienti che, per la loro peculiarità, sono poco colonizzati dagli insetti. Fra i vari habitat occupati dai Rincoti si citano i seguenti:
* Terreno. Ospita specie fitomize che attaccano le radici delle piante. Un esempio famoso è senza dubbio la [[Daktulosphaira vitifoliae|fillossera della vite]].
Riga 199:
* Vegetazione. È senza dubbio l'habitat più rappresentativo per i Rincoti, sia fitofagi sia zoofagi. Date le loro abitudini alimentari, i Rincoti si insediano quasi sempre sulla superficie dei vegetali. Fanno eccezione alcune specie di afidi [[galla (botanica)|galligeni]], la cui vita si svolge all'interno di galle prodotte generalmente sulle foglie.
* Ambienti domestici. Sono pochi i Rincoti commensali dell'Uomo e fanno per lo più capo alla famiglia dei Cimicidi.
[[File:Amenbo 06f5520sx.jpg|thumb|left|240px|I [[Gerridae|Gerridi]] sono comuni insetti semiacquatici che si vivono gran parte del loro tempo sull'acqua. La loro peculiarità è quella di muoversi velocemente pattinando sulla superficie.]]
* Ambienti acquatici d'acqua dolce. Sono rappresentati da laghi, stagni, paludi, fiumi a decorso lento, pozze d'acqua temporanee, che ospitano una ricca varietà di Eterotteri occupanti differenti nicchie ecologiche. Alcune specie sono in grado di insediarsi anche su acque correnti, ma la generalità dei Rincoti associati a questi ambienti si insedia in acque tranquille. La vita dei Rincoti, in questi ambienti, si svolge, secondo la specie, sulle sponde, sulla vegetazione igrofita, sulla superficie dell'acqua e sotto la superficie. Le specie interessate sono, secondo i casi, fitofaghe, saprofaghe, predatrici. In merito alle abitudini e, soprattutto, ai meccanismi con cui si attua la [[respirazione]], si distingue fra specie acquatiche e semiacquatiche o acquaiole. A questi habitat possono essere assimilati anche gli stagni e le paludi salmastre, ambienti in cui si possono insediare alcuni [[Corixidae|Corissidi]] e alcuni [[Hydrometridae|Idrometre]].
 
Riga 209:
== Rapporti con l'uomo ==
=== Interesse medico-sanitario ===
[[File:Triatoma infestans closeup.jpg|thumb|240px|''[[Triatoma infestans]]'', un reduvide di interesse medico, vettore dell'agente del [[Malattia di Chagas|morbo di Chagas]].]]
L'interesse medico dei Rincoti è limitato, se rapportato al numero di specie coinvolte e all'interesse di altri ordini. I Rincoti di interesse medico o veterinario fanno capo alle famiglie dei Cimicidi e dei Reduviidi (limitatamente alla sottofamiglia [[Triatominae]]), comprendenti specie ematofaghe parassite epizootiche dei Vertebrati, compreso l'Uomo. La specie più comunemente nota è la [[Cimex lectularius|cimice dei letti]], molto diffusa in passato anche in [[Europa]].
 
Riga 222:
L'ambito di interesse agrario è senza dubbio quello di maggiore rilevanza: molte specie di Rincoti fitomizi, a diffusione regionale o cosmopoliti, sono responsabili di danni ingenti alle coltivazioni. I Rincoti di interesse agrario rientrano soprattutto nelle 4 sottofamiglie comprese negli Omotteri Sternorrinchi: [[Aphidoidea]] (afidi), [[Coccoidea]] (cocciniglie), [[Aleyrodidae]] (mosche bianche o aleurodidi), [[Psylloidea]] (psille). A questi si aggiungono molte specie comprese negli Omotteri Auchenorrinchi, soprattutto appartenenti a varie famiglie di [[Fulgoromorpha|Fulgoromorfi]] e [[Cicadomorpha|Cicadomorfi]], comunemente chiamate ''cicaline''. Fra gli Eterotteri, i fitomizi di interesse agrario sono meno numerosi e, spesso, la loro dannosità è occasionale o periodica. Le specie di maggiore interesse fanno capo alle famiglie dei [[Tingidae|Tingidi]], dei [[Miridae|Miridi]] e, soprattutto, all'infraordine dei [[Pentatomomorpha|Pentatomomorfi]].
 
[[File:Weisse-Fliege.jpg|left|240px|thumb|Adulti di [[Aleyrodidae|aleurodi]] o mosche bianche. Le infestazioni degli [[aleurodide delle serre|aleurodi delle serre]] possono raggiungere livelli tali da provocare in poco tempo la perdita totale del raccolto per il deperimento delle piante.]]
I danni causati dai Rincoti fitofagi sono di vario tipo e possono essere riassunti nelle seguenti tipologie:
* Danno diretto per sottrazione di [[linfa (botanica)|linfa]]. È il danno più ricorrente ed è causato da tutte le specie. Il danno si concretizza in una riduzione della produzione agraria, fino al suo totale azzeramento nel caso di attacchi massicci. Gravi infestazioni possono portare anche ad un progressivo deperimento delle piante fino alla loro morte.
Riga 232:
 
=== Interesse biotecnologico ===
[[File:Orius insidiosus from USDA 2.jpg|thumb|240px|''[[Orius insidiosus]]'' e altre specie del genere sono [[Anthocoridae|Antocoridi]] distribuiti dalle [[biofabbrica|biofabbriche]] per lanci inondativi nelle serre.]]
Molti rincoti predatori sono utili all'agricoltura in quanto nemici naturali di fitofagi dannosi. La loro azione si rivela efficace, in particolare, nella difesa delle colture contro diversi omotteri, [[Thysanoptera|tisanotteri]], [[acarina|acari]] e, in generale, piccoli artropodi. I rincoti ausiliari artropofagi rientrano esclusivamente nel sottordine degli Eterotteri; i più interessanti fanno capo alle famiglie degli [[Anthocoridae|Antocoridi]], dei [[Miridae|Miridi]], dei [[Nabidae|Nabidi]], ma eterotteri utili si annoverano anche in altri gruppi sistematici. L'utilità di questi insetti si manifesta in genere nel controllo biologico naturale, perciò la loro efficacia è garantita negli [[agrosistema|agrosistemi]] poco degradati, gestiti con tecniche a basso impatto ambientale e tutelati sotto l'aspetto della [[biodiversità]].
 
Riga 244:
 
=== Interesse tecnologico ===
[[File:Cochenille_z02.jpg|thumb|left|240px|''[[Dactylopius coccus]]'', allevato su ''[[Opuntia]]'' per produrre il colorante E100 (cocciniglia).]]
Alcuni rincoti hanno avuto, soprattutto in passato, un impiego economico per l'estrazione della [[gommalacca]] e di alcuni [[Additivi alimentari#E100-E199 (coloranti)|coloranti]]. L'importanza economica di queste specie è in gran parte scemata con l'avvento della chimica industriale, che ha fornito succedanei di natura sintetica, ad eccezione della gommalacca, che a tutt'oggi è ancora ottenuta per via naturale. La caratteristica comune delle specie utilizzate per queste estrazioni è quella di formare, in opportune condizioni, dense colonie e fornire perciò un substrato di quantità significative tali da permettere un impiego economico. Le stesse sostanze sono infatti prodotte da molte altre specie, ma in condizioni e quantità tali da non avere interesse tecnologico. Tutte le specie interessate appartengono alla superfamiglia dei Coccidi.
 
Riga 252:
 
=== Interesse alimentare ===
[[File:Melkende_ameise_honigtau1.JPG|thumb|240px|La [[melata]] degli afidi, un alimento per molti insetti, ma anche per l'Uomo.]]
Molte specie di rincoti hanno un interesse anche come risorse [[alimentazione (nutrizione)|alimentari]], più o meno dirette, per l'Uomo. Lo sfruttamento di questi insetti ha interessi circoscritti a singole regioni o popolazioni, diffuse però in gran parte del mondo, e si configura in tre diverse attività:
* produzione del [[miele]];